La delibera regionale scatena la rabbia dei sindaci: processo di selezione opaco e consequenze gravi per il Territorio"
MESSINA – In una lettera indirizzata alle principali autorità regionali e nazionali, 48 sindaci della provincia di Messina hanno espresso la loro indignazione per l’esclusione dei loro Comuni dai finanziamenti previsti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2021/2027. Il riferimento è alla deliberazione di Giunta regionale 192 del 22 maggio che ha suscitato una forte reazione di protesta da parte dei primi cittadini. Tra i destinatari della lettera il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, e il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni.
Esclusione Ingiustificata. Il cuore della protesta risiede nella “distribuzione iniqua” dei fondi: solo il 40% dei comuni della provincia di Messina riceverà finanziamenti, mentre il restante 60% è stato completamente ignorato. Questo, nonostante i progetti presentati fossero già esecutivi e cantierabili. Anche la città metropolitana di Messina, unica tra le tre metropoli siciliane, non ha ricevuto alcun finanziamento, in netto contrasto con quanto avvenuto per Palermo e Catania.
I sindaci denunciano una totale mancanza di concertazione con i territori durante il processo di selezione dei progetti. L’Allegato A1 della delibera, che elenca i progetti finanziati, contiene interventi che, in graduatorie precedenti, erano stati esclusi. Questa mancanza di trasparenza solleva seri dubbi sulla correttezza del processo decisionale e sulla legittimità delle scelte fatte.
Conseguenze sul Territorio. La decisione di escludere la maggior parte dei comuni della provincia di Messina dai finanziamenti compromette seriamente lo sviluppo strategico dell’intero territorio. Molti progetti fondamentali per la salvaguardia del territorio e lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale delle comunità locali sono stati lasciati fuori. Questo contrasta con gli obiettivi dell’Unione Europea di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale.
Richiesta di Chiarimenti e Azioni Legali. I sindaci chiedono trasparenza e spiegazioni sui criteri utilizzati per la selezione dei progetti finanziati. In mancanza di risposte chiare, si riservano il diritto di richiedere l’accesso agli atti amministrativi e di intraprendere azioni legali a tutela dei loro comuni. Questa iniziativa rappresenta un appello urgente affinché le autorità regionali e nazionali rivedano le loro decisioni e assicurino una distribuzione equa dei fondi.
Un Appello alla Giustizia. La protesta dei sindaci della provincia di Messina mette in luce la necessità di un approccio più equo e trasparente nella distribuzione dei fondi del FSC 2021/2027. Solo attraverso un processo inclusivo che tenga conto delle reali necessità dei territori, sarà possibile promuovere uno sviluppo sostenibile e integrato per tutta la Sicilia.
La regione Sicilia, come sempre, si conferma antimessinese. Bisogna uscire assolutamente da questa regione. Messina con la provincia, è l’unico territorio storico dei siculi insieme a parte della provincia di Reggio. Gli altri territori siciliani erano popoli diversi. Creare la regione autonoma con Reggio, la Regione dello Stretto, con due province ed oltre 1.300. 000 abitanti, porterebbe notevoli vantaggi. Messina e Reggio, dipendono da altre città distanti centinaia di km. che hanno interessi contrapposti alla crescita e lo sviluppo dello Stretto. Messina e Reggio da anni subiscono tagli e depredazioni di tutto e di più, con gravi ripercussioni come l’emigrazione dei giovani per mancanza di prospettive, carenza a Messina dei medici, pediatri in particolare, con la sanità regionale assente, ect. Alcune regioni, anche micro regioni, si sono formate per gestire i loro interessi. Ci sono province autonome. La regione dello Stretto di Messina sarebbe una regione di media grandezza.
Ancora non si è capito che la provincia di Messina non ha peso politico? Da anni.
E poi gli daranno i fondi per il ponte…