Oggi iniziativa del Rotary a Palazzo Zanca: "Le proposte giovanili per rilanciare la città"
MESSINA – “Il diritto di scegliere”. Scegliere se partire e andare via da Messina. Scegliere se tornare nella città dello Stretto. Scegliere se restare. Da qui l’iniziativa stamattina a Palazzo Zanca, promossa dal Rotary Club, con il patrocinio del Comune. Così un gruppo di giovani messinesi ha elaborato un programma di proposte alle istituzioni locali sul “rilancio di Messina”. E stamattina, in vista di nuove occasioni di confronto, la presentazione ha visto una notevole partecipazione.
Tra gli altri, erano presenti l’assessora comunale alle Politiche giovanili Liana Cannata, il deputato regionale del M5S Antonio De Luca e la senatrice Barbara Floridia. Quest’ultima ha annunciato l’intenzione di organizzare un’analoga iniziativa al Senato. “Tutti i partiti devono essere a conoscenza delle vostre proposte”, ha detto l’esponente Cinquestelle e presidente della Commissione vigilanza Rai.
L’invito dei giovani messinesi è quello di “partecipare per sfidare il paradigma del partire come obbligo, trasformando l’obbligo in libertà consapevole”. Tra le proposte, a cura di Giuseppe Lanfranchi, un Osservatorio dello Stretto, con attenzione a dati demografici e socio-economici, in un rapporto costante con le istituzioni. E ancora: la creazione di una sezione dedicata all’andamento dei finanziamenti per spese pubbliche, secondo le proposte elaborate da Giovanna Cacciola e Roberto Forestieri. Una sezione aggiuntiva alla pagina Open data nella Città metropolitana di Messina per favorire “una maggiore accessibilità e promozione della trasparenza amministrativa”.
Dal microcredito al “South working”, dal turismo alla cultura e al “food come brand”
In primo piano lavoro, impresa, focus sull’incentivazione del microcredito (a cura di Alberto Bommarito) e su come rendere Messina appetibile come meta del South working, a cura di Massimo Conti Nibali. Cos’è il South working? Lavorare da remoto facendo base in una località del Meridione. In questo caso, sono decisive le infrastrutture digitali, sociali e di mobilità, oltre agli incentivi per le imprese.
Altri ambiti affrontati nel documento “Il diritto di scegliere”? Il turismo, il “Food come brand” (a cura di Marzia Villari), l’Università, la cultura, la sanità, “gli strumenti per il ritorno di giovani medici” (a cura di Alessandro D’Aveni e Alessandra Verzera).
Il tutto è un work in progress. Lavori in corso che si dovranno nutrire di un confronto con istituzioni, associazioni e cittadini. Vedremo se e come il progetto evolverà.