"La dispersione scolastica? Un impegno contro povertà e disagi familiari" VIDEO

“La dispersione scolastica? Un impegno contro povertà e disagi familiari” VIDEO

Redazione

“La dispersione scolastica? Un impegno contro povertà e disagi familiari” VIDEO

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lunedì 18 Dicembre 2023 - 14:02

Oggi il convegno all'Antonello. "Dati incoraggianti nel Messinese ma continua l'impegno per eliminare il fenomeno", sottolinea il provveditore Vadalà

Interviste video di Marco Olivieri con il provveditore Stello Vadalà e l’assessore alla Pubblica istruzione Pietro Currò.

MESSINA – Dispersione scolastica. Lo aveva già evidenziato “Save the Children”: l’allarme è alto sul fenomeno ma Messina e provincia presentano i dati più bassi rispetto al resto della Sicilia, con un calo dell’indice dal 4,55 al 4,14. In ogni caso, oggi il tema è stato affrontato in un convegno: “Insieme contro la dispersione scolastica: analisi del fenomeno e strategie comuni di intervento”. Nei locali dell’Istituto d’istruzione superiore “Antonello”, su iniziativa del Provveditorato agli studi, con il patrocinio del Comune. I lavori sono stati moderati dalla giornalista Rachele Gerace.

Incontro sulla dispersione scolastica all'Antonello di Messina

Ha evidenziato la dirigente scolastica dell’Antonello, Laura Tringali: “I ragazzi hanno bisogno anche di un
supporto psicologico. Ed è necessario che i fondi per la dispersione scolastica non siano ridotti ma vadano, invece, incrementati”. Sono intervenute pure la prefetta Cosima Di Stani, la rettrice dell’Università Giovanna Spatari, e Alessandra Calafiore, assessora alle Politiche sociali.

Ha osservato a sua volta la prefetta: “Le criticità giovanili sono tantissime, dalla tossicodipendenza al bullismo anche di rete, agli effetti del post pandemia che stanno acuendo tali disagi. Oggi c’è una forte
attenzione a tali fenomeni e, con l’unione di intenti tra le varie istituzioni, si possono ottenere risultati importanti”. L’assessora Calafiore, invece, ha parlato del ruolo del Comune: “L’amministrazione comunale sta organizzando dei centri per le famiglie, realizzati nei locali delle ex scuole Foscolo e Bordonaro, dove opererà personale specializzato”. E ha auspicato una maggiore presenza degli psicologi nelle
scuole.

Gli interventi

Prima uscita ufficiale della nuova rettrice dell’Università Giovanna Spatari, che ha sottolineato: “Esiste già una forte sinergia tra la scuola e l’Università. Bisogna mantenerla, valorizzando l’offerta formativa dell’Ateneo per consentire agli studenti la migliore scelta possibile per il proseguo degli studi.
L’Ateneo peloritano può offrire innumerevoli scelte grazie anche alla presenza di validi docenti. Sono pronta a incontrare personalmente gli studenti dell’ultimo anno delle secondarie, proprio per
facilitare loro la scelta degli studi futuri”.

“Povertà, condizionamenti familiari, disagio sociale alimentano la dispersione scolastica. La sinergia tra provveditorato, prefettura e Comune però aiuta ad affrontare meglio la situazione e intervenire prima d’allertare servizi social i e carabinieri”, ha evidenziato il provveditore Stello Vadalà. Da parte sua, Pietro Currò, assessore comunale alla Pubblica istruzione, si è richiamato alla necessità che si dia attuazione a quanto scritto nella Costituzione. Un richiamo all’articolo 3 della Costituzione e alla necessità di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Un compito della Repubblica spesso dimenticato.

“La scuola messinese è di ottima qualità e fa sperare nel futuro. Ma ci vuole un intervento più forte dello Stato. Una politiche che si rispetti deve affrontare, ad esempio, il problema del sovraffollamento delle carceri e del disagio sociale”, ha messo in rilievo l’assessore.

Incontro sulla dispersione scolastica all'Antonello di Messina

Tanti gli interventi. A partire da quello di Grazia Patanè, dirigente scolastica dell’istituto Albino Luciani e responsabile a Messina dell’Osservatorio per la dispersione scolastica (Rete ambito 13), assieme a Enza Interdonato, dirigente scolastica dell’Istituito comprensivo di Santa Teresa di Riva (nella foto in basso le due dirigenti).

Professoresse Patanè e Interdonato

Da parte sua, Santina Patanè, direttrice del modulo dipartimentale di Neuropsichiatria infanzia e adolescenza, si è soffermata sugli elementi più critici in questo periodo: l’assenza di senso, il vuoto interiore, le difficoltà a socializzare e ad avere l’adeguato sostegno a partire dal contesto familiare. Una particolare attenzione all’autolesionismo, in crescita tra gli adolescenti, che “traducono” così un disagio frutto dell’assenza di strutture sociali e familiari all’altezza.

Ha aggiunto il provveditore Vadalà: ““Da un confronto tra l’anno scolastico 2022/23 e il precedente, si è rilevato un calo dell’indice di dispersione scolastica dal 4,55 al 4,14. Nella secondaria di primo grado, Agrigento ha l’indice più alto 3,49 contro l’1,09 di Messina. Nella secondaria di secondo grado il dato più alto si è registrato a Trapani, 10,47 contro il 6,53 di Messina. Infine, per la Primaria, dato più alto a Siracusa 1,11 il più basso a Caltanissetta 0,27”.

Il monitoraggio sulla dispersione scolastica

A partire da luglio 2023, l’Ufficio scolastico regionale Sicilia ha avviato l’annuale monitoraggio sulla dispersione scolastica. In azione 49 operatori psicopedagogici territoriali (Opt), con specifiche competenze di settore. L’Usr Sicilia, inoltre, ha avviato incontri e consultazioni con le Procure presso i Tribunali per i minorenni di Palermo, Catania, Messina e Caltanissetta, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e 38 Osservatori, al fine di elaborare uno strumento unico per tutte le scuole di ogni ordine e grado della Sicilia.Ogni scuola siciliana ha ricevuto un documento informativo sulle modalità operative da seguire in caso di segnalazione di dispersione scolastica.

Si legge nel documento relativo al monitoraggio: “Le principali cause della dispersione scolastica sono disagi culturali e/o di integrazione collegati al fenomeno migratorio: disagi psico-emotivi; difficoltà relazionali con i coetanei; difficoltà nei rapporti con i docenti o con il sistema scolastico; abuso di alcool e/o di sostanze stupefacenti; episodi di bullismo e cyberbullismo; disservizi del trasporto pubblico; carenza di infrastrutture e servizi (mense, palestre, campi sportivi, luoghi di aggregazione, cineforum, etc); condizioni familiari che interferiscono con la serenità dello studente (genitori separati, alcolisti, tossicodipendenti, violenti, sottoposti a procedimenti giudiziari…); carenza di proposte didattiche innovative, capaci di coinvolgere gli studenti; percorso di studi non compatibile con le competenze dello studente; tardivo intervento degli attori coinvolti (Opt, servizi sociali, procure, etc.) a seguito
di segnalazione di un possibile caso di dispersione”.

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