La fotografa Pandolfino ospite dell'Università di Catania

La fotografa Pandolfino ospite dell’Università di Catania

Piero Genovese

La fotografa Pandolfino ospite dell’Università di Catania

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domenica 10 Marzo 2019 - 08:20

Elisabetta Pandolfino, giovane, geniale artista fotografa Messinese, scrittrice della luce, continua a distinguersi e avere l’onore di rappresentare la città di Messina attraverso la scoperta del suo “scatto mentale” .

In occasione della giornata della donna è stata ospite dell’Università degli Studi di Catania, all’interno della manifestazione “Donne sorgenti di Luce”, organizzata dalla Fondazione “la città invisibile”, presieduta dalla dottoressa Alfia Milazzo.

La Pandolfino, all’interno della manifestazione, ancora una volta ha potuto documentare le utilità del suo “scatto mentale”, che oltre ad essere una scoperta nel campo della fotografia dal 1839 ad oggi, presuppone di apportare migliorie sia cognitive e di sviluppo della creatività, accentuandola a ogni individuo, stimolata dalla non visibilità nel momento dello scatto e, dopo aver esposto la tecnica, ha documentato, attraverso una performance la tangibilità dello scatto, creando stupore e meraviglia ai presenti, che si sono complimentati con la Pandolfino, per la genialità, l’intuizione.

Come ricorda la stessa fotografa, che ha Infine, la Pandolfino ha donato due delle sue opere all’orchestra Falcone Borsellino, una delle quali per scopi benefici, un’altra opera denominata “Il Poeta” è stata donata alla dottoressa Alfia Milazzo per l’impegno sociale di temi come quelli affrontati nella prestigiosa manifestazione tenutasi, “lo scatto mentale, nnasce in un momento di sconforto da silenzi donati da un amore finito d’improvviso e dove la stessa fotograga, rifugiandosi nella propria passione fotografica, ha potuto dare luce alla sua scoperta, dove si evince come l’amore trionfa sempre a prescindere dalle situazioni”.

All’interno della manifestazione, sono stati consegnati anche diversi premi: il prestigioso Premio Europeo “Bianca di Navarra” è andato alla professoressa Loredana Alajmo, esperta del Metodo Fuerstein, che ha dedicato una vita alla cura dei bambini difficili utilizzando un metodo olistico che mira a valorizzare le potenzialità dell’intelligenza dei bambini.
Il premio “Madri della Costituzione” è stato consegnato alla madre del giovane Matteo Vinci, ucciso l’anno scorso in Calabria con un’autobomba dal clan Mancuso, Sara Scarpulla.

Il riconoscimento “I ragazzi della città invisibile”, premio voluto dagli allievi della Scuola di vita e orchestra “Falcone Borsellino” per il suo libro “Palermo Connection”, romanzo ispirato ai fatti inquietanti venuti alla luce attraverso il Processo e la sentenza sulla Trattativa Stato-Mafia alla giornalista, scrittrice Petra Reski.

In rappresentanza del Rettore dell’Università è intervenuta la Professoressa Giardina. La manifestazione si è conclusa con un ultimo brano magnificamente eseguito, dall’orchestra giovanile “Falcone e Borsellino” che utilizza il metodo realizzato da Josè Antono Ebreu.

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