La pista ciclabile tra Scilla e Cariddi proposta dalla ministra scatena ironia e polemiche. "Altro che alta velocità per il Sud. Siamo alle comiche"
Al governo nazionale non manca di certo la fantasia. Soprattutto per quanto riguarda le infrastratture per il sud. Così, dopo il tunnel sotto lo Stretto di Messina, visto dal vice ministro Cancelleri come la soluzione ideale e sposato dal premier Conte, adesso è la volta della ministra ai trasporti Paola De Micheli stupire tutti. Altro che Alta velocità, la ministra, che già sul Ponte aveva espresso nei mesi scorsi posizioni che spostavano nel tempo la soluzione, si spinge fino a parlare di “pista ciclabile tra la Sicilia e la Calabria”. Dichiarazioni rese alla Rai e riprese dalla ministra in un tweet finito al centro di ironia social e non solo.
Pista ciclabile tra le due sponde
“Abbiamo istituito una commissione per capire qual è lo strumento migliore per collegare la Sicilia alla Calabria– ha scritto la ministra De Micheli- Per collegarle su ferro, su strada e con una pista ciclabile. L’opera che verrà deve essere sicura ed economicamente sostenibile“. In effetti dopo oltre mezzo secolo di dibattiti sul Ponte mancava proprio l’ennesima Commissione di studi (la prima risale all’epoca dei Borbone), ma la pista ciclabile tra Scilla e Cariddi ha scatenato battute di ogni genere.
L’indecisione del Pd
Da giugno ormai la posizione del Pd sul Ponte è a giorni alterni. Da un lato i Dem bocciano qualsiasi ipotesi che da parte opposta venga presentata sul Ponte, dall’altra presentano una risoluzione a favore dell’opera. Più spesso le dichiarazioni oscillano tra il “stiamo valutando” e “prima l’Alta velocità”. Se il Ponte, per il quale il progetto c’è ed è cantierabile, non vede i dem con le idee chiare, tutte le altre alternative, meno realizzabili trovano invece entusiastica adesione, come nel caso del tunnel. Ma l’idea della pista ciclabile per collegare Sicilia e Calabria in bicicletta ha scatenato ogni tipo di reazione. Più che di collegamenti in bicicletta la Sicilia ha ben altre urgenze d’infrastrutture. Sarà pure economicamente sostenibile, ma non è esattamente la priorità sotto il profilo dei trasporti e dell’alta velocità. Il Ponte e le infrastrutture non ci servono per passeggiare, rappresentano invece il bisogno di collegamenti tra l’isola, il Paese e l’Europa.
Tanto rumore per nulla
In rete fioccano i commenti, dall’attore Luca Bizzarri che propone la catapulta a chi ipotizza scivoli gonfiabili o il ponte tibetano, chi propone la pista per monopattini e chi ricorda alla ministra che ancora oggi per collegare Messina a Roma, con il treno, possono trascorrere anche 6 ore. Per non parlare delle strade, delle autostrade e delle ferrovie siciliane. Il timore è che in realtà si discuta tanto, in modo fantasioso, per non fare nulla. Entro ottobre l’Italia dovrà presentare i progetti per il Recovery Fund ed è molto difficile che ci siano il Ponte, il tunnel o la pista ciclabile.
Siracusano: siamo alle comiche
“Dall’alta velocità alla pista ciclabile è solo un modo per perdere tempo- commenta la parlamentare messinese Matilde Siracusano– Il governo non ha il coraggio di prendere posizione sul Ponte e lancia una Commissione per analizzare le modalità con le quali collegare la Sicilia con il resto d’Italia. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti De Micheli, nell’annunciare l’istituzione di questo Comitato di esperti, paventa anche una fantomatica pista ciclabile che dovrebbe affiancare l’autostrada e la linea ferrata dell’alta velocità. Insomma, siamo alle comiche. Con il ministro per il Sud Provenzano che prova a bocciare il progetto del Ponte, con i 5 Stelle che tifano per il tunnel sotto lo Stretto, con il presidente del Consiglio che gioca come sempre la carta del rinvio….”.
Ironizza anche ministro Provenzano
Anche lo stesso collega di governo ( e di partito), il ministro Giuseppe Provenzano ironizza sulle dichiarazioni della De Micheli: ” Non voglio citare il Ponte su cui si esercita la fantasia dei miei colleghi di governo- ha detto il ministro a Bari- Ora dopo il Ponte sullo Stretto di Messina ci sarà il tunnel, la pista ciclabile, arriverà anche il monopattino. Spero che a nessuno venga in mente la catapulta o la funivia…”
Meloni: udite udite…
Tra le due sponde è nato un movimento trasversale per chiedere risorse del Recovery Fund per Alta Velocità, infrastrutture e Ponte, e nelle prossime settimane sono previste iniziative. Intanto a rispondere con ironia alla ministra De Micheli è Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia:: “Altri esperti, altre spese, una nuova commissione. Per fare cosa? Udite udite: ragionare su una pista ciclabile per collegare le due sponde dello stretto di Messina? Ma certo, in un momento di crisi come questo chi non ha come priorità fare due pedalate tra la Calabria e la Sicilia? Ma vi rendete conto a chi è in mano l’Italia? P.S. Ma la pista sarà omologata anche per i banchi a rotelle?”.
Ogni commento è superfluo e in ogni caso la proposta è degna di chi ci governa. Questo al di là della fattibilità e utilità del ponte.
Signori voi pensate che siamo alle comiche io penso invece che ci pigliano per il cul..a Roma hanno capito che. tutto il sud italia e la Sicilia in primis siamo solo buoni a fare chiacchiere e poca azione . Ormai i tempi sono cambiati una volta dei Siciliani si cagava. addosso oggi ci prendono a pernacchie.
ma veramente credono che i siciliani sono così cretini?
Dentro il circuito dell’aria condizionata che usano i nostri parlamentari si è insediato un VIRUS sconosciuto –minaccioso– cannibale–letale–bisogna bloccarlo subito siamo quasi all’estinzione —-o si emigra in massa in altri paesi —o si mandano al ricovero coatto questi super –super–super–parlamentari fanno la gara per il primo premio di rincoglionimento .
La ministra De Micheli, a mio avviso, ha invece compreso molte cose del sud. Tra cui l’importanza di passeggiare. Produrre, consumare, correre… mavaff…Il ponte serve per lavorare…. E quando si vive? La domenica al centro commerciale?
Invece di sfruttare la tecnologia per farci vivere meglio e lavorare di meno, la nostra società punta sempre a crescere, crescere e poi morire
Purtroppo siamo così cretini che continuiamo a votare ancora questa gente. Svegliamoci , alcune votazioni sono vicine, diamo un bel segnale che ci siamo stancati di essere sempre presi in giro.
Aeroporto del mela unica occasione di sviluppo per Messina e la provincia. Con un bacino di utenza turistico impressionante che va da Taormina a Cefalù (e logicamente isole Eolie). Solo una classe politica (????) miope non sa cogliere questa opportunità. Se a questo aggiungiamo chi rema contro per qualche biglietto gratis da Catania e la stessa società che gestisce quell’aeroporto, capite che l’idea è di “difficile” realizzazione. Addio Messina.
Se la signora in questione è la ministra delle infrastrutture….allora anche De Luca può essere presidente della regione!