La Regione immagina un nuovo futuro per la Zona Falcata: ecco l’idea

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Redazione

La Regione immagina un nuovo futuro per la Zona Falcata: ecco l’idea

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venerdì 11 Dicembre 2020 - 16:55

Un incontro con tutti gli enti e le istituzioni di Messina. A tenere le redini il presidente Nello Musumeci. Obiettivo: iniziare. Basta patti e grandi programmi, si proceda per tappe.

“Questo non vuole essere l’ennesima riunione sulla Zona Falcata di cui si parla dalla metà degli anni ‘80. L’obiettivo adesso è capire e comprendere cosa si può fare subito nell’immediato per iniziare a dare un segnale tangibile. Non ho convocato questo incontro a Palermo ma a Messina perché questo è innanzitutto un patrimonio unico di questa città oltre ad essere patrimonio universale. Abbiamo la possibilità di fare qualcosa che restituisca speranza“.

Con queste parole e con alcune idee precise e da condividere con enti e istituzioni messinesi, oggi il presidente della Regione Nello Musumeci ha tenuto le redini di un confronto sulla riqualificazione della Zona Falcata. Un incontro ospitato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali e a cui hanno partecipato Prefettura, Comune, Autorità di sistema portuale dello Stretto, Università di Messina, Genio Civile, Capitaneria di Porto, Marina Militare, Ferrovie dello Stato. Tutti attori protagonisti di un’area su cui ci sono competenze molteplici che devono trovare intese e sinergie.

Musumeci ha portato sul tavolo una proposta: programmare una riqualificazione per tappe. Non puntare solo ad un grande unico progetto per restituire alla frizione della città l’intera zona falcata, ma iniziare subito a lavorare su una porzione e poi procedere per step. Con il supporto dello storico Franz Riccobono è già stata individuato anche quale potrebbe essere il punto di partenza. Si tratta della galleria Santo Stefano e di tutta l’area circostante.

“Negli ultimi due anni alcuni passi avanti sono stati compiuti da parte dell’Autorità di sistema, è un buon segnale ma non basta. Non basteranno 10 anni per completare la bonifica di tutta l’area. Per questo proviamo a immaginare un’azione che consenta gradualmente di riqualificare l’area falcata. Individuiamo le aree che possono essere rese fruibili attraverso interventi di recupero e procediamo in questo senso. Dallo Stato ci faranno sapere quanto impegneranno per la bonifica dell’area, la Regione è qui per dire che è pronta a mettere sul piatto qualche milione di euro per il recupero e la tutela dei beni culturali perché è questo l’ambito su cui possiamo intervenire” ha detto il Presidente.

Che poi ha lanciato una “sfida” all’Università: “Chiedo al Rettore Cuzzocrea se l’Università è disponibile a produrre entro 90 giorni un progetto di massima generale e uno particolareggiato sull’area individuata da cui iniziare. Prima di Natale spero di poter annunciare che una prima porzione della Zona Falcata in estate potrà essere fruibile tanto da essere inserita nei circuiti turistici”.

Il Rettore Cuzzocrea, nel suo intervento, ha sottolineato che i progetti già esistenti, come quello sull’area della Marina, potrebbero essere cantierabili già domani. Ma sulla nuova programmazione non ha nascosto qualche riserva sui 90 giorni di tempo chiesti da Musumeci. Quindi adesso si valuteranno le diverse ipotesi. “L’Università -ha detto Cuzzocrea- è pronta a far sì che questa zona possa tornare alla fruibilità. Siamo disponibili con tutto il nostro know how”.

Il Comune, rappresentato dall’assessore Salvatore Mondello, ha parlato di un’iniziativa assolutamente condivisibile, ma per iniziare bisogna capire qual è lo stato dell’arte del processo di accessibilità alla zona. “Mettiamo sul tavolo tutte le progettualità in corso, come il progetto che riguarda la Via don blasco. Mettiamo tutto a sistema, cerchiamo di essere operativi sulle progettualità già espresse”.

Tutte le altre istituzioni presenti hanno dichiarato unanime condivisione di questo progetto per tappe. L’Autorità di sistema ha rivendicato con orgoglio il lavoro già iniziato per bonificare l’area con investimenti importanti. Marina Militare, Capitaneria di porto e Ferrovie dello Stato sono pronte a collaborare con spirito di collaborazione, individuando ovviamente i percorsi più consoni per superare gli ostacoli, a cominciare dalla necessità di recuperare fondi o tenere presente il fatto che per esempio una parte importante ricade all’interno di una base militare operativa.

All’incontro presenti anche alcuni deputati messinesi. C’erano Elvira Amata, Pino Galluzzo, Giuseppe Laccoto, Antonio De Luca e Valentina Zafarana. Tutti hanno accolto con favore la proposta di Musumeci e la necessità di concordare e condividere come procedere dopo anni di impegni, parole e patti. 

Un commento

  1. La regione vuole comprendere e capire? Il solito divertimento di raccontare a noi messinesi la storia che l’asino vola.

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