"La mia opera è stata vandalizzata e mai oggetto di manutenzione", scrive l'artista tramite le avvocate Giorgianni e Musolino
MESSINA – L’artista Alex Caminiti “diffida” il Comune. Così rievoca la vicenda, affidandosi a due legali: “La mia opera, Messina, donata alla mia città, e collocata nella rotaroria della costruenda strada di via Don Blasco, non solo è stata vandalizzata. Ma non è stata mai oggetto di manutenzione da parte del Comune dopo l’inaugurazione in pompa magna nel 2022. E ora appare totalmente rovinata” . Le avvocate Alessia Giorgianni, ex presidente di Arismè prima della rottura con il sindaco per il caso dell’aumento dell’indennità, e Dafne Musolino, ex assessora delle Giunte De Luca e Basile e ora senatrice di Italia Viva, hanno inviato l’atto di diffida e messa in mora nell’interesse dell’artista. In sostanza, il Comune di Messina deve provvedere immediatamente alla manutenzione straordinaria dell’opera e alla bonifica della zona nei pressi della rotatoria di via Santa Cecilia, nella prima parte aperta della via Don Blasco. In caso contrario, dopo dieci giorni, si passa alle “vie giurisdisdizionali”.
“Tutto conferma lo stato d’abbandono attorno alla statua Messina”
L’ex esperto a titolo gratuito dell’amministrazione De Luca minaccia di fare causa e s’affida a due avvocate un tempo interne al mondo politico, e con ruoli di primo piano, dell’ex sindaco di Messina. “La patina dorata non esiste più, il basamento non è idoneo a reggere la statua, il piano di calpestio è distrutto, la targa divelta e mai più sistemata. E in più sporcizia, sterpaglie e pavimentazione anch’essa divelta confermano lo stato d’abbandono”, si legge nella diffida.
Sull’argomento c’è stata un’interrogazione della consigliera comunale leghista Amalia Centofanti. E, secondo le legali, si configurano “danni gravissimi all’immagine e all’onorabilità di Alex Caminiti”.
La statua è di dubbio gusto, consiglio di regalarla a un Museo: Museo degli Orrori!
…oh, finalmente un Messinese che fa valere le sue prerogative di Cittadino … con due avvocati … può diventare una sana abitudine e i due avvocati possono mettersi a disposizione magari gratuitamente … tanto cosa ci vuole a scrivere una lettera di diffida e messa in mora ???
Togliete la statua e ci risparmiamo i soldi della manutenzione.
io fossi per l’ “artista” me la riporterei a casa, ne guadagnerebbe lui e la rotatoria!
di opere d’arte di questo genere non se ne sente il bisogno, forse volevano migliorarla più che vandalizzarla!
E’ quello che merita!
Non è il primo caso di artisti che “regalano” presunte opere a comuni, e poi, dopo anni, si svegliano pretendendo risarcimenti per danno d’immagine. Altra cosa è se un’opera viene donata per un museo attrezzato alla conservazione. Ingenui gli amministratori che accettano queste “donazioni” di “opere” da tenere all’aperto dalle quali, spesso, nascono soltanto contenziosi futuri….
Come tutte le opere all’aria aperta…..Michelangelo ora magari chiama tre avvocati e diffida il comune di Roma????
Che se la riporti a casa!
Sa più da museo egizio.😱…e poi nel momento in cui si regala una cosa non si possono avanzare pretese a mio avviso….più che la statua vandalizzata è proprio la rotatoria che è distrutta e va ripristinata…..anche qui comunque lavori fatti a casaccio.
Si restituisca immediatamente all’autore tale “manufatto” : per quanto mi riguarda, come contribuente del Comune di Messina, mi oppongo fermamente a che si spenda per il restauro anche un solo centesimo proveniente dalle Casse del Comune.
Necessario il ripristino della rotatoria e i lavori di straordinaria manutenzione dell’aiuola. Non comprendo la manutenzione di una statua realizzata due anni fa .L’artista avrebbe dovuto prevedere la realizzazione con materiali che resistono ai comuni eventi ambientali.Don Giovanni D’Austria resiste da cinquecento anni. La collezione l’ho sempre ritenuta sbagliata , un simbolo di Messina che guarda un ponte ferroviario.