Il consorzio dovrà saldare entro il 2 ottobre, il sindacato teme per il futuro finanziario dell’ente
In una nota datata 2 settembre 2022, a firma del dirigente del Dipartimento regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Fulvio Bellomo, viene messo nero su bianco lo stato debitorio del Consorzio per le Autostrade siciliane nei confronti della Regione. Un debito milionario che ammonterebbe a ben 43.040.240 euro che il Cas dovrà restituire entro 30 giorni dalla nota del dipartimento.
Come si legge nella missiva, si tratta di somme in gran parte dovute per pagamenti a titolo di pignoramenti verso terzi legati al completamento dell’autostrada Siracusa-Gela e a lavori di manutenzione sulle tratte A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania.
La Uil: “I nostri allarmi non erano campati in aria”
“Una nota – commentano il segretario generale Uiltrasporti di Messina Michele Barresi e il responsabile del settore viabilità e autostrade Angelo Passari – che ci preoccupa fortemente per la sostenibilità economica dell’ente e per il prosieguo del confronto sul pieno riconoscimento dei diritti economici contrattuali pregressi dei lavoratori. Abbiamo auspicato che la trasformazione del Cas in ente pubblico economico potesse dare slancio alle attività e ai servizi offerti all’utenza – continua la Uiltrasporti – ad oggi però un monte debitorio così elevato, frutto di una decennale attività gestionale, evidenzia che gli allarmi lanciati dal sindacato sulla situazione finanziaria non erano campati in aria. Così come le criticità nella gestione del personale, alla luce del fatto che si chiude una stagione estiva durante la quale non si è stati in grado di garantire neppure la piena fruizione delle ferie estive al personale di esazione. Senza dimenticare le condizioni in cui nel frattempo continuano a versare le due principali dorsali autostradali che collegano Messina a Catania e Palermo. Un argomento che è stato protagonista anche della campagna elettorale di questi giorni – proseguono Barresi e Passari – quando in maniera trasversale la politica si è accorta di cantieri troppo spesso fantasma, in cui non si vedono operai e mezzi all’opera, lunghi tratti a corsia unica e deviazioni, manto dissestato e veri e propri percorsi a ostacoli tra birilli e transenne. Al nuovo governo regionale che si insedierà dopo il voto – conclude la Uiltrasporti – chiediamo fin d’ora di proseguire concretamente nel processo di trasformazione dell’ente intrapreso, dotando il Cas di una gestione competente e capace di porre al centro della sua azione la tutela dei diritti acquisiti, ma non ancora pienamente riconosciuti, dei lavoratori ed il servizio offerto agli utenti siciliani”.