In caso di lunghe code la Municipale smisterà il traffico in egual misura sia verso la Rada San Francesco che verso i piazzali delle Ferrovie, a prescindere dal biglietto acquistato dai viaggiatori. L'esperimentoera stato proposto dall'Orsa pochi giorni fa ed è già stato fatto in Calabria.
Messina si prepara al controesodo e le previsioni parlano di week end da bollino nero. Già questa mattina qualche piccolo assaggio si è avuto con rallentamenti del traffico sul viale Boccetta e viale della Libertà in direzione Rada San Francesco intorno alle 13. Ma nel fine settimana si attende il boom di presenze. Per non arrivare impreparati e ritrovarsi come ogni anno a fronteggiare caos e disagi, sia per chi si ritrova a trascorrere ore in macchina sotto il sole cocente, sia per i messinesi che diventano prigionieri del controesodo, la Prefettura ha deciso di giocare d’anticipo. Questa mattina, su richiesta del Sindaco, convocazione a sorpresa per gli armatori, pubblici e privati, per concordare insieme la strategia da attuare per scongiurare quanto più possibile le solite conseguenze del controesodo.
Prefettura, Caronte e Tourist, Bluferries, Polizia municipale, Polizia Provinciale, Polizia Stradale e Capitaneria di Porto. Il Sindaco ha chiesto il massimo sforzo per limitare i disagi alla utenza ed alla città, i rappresentanti delle compagnie di navigazione hanno assicurato l’implementazione delle corse con conseguente riduzione dei tempi di attesa. Il Prefetto ha invitato tutte le parti ad un forte impegno per limitare i disagi derivanti dalla contingente situazione di controesodo, chiedendo la presenza anche delle pattuglie della Polizia Provinciale.
C’è però anche una novità. Dal vertice è emerso che in caso di lunghe code il traffico sarà smaltito in egual misura sia verso la rada San Francesco che verso gli imbarchi delle Ferrovie. A prescindere dal biglietto acquistato, se in questi giorni ci si renderà conto che la situazione traffico è al limite, sarà la Polizia municipale a smistare verso gli imbarchi che in quel preciso momento saranno meno affollati tutti i vacanzieri che devono lasciare la Sicilia. Una soluzione che ha messo tutti d’accordo e che in queste ore è in fase organizzativa. Al corpo capitanato dal Comandante Calogero Ferlisi il compito di monitorare costantemente i flussi e di decidere quando intervenire con questo piano straordinario. La società Caronte e Tourist precisa comunque che non ci sarà nessun obbligo per chi sia in possesso di biglietto e voglia comunque imbarcarsi alla rada San Francesco.
Questa proposta era stata lanciata pochi giorni fa dal sindacato Orsa. Il segretario ai Trasporti Michele Barresi, che oggi non può che esprimere soddisfazione per l’attenzione mostrata, aveva scritto proprio al Prefetto Stefano Trotta e al Sindaco Renato Accorinti per chiedere di prendere in considerazione la recente esperienza fatta sulla sponda calabrese, dove il Prefetto di Reggio Calabaria,, su richiesta del sindaco di Villa San Giovanni, ha dato incarico agli armatori di predisporre un piano di smaltimento dei flussi verso tutti gli approdi disponibili consentendo agli utenti l'impiego della prima nave utile indipendentemente dal vettore per il quale sia stato acquistato il biglietto di viaggio. Barresi auspicava che anche Messina potesse mettere in atto una strategia simile, considerato che ogni anno ci si ritrova di fronte ad imbarchi pubblici deserti e code interminabili verso la rada San Francesco. L’appello a quanto pare è stato raccolto.
L’esperimento inizia già da oggi. Nella speranza che possa finalmente servire a rendere meno pesante l’ondata di traffico che affollerà le strade del centro città in questo weel end e nel prossimo.
Per il Consorzio Autostrade quello di questo fine settimana sarà un bollino Rosso alternato in tutta le rete autostradale Messina-Palermo, Messina-Catania pertanto il Cas raccomanda una prudente circolazione.
In via generale, si prevedono tempi di attesa nelle barriere di inizio e fine autostrada. Nelle ore serali e notturne la viabilità dovrebbe fluire con regolarità. Nelle fasce orarie 04:00-06:00, 12:00-14:00, 20:00-22:00 in tutti i Caselli autostradali si potranno verificare code e rallentamenti per una azione di sciopero del personale preposto alla riscossione del pedaggio.
