La Divina Commedia in siciliano alla Biblioteca Regionale

La Divina Commedia in siciliano alla Biblioteca Regionale

Redazione

La Divina Commedia in siciliano alla Biblioteca Regionale

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domenica 23 Maggio 2021 - 07:59

"Le tre cantiche nella traduzione siciliana di Tommaso Cannizzaro. E la Commedia è sempre… Divina".Performance per voci,suoni e immagini

La Campagna “Il Maggio dei Libri”,che vanta l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO,per il 2021 propone la celebrazione della figura insigne del Sommo Poeta Dante Alighieri,nel 700°anniversario della Sua morte. La“Città di Messina”ha aderito con un ricco calendario di eventi in presenza, on line e con video,coinvolgendo associazioni, istituti comprensivi,biblioteche,librerie e case editrici.

Anche la Biblioteca Regionale “Giacomo Longo”,che già in passato,rispondendo all’appello del CEPELL,aveva per l’occasione realizzato momenti culturali diversificati, riscuotendo importanti consensi e mettendo in atto novelle energie,ha voluto essere partecipe alla programmazione dellaCittà di Messina“e,sotto l’egida dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana,ha predisposto un proprio evento in diretta streaming sulla pagina Facebook d’Istituto, il 28 maggio 2021,alle ore 17,30:

“Le tre cantiche nella traduzione siciliana di Tommaso Cannizzaro. E la Commedia è sempre… Divina”.Performance per voci,suoni e immagini

La singolare iniziativa che la Biblioteca propone, dà risalto a due anniversari importanti:l’uno già menzionato e tracciato dal Cepell che celebra Dante Alighieri, e l’altro,il centenario dalla morte del letterato Tommaso Cannizzaro avvenuta in Messina, il 25 agosto 1921. Le due figure del panorama letterario italiano,sebbene appartenenti a epoche lontane risultano aver in comune proprio la Divina Commedia,di paternità del Sommo,della quale l’illustre messinese fu eccellente traduttore in dialetto siciliano.

La traduzione in vernacolo delle Cantiche della Commedia del Cannizzaro,custodita in originale presso questa Biblioteca, è stata pubblicata nel 1904 ed è la prima integrale traduzione siciliana dell’opera dell’Alighieri. Il Cannizzaro,che fu poeta,critico letterario e traduttore,viaggiatore,poliglotta,dallo spirito indomito-militò infatti tra le file garibaldine-si dedicò a tale impresa letteraria “con lavoro assiduo e febbrile -come lo stesso ricorda nell’introduzione-temendo che la pazienza e il vigore mi venissero meno,a tradurre ordinatamente l’intero poema“.Difatti,un primo tentativo, nel 1877,l’aveva portato ad innamorarsi dell’idea di “voltare in terza rima siciliana la commedia di Dante”,guardando alle traduzioni già attuate in altre lingue e dialetti italiani,considerando il Siciliano “assai adatto”.Desistette,però,preso dallo scoraggiamento e da ulteriori impegni,per riprendere laddove aveva lasciato vent’anni prima,il 25 aprile del 1900,ricorrenza del Centenario della Visione Dantesca.

Il Suo è da considerarsi un vero capolavoro,basato su un approfondito studio della lingua siciliana,e segnatamente messinese,ben congegnato e,poeticamente,perfetto. E’ lodevole la finalità per cui si diede alla stesura:diffondere”nel popolo insulare il maggior poema che vanti non solo la letteratura nostra, ma la poesia in genere.Rendere accessibile a tutte le classi…”.Un capolavoro in cui l’uso del vernacolo non giunge a trasformare il contenuto in parodia,come già altri autori avevano fatto,bensì ne è interpretazione fedele e seria.

Voci,suoni,forme grammaticali,utilizzate con maestria dall’autore,consapevole delle affinità esistenti fra il dialetto fiorentino dantesco e il vernacolo siciliano,dei legami fra il volgare illustre e la lingua siciliana.Composizione poetica,frutto di un intenso lavoro di lima per non sfocare il concetto originale e,nel contempo,non avvilire la rima.Tommaso Cannizzaro guardò a quanto fatto anche in prospettiva di fruizione da parte di chi non era avvezzo al dialetto siciliano,rendendo più prezioso il testo con note in calce di fonetismo,vocalismo,consonantismo del dialetto siciliano corredate di schemi fonetici.Un’elencazione,poi,di “voci e forme della parlata messinese non registrate nei vocabolari siciliani e adoperate nella presente traduzione”rendono l’idea dell’immenso e appassionato lavoro e della sua unicità.

La Biblioteca Regionale iscrive,così,nel calendario della “Città di Messina” un momento culturale che riuscirà a coinvolgere e affascinare quanti vorranno collegarsi alle 17:30 di venerdì 28 maggio,sulla pagina Facebook. Dopo i saluti istituzionali e l’introduzione della Direttrice,Dr.ssa Tommasa Siragusa e l’intervento del curatore del progetto,l’etnomusicologo,Dr.Mario Sarica,sarà dato spazio a un video composito realizzato dalla Biblioteca in collaborazione con l’Associazione Orchestra da Camera di Messina, sotto l’egida dell’Assessorato Regionale del Turismo dello Sport e dello Spettacolo. Trattasi di una produzione drammaturgico/musicale dell’ Orchestra da Camera di Messina.

La piacevole visione che verrà offerta si articolerà in esecuzioni musicali,in prima assoluta,dei Maestri e autori dei temi musicali originali:Gemino Calà(clarinetto e fiati pastorali),Stefano Sgrò(percussioni),Antonio Garufi(contrabbasso),e in letture di alcuni brani tratti dalla Divina Commedia nella versione tradotta in siciliano da Tommaso Cannizzaro,rese dagli attori Antonio Previti e Gabriella Zecchetto. Dalla loro voce risuoneranno termini della parlata messinese presenti negli studi del Cannizzaro,così nel declamare il canto XXX del Purgatorio si potranno udire:“Anciuliddhu“ e “Allelujannu”.

Nel Maggio dei libri,saranno protagonisti del video i testi in argomento, posseduti da questa Biblioteca:”in primis” le preziose edizioni illustrate della Divina Commedia,che costituiranno il ricco percorso della pubblicazione principe del Sommo Poeta attraverso i secoli,reso fruibile on web nell’allestimento di un’esposizione nella quale troveranno posto anche altre famose opere.Altresì un settore,anche con manoscritti e testi con dediche autografe,sarà dedicato al poeta,critico letterario e traduttore Tommaso Cannizzaro,ancora purtroppo poco conosciuto,ma che fu autore di rilievo nella storia letteraria e politica della Messina a cavallo tra Ottocento e Novecento e si distinse a livello nazionale e europeo.

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