La strategia dell'amministrazione Basile per incentivare il trasporto pubblico locale e i primi risultati grazie a MoveMe
Più mezzi pubblici e incentivi all’uso, a partire dalla campagna abbonamenti MoveMe. E’ questa la strategia dell’amministrazione di Messina per liberare le strade di Messina dalle auto. Lo spiega lo stesso sindaco Federico Basile alla presentazione della campagna abbonamenti annuali (leggi qui MoveMe, abbonamento annuale a 50 euro: “Obiettivo 21mila tessere”).
I numeri record
Per il presidente dell’Atm Giuseppe Campagna, che ha illustrato gli aspetti tecnici della campagna Move Me 2024, la strategia complessiva di palazzo Zanca funziona: “C’è stato un gradimento, lo sappiamo perché siamo passati da 753mila validazione a 1 milione 979mila. Vuol dire che sono cresciuti anche i biglietti timbrati semplicemente”.
MoveMe centrale
Basile rivendica il percorso di incentivazione del trasporto pubblico locale: “Non è stata un’invenzione ma un percorso nato l’anno scorso con risorse extrabilancio per lanciare abbonamenti a prezzi anche troppo calmierati, a 20 euro. Si è passati da 104 a 28mila abbonamenti annuali. Vogliamo cercare di incentivare il trasporto pubblico locale perché è una scommessa vincente. Oggi Atm è un’azienda forte e in crescita, che serve più zone della città, con più mezzi e più lavoratori. Pensiamo allo shuttle, che oggi è probabilmente il mezzo più usato dalla città. Così abbiamo deciso di riproporre MoveMe a 50 euro, 4 euro al mese, cioè circa due biglietti e mezzo del bus. Vogliamo continuare a incentivare il trasporto pubblico locale, oggi appetibile economicamente e a livello di servizi. La campagna di quest’anno tende a creare qualcosa di strutturale per avere meno auto in centro, in città. Abbiamo individuato le risorse all’interno del contratto di servizio ed è una nostra politica precisa. Da qui a fine anno e nel prossimo anno incrementeremo ancora la flotta: la strategia funziona e credo che la città la stia apprezzando. Ricordiamo che siamo tra le 7 città prese ad esempio per la sostenibilità a 360 gradi, le cose si possono fare e basta volerlo”.
“A Messina c’è una reale alternativa all’auto”
Il vice sindaco Salvatore Mondello spiega che un ulteriore passo avanti è possibile e le risorse ci sono: “Ogni tanto si perde di vista la cornice intorno a cui si muove l’abbonamento. Il progetto è iniziato nel 2018 con due linee di pensiero che vanno avanti insieme, le politiche per la mobilità e la programmazione. Sei anni fa abbiamo iniziato questo percorso di pianificazione. La politica degli abbonamenti si può fare solo con una flotta adeguata. E questa aumenterà ancora grazie alle linee di finanziamento a cui attingeremo grazie al Pums. È una strategia complessiva e ritengo che oggi, dopo 6 anni di attività non sempre compresa appieno, abbiamo la certezza che siamo nella direzione giusta. Oggi c’è una reale alternativa all’auto, ma è chiaro che ancora bisogna fare molto soprattutto perché abbiamo difficoltà a recepire questo messaggio. Lo sapevamo che la gestazione sarebbe stata lunga, almeno decennale, e sono convinto che da qui a qualche anno si cambierà. Basta pensare a quanti ragazzi utilizzano i bus anche fino a sera tardi. Loro riescono a cogliere le reali possibilità. Siamo stati un modello di riferimento per altre città perché la nostra strategia è quella giusta. Dobbiamo comunque fare di più per arrivare a livelli più alti”.
Biglietti per gli studenti Unime a prezzi stracciati
Il direttore generale del Comune, Salvo Puccio, anticipa l’accordo con l’Università di Messina per permettere agli studenti di pagare ancora meno, con l’ateneo a coprire la differenza di costo.
Basile e Campagna che sorridono in foto. Evidentemente un fake.
Vogliamo notizie degli abbonamenti per i parcheggi di interscambio, pagati INUTILMENTE 100 euro
Sindaco ,guardi la realtà, la gente prende i mezzi pubblici ,sia per povertà, sia dove parcheggia la macchina ? e con costi elevati di benzina .
Pensi a cose serie, mancano 20mila messinesi ,la popolazione Messinese sta diminuendo .
Meglio un Campagna in meno e 20mila Messinesi in più.
Non ridà non c’è niente da ridere ,pensi alla sanità ,agli anziani e ai giovani senza futuro su questa città già morta.