Il pesce era idoneo al consumo umano ed è stato dato in beneficenza
I Finanzieri della Stazione Navale di Messina hanno sequestrato 1400 kg di tonno rosso (Thunnus Thinnis) ed altra tipologia di pesce rinvenuto all’interno di un furgone frigorifero, in procinto di lasciare l’isola, alla rada San Francesco, privo di qualsiasi documentazione idonea a certificarne l’origine.
Le violazioni contestate vanno dalla commercializzazione e detenzione di prodotto ittico privo di documentazione afferente la tracciabilità e l’etichettatura, all’inosservanza degli obblighi previsti dalle normative europee e nazionali in materia di registrazione e dichiarazione dei dati relativi alle catture di specie appartenenti a stock oggetto di piani pluriennali (le cosiddette “Quote Tonno”). Il pescato sequestrato, giudicato idoneo al consumo dopo la visita sanitaria, è stato interamente devoluto in beneficenza ad istituti caritatevoli ed associazioni cittadine individuate con l’Assessorato delle Politiche Sociali del Comune di Messina.
Forse se chi ne ha la competenza (Forze dell’ Ordine, ASP, ecc) cominciasse a sanzionare anche chi consuma il pesce venduto su bancarelle prive di ogni requisito di igiene – oltre ovviamente a chi vende – non ci sarebbe più questo tipo di “pesca”, che in realtà non è altro che delinquenza. Purtroppo però a Messina la repressione per gli ambulanti abusivi deve essere continua e con punizioni esemplari sennò non cambierà mai nulla…che amarezza!!