Ecco l'enorme quantità di sedimenti sabbiosi smossi dalla grande levantata avvenuta sullo Ionio
La grande mareggiata da levante che fra giovedì 9 e venerdì 10 febbraio ha duramente flagellato tutta la costa jonica siciliana, con onde gigantesche alte anche più di 6 metri, ha smosso tonnellate e tonnellate di sedimenti da tutto il litorale della Sicilia orientale, riuscendo a cambiare l’aspetto geomorfologico di molti tratti di costa. L’azione incessante dell’erosione marina, provocata dall’imponente evento meteorologico, è stata catturata pure dalle immagini del satellite Copernicus.
Nello scatto di ieri è stato possibile osservare una grande striscia di acqua torbida, dal colore marrone giallastro, che si estende per diverse miglia, in direzione della parte centrale dello Stretto di Messina. La corrente “montante”, che dallo Ionio risale tutto lo Stretto, ha risucchiato dentro lo Stretto buona parte di questi detriti, spingendoli fino in direzione della costa sud del capoluogo peloritano, favorendo pure l’insabbiamento dell’approdo di Tremestieri, inservibile in queste situazioni in cui i detriti solidi si muovono da sud verso nord.
Ci vorranno molti giorni prima che buona parte di questo materiale verrà depositato sul fondo dello Stretto, sotto forma di sedimenti sabbiosi. Questo lento deposito di sedimenti in qualche caso potrebbe anche agevolare il ripascimento di molti litorali, esposti al fenomeno dell’erosione.