L'Accusa voleva condanne più alte per gli spacciatori arrestati dalla Polizia a San Valentino. Verdetto e nomi
E’ il giorno del verdetto di primo grado per l’operazione The Family, l’inchiesta della Polizia su un giro di droga a Fondo Fucile gestito dalla famiglia Coppolino. La Giudice per l’udienza preliminare Arianna Raffa ha emesso nel pomeriggio la sua sentenza
La sentenza
Ecco le condanne: 14 anni e 4 mesi per Alessio Coppolino, 15 anni e 10 mesi per Andrea Coppolino, 8 anni e 5 mesi per Piero Coppolino, 6 anni e 8 mesi per Caroline Currò, 7 anni per Francesco Pio Currò, 5 anni e 4 mesi per Daniela Allia, 5 anni e 8 mesi per Antonino Guerrini, 4 anni e 4 mesi per Davide Crisari, 5 annie 8 mesi per Giuseppe Basile, 2 anni e 9 mesi per Giosuè Orlando, 2 anni e 4 mesi per Pietro Pappalardo, 4 anni e 4 mesi per Francesco Basile, 2 anni e 4 mesi per Francesco Pellegrino, 4 anni per Bartolo Mussillo, 4 anni e 4 mesi per Massimiliano Peluso, 2 anni e 10 mesi per Alessandro Pandolfino. Infine gli atti tornano al Pm per Chiara Pandolfino. Condanna anche per l’infermiere Giovanni Lombardo, a 2 anni e 10 mesi. L’uomo è accusato di peculato ma è estraneo ai fatti di droga. Alcuni hanno incassato l’assoluzione parziale. Assoluzione totale, invece, per Sonia Longo, Giovanni Coppolino, Domenico Allia.
L’Accusa voleva condanne più alte
Rispetto alle richieste sollecitate dall’Accusa qualche settimana fa si tratta di pene più basse, calcolate dalla giudice riqualificando per qualcuno l’accusa, per altri concedendo le attenuanti generiche. Le PM Antonella Fradà e Anna Maria Arena avevano invocato condanne dai 4 ai 20 anni. Ma la giudice ha deciso diversamente, dopo aver ascoltato anche i difensori, ovvero gli avvocati Salvatore Silvestro, Gianmarco Silvestro, Gaetano Pino, Ignazio Panebianco, Cinzia Panebianco, Tommaso Autru Ryolo, Pietro Venuti, Antonio Giacopello, Giuseppe Donato e Giuseppe Bonavita.
Il blitz della Polizia a Fondo Fucile
Il blitz antidroga della Polizia risale al giorno di San Valentino scorso: 13 arresti in carcere, 13 ai domiciliari tra Fondo Fucile, altri quartieri di centro città e Milazzo. Tra loro anche alcuni infermieri accusati di aver messo le proprie disponibilità professionali a servizio del gruppo. Non sono coinvolti nei fatti di droga.