Al di là di come siano arrivati i risultati finali nelle prime due uscite stagionali abbiamo visto un Messina giocare un bel calcio propositivo
MESSINA – C’è sicuramente amarezza, mister Modica nella conferenza stampa post partita ha anche usato per una volta la parola figuraccia, ma è innegabile come sottolineato dell’allenatore dei biancoscudati che si è “delusi dal risultato e non dalla prestazione”. Al Messina questa volta è girata male: se a Cerignola era toccato a noi segnare in pieno recupero, stavolta è stata la Turris a beneficiare della rete che ha evitato loro la prima sconfitta nel recupero.
Nessuno vuole giustificare quanto accaduto nei minuti finali, perché il Messina era avanti addirittura di due reti e non è soltanto questione di fortuna: ci sono stati errori e disattenzioni che hanno pesato. Ma indicare chi ha sbagliato non ha molto senso adesso, perché le facce di Modica e dei calciatori al termine della sfida dicono che loro per primi sono consapevoli di ciò che non ha funzionato e proveranno a migliorare.
Il Messina segna, ma subisce anche
A noi che guardiamo la partita da fuori questo al momento deve bastare, perché negli ultimi due anni ci sognavamo di fare delle prestazioni del genere. In tanti tifosi si lamentavano della ricerca del pareggio a reti bianche di Capuano o delle partite, anche vittorie, spesso poco entusiasmanti con Raciti. Con Modica che ha impresso la sua idea di gioco il Messina diverte in campo, i calciatori lo seguono e i cinque gol segnati, tutti molto belli tra l’altro, in due partite sono una prova.
Certo cinque sono anche quelli subiti, un piccolo campanellino di allarme per lo staff tecnico che dovrà sistemare qualcosa in difesa o comunque nell’approccio, perché in realtà il Messina era andato avanti a Cerignola, salvo poi essere ribaltato tra fine primo tempo e inizio ripresa, ed era saldamente avanti contro la Turris. Se non si vuole parlare di problemi in difesa e arroccarsi dietro, si deve lavorare sulla gestione del gioco a vantaggio acquisito, “nella metà campo avversaria” vorrebbe mister Modica, per neutralizzare gli avversari. E perché no magari con un pizzico di fortuna in più “ammazzare” la partita, contro la Turris in diverse occasioni i biancoscudati hanno sfiorato il 4-1.
Un altro aspetto da non sottovalutare è che il Messina fin qui aveva giocato solo una partita e più di due settimane fa e quindi il ritmo partita che manca ai giocatori può aver influito nei minuti finali. Come ha ricordato Emmausso “gli errori che fai li puoi correggere solo la domenica in campo”, allenamenti e amichevoli contano poco. Senza dimenticare che il Messina ha ancora Franco fuori, per altre due giornate, e Giunta fermo per un problemino fisico, due centrocampisti che avrebbero sicuramente aiutato a gestire qualche pallone in più in mezzo al campo.
Note positive e negative contro la Turris
Una squadra quindi che può ancora notevolmente migliorare innestando nell’organico giocatori che ancora non sono al top e anche crescere collettivamente perché ribadiamo era pur sempre la seconda partita ufficiale. Non va dimenticato che l’avversario di giovedì sera era la capolista Turris che fin qui aveva sempre vinto e che per 80 minuti ha subito il gioco del Messina, locali che non hanno atteso l’avversario ma hanno imposto il proprio ritmo e gioco. Altro mantra spesso invocato dai tifosi nelle passate stagioni.
In conclusione c’è sicuramente da elogiare chi ha fatto bene, pensiamo ad Emmausso migliore in campo che è andato a segno e ha fatto segnare Plescia, ancora Ortisi e Frisenna che tolti i minuti finali in cui erano esausti hanno giocato “fuori ruolo” con personalità nonostante la giovane età. Forse sono mancati i miracoli di Fumagalli, che ci saremmo aspettati come nella passata stagione in quanto erano stati decisivi e lo sarebbero stati anche giovedì sera, ma il portiere di Treviglio per la prima volta da quando è a Messina è sembrato leggermente insicuro.
Immagine in evidenza dal sito dell’Acr Messina @F. Saya
E’ vero .E’ stata una partita propositiva .Un consiglio pero’ all’allenatore: Una volta scelto gli undici da far giocare,non fare come Raciti e cioe’ cambiarne 5/6 a partita ,anche perche’ quelli che subentrano non conservano il ritmo partita dei sostituti ma a volte come e’ capitato ieri qualche subentrato vagava senza idee per il campo e si perdeva gli avversari ed ha contribuito al pareggio della Turris.In quanto alla stanchezza dei sostituiti,ma non si era detto della preparazione fatta sopratutto sulla tenuta atletica? Come mai i calciatori della Turris nel finale erano sempre sul pallone mentre i nostri erano in debito di ossigeno con le idee poco chiare?Qualcosa non mi convince!