A lanciare l'idea attraverso una lettera aperta a De Luca è il Movimento Liberi Insieme. Visti i buoni risultati della Social City perché non affidare anche il prezioso servizio gestito dalla Città Metropolitana?
Una lettera aperta indirizzata al sindaco Cateno De Luca nel suo ruolo di sindaco della Città Metropolitana di Messina. A inviarla è il Movimento Liberi Insieme di Roberto Cerreti, che lancia una richiesta di attenzione su quelli che sono i servizi continuamente a rischio dopo la riforma delle ex Province. Sotto la lente soprattutto quei servizi rivolti alle fasce deboli, con i disabili. Peggio ancora quando si tratta di servizi essenziali e indispensabili per centinaia di famiglie, come il servizio di trasporto dei ragazzi disabili nelle scuole.
I danni della riforma sulle ex Province
Per Cerreti se per qualcuno aver eliminato o congelato le “province regionali” può aver rappresentato il raggiungimento del proprio obiettivo di vita e politico, non è così per chi ha vissuto le lunghe stagioni dell’appartenenza democratica agli enti provinciali. Né tantomeno per i cittadini e gli abitanti siciliani che si sono visti venir meno fondi e servizi in favore del proprio territorio.
La Messina Social City
Mettendo da parte polemiche, discussioni, incomprensioni e palesi incompatibilità caratteriali tra il Movimento e il sindaco, per Cerreti è indubbio il rivoluzionario riassestamento del sistema dei servizi sociali comunali nella città di Messina e dell’esternalizzazione dei suoi servizi, con la realizzazione della Messina Social City. Che se da un lato rappresenta una riproposizione in chiave societaria del vecchio Istituto, dall’altro è elemento significativo dell’eliminazione del rapporto tra l’istituzione comunale e le diverse cooperative aggiudicatrici nel tempo di appalti e servizi. Con i conseguenziali risparmi e la maggiore sicurezza lavorativa per i diversi impiegati che questo comporta.
Servizi provinciali alla Social City
Sulla scorta di questa positiva esperienza, il Movimento Liberi Insieme si rivolge a De Luca nella duplice veste istituzionale comunale e provinciale. «Auspichiamo che possa attivare per i servizi ed i tanti dipendenti delle cooperative che allo stato attuale svolgono attività di trasporto ed assistenza ai disabili nelle strutture scolastiche di secondo livello del nostro territorio, le stesse logiche garantiste e lodevoli applicate nella gestione dei servizi comunali». La richiesta è semplice e chiara: affidare i servizi sociali esternalizzati dalla Città Metropolitana, alla “Messina Social City”, così da ipotizzare scenari garantisti, dopo decenni di precariato.
«È chiaro che sarebbe opportuno, anche in previsione della prossima manovra finanziaria regionale, l’intervento concordato con la deputazione affinché vengano definitivamente vincolate le somme in finanziaria per le finalità dell’importante servizio sociale provinciale. Si potrebbero salvaguardare lavoratori ed utenza di uno dei servizi che ha sempre contraddistinto l’operato delle ex province regionali siciliane. E, se gestito su piattaforma unica dalla Messina Social City, potrebbe realmente divenire maggiormente efficiente, oltre a debellare definitivamente l’incertezza impiegatizia dei tanti lavoratori costretti, quando va bene, a prestare, mal pagati ed in numero insufficiente, la propria opera senza prospettive future e per appena otto mesi all’anno, rimanendo disoccupati purtroppo per la restante parte del tempo».