SULLA MESSINA-PALERMO sono possibili incolonnamenti in corrispondenza di restringimenti e scambi di carreggiata. Circolazione ad unica corsia nella tratta ricadente sul Viadotto Ritiro e nell’innesto degli svincoli Giostra e Ritiro. Per gli utenti che utilizzano in entrata ed in uscita il Mini Svincolo Villafranca Tirrena si consiglia di transitare nelle fasce orarie 14:00-16:00 e 21:00-08:00.
SULLA MESSINA-CATANIA non sono previste particolari criticità viarie anche se in alcune ore della giornata e nei caselli all’altezza delle aree turistiche potrebbero determinarsi code e rallentamenti.
Francesca Stornante
ogni anno lo stesso casino, tanto pagano i cittadini.Non cambierà mai nulla sino alla fine amara dei questa specie di città.Siete solo dei servi
ogni anno lo stesso casino, tanto pagano i cittadini.Non cambierà mai nulla sino alla fine amara dei questa specie di città.Siete solo dei servi
Bastava dire SI AL PONTE e ci saremmo liberati dei TIR e dei FRANZA! Invece, oltre a loro, ci dobbiamo tenere anche ACCORINTI!
Bastava dire SI AL PONTE e ci saremmo liberati dei TIR e dei FRANZA! Invece, oltre a loro, ci dobbiamo tenere anche ACCORINTI!
Il problema andrebbe risolto alla radice, la viabilità di Messina non dev’essere schiava né dei tir, né della società Caronte, né delle code legate a chi deve lasciare come ogni anno la Sicilia con le autovetture. Non è cosa da poco: la nostra città non ha uno sviluppo “centrifugo” ma è un lungo corridoio, sempre più lungo perché le zone nord e sud sono ad oggi estensioni del centro cittadino. Solo la cecità e la connivenza dei nostri amministratori (passati e, forse, presenti) possono spiegare questo sfacelo. Abbiamo un traffico stradale da Capitale, complice l’assenza di un servizio decente da parte dei mezzi pubblici, altra piaga. Per quanto si possa amare la propria città, ci si stanca di stare qui con tutti i problemi che vediamo. Sempre gli stessi, sempre all’esasperazione. Ma forse è nella “cultura” messinese essere ridotti in questo stato… Concludo tornando al punto iniziale: bisognerebbe trovare il modo di creare un’area, al di fuori della città, in cui organizzare i moli e le partenze e gli arrivi per traghettare. Ovviamente con allacciamenti efficienti all’autostrada, sia in entrata che in uscita. Al Nord o negli altri paesi europei ne sarebbero ben capaci. Qua pochi privati super-milionari inginocchiano un’intera comunità per i loro xxxxxxxxxxxxxxx interessi, pardon, xxxxxxxx.
Il problema andrebbe risolto alla radice, la viabilità di Messina non dev’essere schiava né dei tir, né della società Caronte, né delle code legate a chi deve lasciare come ogni anno la Sicilia con le autovetture. Non è cosa da poco: la nostra città non ha uno sviluppo “centrifugo” ma è un lungo corridoio, sempre più lungo perché le zone nord e sud sono ad oggi estensioni del centro cittadino. Solo la cecità e la connivenza dei nostri amministratori (passati e, forse, presenti) possono spiegare questo sfacelo. Abbiamo un traffico stradale da Capitale, complice l’assenza di un servizio decente da parte dei mezzi pubblici, altra piaga. Per quanto si possa amare la propria città, ci si stanca di stare qui con tutti i problemi che vediamo. Sempre gli stessi, sempre all’esasperazione. Ma forse è nella “cultura” messinese essere ridotti in questo stato… Concludo tornando al punto iniziale: bisognerebbe trovare il modo di creare un’area, al di fuori della città, in cui organizzare i moli e le partenze e gli arrivi per traghettare. Ovviamente con allacciamenti efficienti all’autostrada, sia in entrata che in uscita. Al Nord o negli altri paesi europei ne sarebbero ben capaci. Qua pochi privati super-milionari inginocchiano un’intera comunità per i loro xxxxxxxxxxxxxxx interessi, pardon, xxxxxxxx.
OK, noi siamo servi.
Per favore dicci come hai fatto a non esserlo, ti vorremmo emulare.
Non negli insulti, quelli li lasciamo tutti a te ed ai tuoi pari.
OK, noi siamo servi.
Per favore dicci come hai fatto a non esserlo, ti vorremmo emulare.
Non negli insulti, quelli li lasciamo tutti a te ed ai tuoi pari.