La giunta "snobba" il Consiglio comunale. Mancanza di stile, di rispetto e dialogo

La giunta “snobba” il Consiglio comunale. Mancanza di stile, di rispetto e dialogo

Rosaria Brancato

La giunta “snobba” il Consiglio comunale. Mancanza di stile, di rispetto e dialogo

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venerdì 24 Aprile 2020 - 20:48

L'assenza di un rappresentante dell'amministrazione alla prima seduta del Consiglio comunale dopo 1 mese e mezzo, è un brutto segnale

L’assenza del sindaco o di un assessore della giunta De Luca alla prima seduta telematica del Consiglio comunale (che tornava a riunirsi dopo un mese e mezzo) è un brutto segnale. E’ una mancanza di stile, di rispetto, di dialogo non solo nei confronti del Consiglio, ma della città. Ed è soprattutto un pessimo segnale.

Nessun garbo istituzionale

Ad aggravare un gesto, che era un chiaro schiaffo all’Aula, è stata anche la mancanza di una qualsiasi giustificazione. E’ noto che al sindaco De Luca piacerebbe amministrare da solo, senza opposizione, senza assessori e senza qualcuno che la pensi in modo diverso da lui. Ma le regole della democrazia richiedono anche garbo istituzionale. Il 17 aprile, dopo un mese e più di soliloquio amministrativo della giunta, il vice presidente del Consiglio Nino Interdonato, ha trasmesso al sindaco richiesta per concordare una data di convocazione della seduta per affrontare le tematiche della Fase 2. A quella nota non è arrivata alcuna risposta. Il 21 è stata quindi fissata la data della seduta telematica, che non richiede quindi la presenza fisica in Aula.

Mancanza di stile

Nessun componente dell’amministrazione ha partecipato alla seduta consiliare, né sono arrivate giustificazioni per l’assenza. Una mancanza di stile da parte di una giunta che finora ha operato indisturbata “occupando” tutti gli spazi decisionali e mediatici 24 ore su 24. De Luca, se pure non poteva partecipare perché impegnato nella quotidiana diretta facebook avrebbe potuto far partecipare un assessore, magari tra quelli meno oberati di lavoro in queste settimane. Se non gli assessori “in frontiera” avrebbe potuto mandare quelli delle seconde file. O almeno una motivazione dell’assenza. Mancanza di bon ton istituzionale quindi, nei confronti di un Consiglio che fino a gennaio, con la telenovela del Cambio di passo, ha dimostrato di non essere affatto ostile, ma di voler collaborare.

Mancanza di rispetto

C’è poi la mancanza di rispetto. Da un lato nei confronti di un organismo elettivo uscito dalle urne in rappresentanza di tutti i messinesi esattamente come il sindaco. Anzi, molto più del sindaco, perché i consiglieri sono stati eletti da cittadini di tutte le posizioni politiche. Mancanza di rispetto nei confronti dei messinesi, che invece vorrebbero che le decisioni che riguardano il nostro futuro siano discusse nel modo più ampio e collegiale possibile. Mancanza di rispetto nei confronti del ruolo del consigliere.

Il prezioso ruolo del territorio

E De Luca conosce bene quanto sia importante il ruolo di chi rappresenta il territorio come “pungolo” nei confronti dell’amministrazione. Lo sa talmente bene che ieri è andato a Palermo, all’Ars, per incontrare il presidente Miccichè ed i deputati regionali che lo hanno ascoltato. Insieme hanno prodotto un risultato. Da ex deputato regionale De Luca sa bene quanto sia prezioso il lavoro di chi non amministra ma ha un ruolo di “contraltare”.

Mancanza di dialogo

Infine mancanza di dialogo. Probabilmente il sindaco vorrebbe affrontare la Fase 2 e pure la Fase 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 in “splendida solitudine”, ma la democrazia è questa. PER FORTUNA. E’ lui stesso ogni giorno a chiedere collaborazione per la fase della ricostruzione. E’ lui che da sindaco fa appello ai 5stelle ed a Musumeci per superare frizioni a Palermo. Il Consiglio comunale (tranne il Pd) ha regolarmente affrontato una serie di argomenti, com’è giusto che sia.

Non era dichiarazione di guerra

Ed è stata una seduta interessante, perché comunque i consiglieri rappresentano quei messinesi che hanno rispettato le regole ed in questo mese e mezzo, con un comportamento esemplare, hanno contribuito ai risultati sul fronte dei numeri del contagio. Un tessuto economico a brandelli che uscirà massacrato dalla quarantena ed affronterà tra mille difficoltà la fase 2. L’obiettivo dell’Aula è quello di presentare le proposte perché soltanto insieme si può risollevare Messina, ascoltando tutte le voci. Non si può fare a meno di nessuno oggi.

Pronti a presentare proposte

Convocare una seduta di Consiglio comunale non era una dichiarazione di guerra all’amministrazione. Era la riposta ai suoi appelli alla collaborazione. Non a caso nessuno dei consiglieri ha contestato l’impegno e l’operato dell’amministrazione, tutt’altro. A nome dell’Aula il vice presidente Interdonato ha ringraziato la giunta, i dipendenti, e quanti, in città dai volontari alla protezione civile, alle associazioni, non si sono risparmiati. Ma la fase 2 è alle porte e quel posto “vuoto” nello schermo, è un brutto segnale per il futuro.

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7 commenti

  1. …d’altra parte INTERDONATO non poteva non ringraziare l’amministrazione, come non poteva far mancare il proprio voto al Cambio di Passo, dopo aver pagato il taxi dall’aeroporto di reggio calabria per essere presente al voto. Questa si chiama responsabilità. ICANNIRIZZUNU

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  2. Ma che cosa interessa di Messina al sindaco?Palermo?……REGIONE

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  3. Non c’é peggior dittatura di una falsa democrazia..

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  4. Il garbo istituzionale non è solo galateo. Non è pura pretesa di stile.
    Non è la pretesa della formalità.
    Non è forma vuota.
    Non è pedanteria.
    È politica.

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  5. Il concetto di collaborazione che intende De Luca è quello che vuole l’imperatore con i sudditi. Accodati al suo fondo schiena e annuire ad ogni suo proferir. Abbassando e alzando il capo come facevano quei pupazzetti che una volta gli automobilisti avevano sulla mensolina posteriore della propria vettura. Altro che democrazia, rappresentatività e consenso!

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  6. Liliana Parisi 25 Aprile 2020 15:54

    Il Consiglio Comunale sarebbe dovuto essere contento di poter discutere e proporre liberamente, senza la presenza ingombrante del Sindaco o dei suoi Assessori. E vale soprattutto per quei consiglieri, nostalgici del passato, che non nascondOno la loro ostilità verso l’attuale amministrazione. La verità è che non si è mai contenti!

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  7. Cosa s’aspettavano i nostri disoccupati scusate consiglieri comunali dopo averli spezzati e buttati in un cestino

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