L'attacco dell'ex consigliere comunale e rappresentante del movimento Missione Messina
MESSINA – Il Piano di utilizzo del demanio marittimo è stato rigettato dal Servizio Territoriale Ambientale della Regione Siciliana e, di conseguenza, rinviato al mittente per essere rimodulato e aggiustato.
“Come mai il sindaco super social non fa un post per rappresentare il fallimento dell’atto sul Piano spiagge proposto dalla sua giunta?” – è la provocazione dell’ex consigliere comunale e rappresentante del movimento Missione Messina, Daniele Zuccarello.
Alla base della decisione regionale – dice – “la carenza documentale e diverse discrasie nella redazione del Piano Spiagge che non risulta conforme alle norme tecniche e alle linee guida del Pudm 2019 emanato dall’Assessorato regionale al Territorio. Inoltre, sembra che ci siano anomalie sulle concessioni demaniali in essere del Comune di Messina. Sembra infatti che la giunta De Luca risulti, così come accaduto con la precedente amministrazione, tra gli evasori nei confronti del Demanio regionale, con un debito di diverse centinaia di migliaia di euro per il mancato pagamento dei “Canoni Concessori e Concessioni Demaniali” inutilizzate e con enormi morosità pregresse come ad esempio per il mini autodromo di Sant’Agata”.
La scorsa estate, proprio il sindaco aveva puntato il dito contro imprenditori titolari di lidi e concessionari di attività lungo il litorale, per mancati pagamenti e mancanza di conformità.
“Proprio perché il Comune risulta adesso tra gli evasori del canone concessorio – prosegue Zuccarello – diventa molto difficile la possibilità di ottenere nuove concessioni, come nel caso dell’area ex Sea Flight. Per ottenerla, dovrebbe quanto meno chiudere l’attuale situazione debitoria nei confronti del Demanio, così come prevede la normativa. Analoga è la situazione per il Pilone di Messina che è, di fatto, di proprietà regionale grazie a normative nazionali. È in corso una ricognizione di verifica sui canoni dovuti da parte di tutti i concessionari, ordinata dalla Corte dei Conti di Palermo che, sicuramente a breve, farà luce sulla situazione anche messinese”.
Il rigetto del Pudm è comunque sanabile secondo indicazioni e precisazioni fatte dall’organo regionale.
“Ma il vero rischio – dice ancora l’ex consigliere – sarebbero i ricorsi che gli ordini professionali potrebbero fare presso le competenti sedi amministrative una volta che lo stesso risulterà approvato e quindi pubblicato. Messina infatti risulterebbe l’unica realtà provinciale in cui il Piano Spiagge è stato sottoscritto da figure, un responsabile del procedimento e un referente, che sono due funzionari comunali non in possesso dei requisiti professionali, cioè un dottore in matematica ed un perito edile. Si tratta di figure anni luce distanti da quelle previste per i redattori che dovrebbero essere tecnici abilitati con laurea specifica in architettura o ingegneria. A questo punto c’è da chiedersi come l’amministrazione intenda comportarsi relativamente alle somme da pagare e ad un eventuale piano di rientro”.
Dopo la storia, l’attacco alla giunta De Luca: “Il sindaco cerca di mascherare errori dovuti all’incompetenza della sua giunta con i suoi post mattutini o i selfie. De Luca ha dichiarato di saper fare il “proprio mestiere”, e non lo mettiamo in dubbio, ma la sua giunta dimostra giornalmente incapacità amministrativa. Un grande limite del nostro sindaco è voler essere un solista, la città ha bisogno di una squadra, non di sindaci factotum costretti a mettere sempre una toppa sugli errori della propria giunta”.