Vent'anni di delitti di mafia sui Nebrodi all'ombra degli appalti e dei fondi per i pascoli. Molti ancora senza colpevoli
L’omicidio di Franco Costanza il 29 settembre2001 è stato l’ennesimo di una lunga serie di delitti sui Nebrodi, consumati all’ombra degli affari delle famiglie mafiose che, soprattutto tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90 si sono spartiti, e si sono scontrati, per i fondi a terreni e agli allevamenti, i fiorenti appalti pubblici- dall’autostrada Messina-Palermo, i lavori locali a pioggia degli anni ’90.
Affari che hanno portato nel messinese anche le famiglie di Palermo e Catania, scatenando faide che hanno lasciato sul campo decine di morti. Molti ancora senza un colpevole.
Oggi il paziente lavoro della Squadra Mobile di Messina diretta dal vice questore Antonio Sfameni e del procuratore aggiunto della Dda Vito Di Giorgio ha portato ad incolpare uno dei mandanti dell’omicidio Costanza, il palermitano Domenico Virga, e collocato lo scenario del delitto, ma la mattanza sui Nebrodi deve ancora trovare verità e giustizia per i parenti delle vittime.
LA MATTANZA SUI NEBRODI. Dalla relazione della Commissione Antimafia al Senato di Giuseppe Lumia nel 2016.
12 dicembre 1989. A Caronia vengono giustiziati a colpi di lupara Matteo Blandi, titolare di una ditta di trasporti di Sant’Agata Militello e un suo dipendente di 29 anni, Mohamed Douch, suo dipendente marocchino di 29 anni. I killer ci tengono a far capire che si tratta di un’esecuzione, lasciando in bella vista vicino ai cadaveri l’incasso della giornata.
11 novembre 1991. A contrada Volpe di San Fratello viene ucciso l’allevatore Benedetto Morello.
14 maggio 1992. A Cesarò viene ucciso l’ex sindaco Calogero Palmiro Calaciura, con 5 colpi di calibro 12. Nello stesso anno viene assassinato, sempre nelle terre cesaresi, Sebastiano Sanfilippo Tabò.
4 gennaio 2000. A Passopisciaro un giovanissimo di Cesarò, viene trovato carbonizzato.
20 settembre 2000. A Fontana d’Angelo di Caronia viene giustiziato Paolo Carroccio, allevatore di San Fratello.
Agosto 2001. A Cesarò scompare Mario Attinà, il suo corpo non verrà mai trovato.
17 ottobre 2001. A Cesarò l’allevatore Carmelo Triscari Barberi viene ferito. 3 giugno 2002. A Cesarò il bracciante Bruno Sanfilippo Pulici, 30 anni, viene freddato con 2 colpi di pistola.
15 dicembre 2008. A Caronia viene ucciso l’imprenditore di Acquedolci Nino Granza.
22 marzo 2013. Nelle campagne di Cesarò viene ucciso con 2 colpi di pistola calibro 7,65 il guardacaccia Epifanio Zappalà
7 luglio 2014. A Cesarò è ucciso con un fucile calibro 12 l’allevatore di San Teodoro, Giuseppe Conti Taguali, originario di Tortorici.