La frattura bloccata col cartone e la sanità pubblica in crisi

La frattura bloccata col cartone e la sanità pubblica in crisi

Marco Olivieri

La frattura bloccata col cartone e la sanità pubblica in crisi

venerdì 02 Agosto 2024 - 22:09

Il caso all'ospedale di Patti e l'attacco quarantennale a tutto ciò che è pubblico

di Marco Olivieri

Ospedale di Patti. Al trentunenne Elia Natoli, per carenza di stecche per l’ingessatura, la frattura è stata bloccata con una scatola di cartone. A denunciare la vicenda è stato il padre, che si è sfogato chiedendo una risposta alle autorità. Il diretto interessato, reduce da un incidente in moto, ha dichiarato: “Poi ho preferito andare a Messina in un centro privato, dove mi hanno ingessato. Certo, mi è costato 200 euro” (fonte Ansa Sicilia). Alla denuncia del padre è seguita la reazione del presidente Schifani, che ha annunciato un’ispezione, e anche delle opposizioni che hannno attaccato la politica sanitaria del governo regionale.

Tra i tanti interventi, quello del deputato regionale del Pd Calogero Leanza, vicepresidente della commissione Sanità all’Ars, ha centrato il vero tema: “Il punto non è gridare allo scandalo e preoccuparsi solo di gettare la croce addosso a chi, tra il personale medico e sanitario dell’ospedale di Patti, ha ingessato un paziente con il cartone. Il punto è capire come si sia arrivati ad una situazione del genere, come sia stato possibile non avere a disposizione neanche il materiale di prima necessità in una struttura di pronto intervento”.

“Scandalizzarsi di fronte a un episodio come questo è più che comprensibile – aggiunge Leanza – ma bisogna risalire all’origine di una situazione che, evidentemente, è un segnale molto preoccupante. Segnale che ci fa capire quanto grave possa arrivare a essere la condizione attuale della sanità siciliana in determinate realtà”.

L’appello del padre del paziente alla politica

Ed ecco le parole su Facebook di Natalino Natoli, che hanno acceso i riflettori sul caso: “Mi chiedo e chiedo al presidente Schifani, all’assessore alla Sanità, ai deputati regionali: si può uscire dal pronto soccorso di Patti con un cartone invece delle stecche? Preciso che i medici non c’entrano niente, fanno solo sacrifici. Ci sono solo due medici al pronto soccorso e mancano le stecche da più di un mese per stabilizzare gli arti. Ambulanze in fila per ore! Meglio finanziare festini prima delle elezioni europee, e non la sanità. Mi piacerebbe tantissimo regalare il cartone al presidente o a l’assessore. Se qualche deputato regionale mi vuole prendere appuntamento gli sarei grato. Per finire, sindaci dei comprensori svegliatevi”.

Il caso eclatante e la necessità di un’elaborazione politica sulla sanità pubblica

Il caso eclatante può essere pure un fuoco fatuo. E spesso lo è. Qualcosa che si spegne subito.

Qui la riflessione sulla sanità pubblica e l’elaborazione politica devono essere più profonde e cogliere il nodo del problema. L’ubriacatura liberista degli ultimi 40 anni e l’intreccio fatale con il potere hanno reso la sanità sempre più preda di squali e pescecani. Tra autonomia differenziata, crisi dello Stato sociale, privatizzazione strisciante della sanità, attacco a tutto che c’è pubblico, c’è l’imbarazzo della scelta.

Da questi temi bisogna ripartire e, quando paghiamo le tasse, ricordiamoci del valore del welfare. E ricordiamolo anche quando votiamo. Non diamo nulla per scontato. La sanità mostra sempre più segni di cedimento e gli argini, a difesa del sistema sanitario nazionale, risultano tutt’altro che solidi.

La foto è tratta dalla pagina Facebook di Natale Natoli.

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8 commenti

  1. Schifani….musumeci……cosa aggiungere ancora.
    Continuateli a votare…..

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  2. Però col ponte i materiali arriveranno prima 😂

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  3. Qui mica è colpa del personale dell’ospedale la colpa è della mala sanità in Sicilia a forza di tagliare fondi per la sanità infermieri e Medici si devono reinventare come nel medioevo fra poco ci ritroveremo i letti nelle corsie perché non ci saranno più posti letto

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  4. I politici si lamentano come i coccodrilli quando succedono casi eclatanti come questo.
    Ma perché non venite a vedere in che condizioni si lavora?
    In molti presidi ci manca di tutto.
    E lavoriamo in condizioni disumame e sottopagati.
    Un medico studia una vita e si specializza per essere pagato poco più di una badante 18 19 euro l’ora.
    Ma che volete?
    Io farei lavorare i politici parassiti nelle nostre condizioni.
    La sanità pubblica italiana è morta. Mettetevelo in testa.

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  5. Ottimo articolo Direttore…..e vorrei dire non c è bisogno d’ispezioni per verificare le gravi carenze in cui versano gli ospedali e l’ “inferno” in cui sono” costretti “a lavorare i medici e il personale infermieristico……i video e le segnalazioni continue dei pazienti sono risaputi…..il cartone è un ‘ “aggiunta”😤

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  6. Cogito ergo sum 3 Agosto 2024 12:06

    E soprattutto: invito il Deputato Regionale Calogero Leanza ad effettuare un accesso personale (com’ è sua facoltà ) per conoscere date e tempi nei quali sono state effettuate le richieste di materiali per questo tipo di prestazioni e quale ne e’ stato l’esito. La verità… Può far molto male, in questi casi.

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  7. Cogito ergo Sum 3 Agosto 2024 12:14

    Invito il Deputato Regionale Calogero Leanza, ad effettuare l’attività di ispezione che gli compete come membro dell’ARS in quel P.O. Certamente troverà la cosa molto interessante,istruttiva e chiarificatrice.

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  8. Purtroppo, i mali della Sanita’ sono tanti. Nessuno pero’ parla mai del “payback”. Informatevi sulla follia di questa norma di legge. Tra non molto falliranno migliaia di aziende che forniscono materiale sanitario agli ospedali e ne vedremo delle belle. Il cartone e’ solo l’inizio.

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