Indagini al capolinea sul sistema Cuscinà e il traffico di droga tra Calabria, Messina e Catania. Le scarcerazioni
MESSINA – Sono arrivati al capolinea gli accertamenti della Guardia di Finanza di Messina sfociati nel blitz anti droga battezzato Impasse. La lista degli indagati è lunga, ben 65 persone indagate a vario titolo di aver trafficato droga tra Catania, Messina e la Calabria, poi spacciata in città nel 2020. A capo del giro, secondo l’Accusa, i Cuscinà di Giostra che lo hanno portato avanti anche durante il lock down, sfruttando in qualche caso le ambulanze per aggirare i controlli.
Il pubblico ministero Francesco Massara, titolare delle indagini, ha siglato l’avviso di conclusione per tutti, confermando le accuse a base della operazione della Finanza. Adesso le persone coinvolte possono, tramite i loro avvocati, accedere a tutti gli atti dell’inchiesta, poi la Direzione distrettuale antimafia deciderà se e per chi chiedere il rinvio a giudizio.
Intanto il giudice per le indagini preliminari ha restituito la libertà ad alcuni degli arrestati. Ottengono i domiciliari quindi Giovanni Kevin Calarese, difeso dall’avvocato Antonio Langher, e Francesco Musolino, assistito dall’avvocato Salvatore Silvestro. Nelle scorse settimane, su istanza dei legali, altri personaggi coinvolti avevano ottenuto misure cautelari meno restrittive.
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