La rete idrica colabrodo a Messina, nel 53% di perdite anche gli allacci abusivi

La rete idrica colabrodo a Messina, nel 53% di perdite anche gli allacci abusivi

Marco Olivieri

La rete idrica colabrodo a Messina, nel 53% di perdite anche gli allacci abusivi

giovedì 29 Agosto 2024 - 07:00

La guerra dell'acqua Messina-Taormina ha catturato l'attenzione mediatica. Nel frattempo,. c'è chi continua a rubare questo bene prezioso

MESSINA – Messina presenta perdite nella rete idrica del 53 per cento. Perdite che non sono frutto solo di una rete colabrodo ma esiste una percentuale giudicata alta di allacci abusivi e situazioni da regolamentare. Mentre giunge in città circa il 25 per cento di acqua in meno rispetto al 2023, dei mille litri al secondo, al 70 per cento provenienti da Fiumefreddo, quanti ne rimangono? Davvero pochi: 500 litri al secondo o poco più.

E, se gli interventi per sostituire 150 chilometri di rete idrica sono partiti, e per altre azioni strutturali l’amministrazione ha chiesto il finanziamento, sarebbe importante accelerare sul fronte della legalità. Servirebbe una vigorosa azione giudiziaria e politica per porre fine ad allacci abusivi e altre irregolarità. Situazioni che incidono pure in modo significativo sulle perdite.

Nei giorni della “guerra dell’acqua” tra Messina e Taormina, si è visto il prevalere di elementi probabilmente più simbolici che reali. Dato che Cateno De Luca è il capo, e spesso il “padre padrone”, della Giunta Basile, nell’immaginario non poteva che “fregare” acqua a Messina a favore di Taormina. La vicenda non è stata gestita politicamente al meglio e ha messo il sindaco Basile in difficoltà. Ma sta di fatto che bisognerebbe soprattutto avere la forza di concentrare l’attenzione, in realtà, su quelle sacche d’illegalità che ancora sono forti e hanno un peso rilevante sul piano dell’inefficienza.

Chi ruba l’acqua a Messina nell’anno 2024? E quante sono ancora le situazioni da regolarizzare? Sono domande che meritano risposte.

Articoli correlati

12 commenti

  1. Ora, per “distrarci”, parlano dei ladri…
    Ma pensiamo a fare arrivare l’acqua, e poi vediamo chi sono questi ladri ?
    È evidente una carenza di organizzazione, perché 8 anni fa i proclami erano chiari: acqua H24.
    Oggi, non si riesce a gestire la crisi.

    46
    47
  2. Supponiamo che una parte della cittadinanza, una parte numerosa, sia abituata ad allacciarsi abusivamente alla rete idrica, a non pagare la TARI gettando rifiuti ovunque, ad allacciarsi abusivamente alla rete elettrica pubblica, a non pagare quanto dovuto per l’utilizzo di alloggi popolari. Supponiamo che non sia impossibile scoprire chi siano questi cittadini incrociando le residenze con le utenze/bollette. Ma supponiamo anche che nei decenni i voti di queste persone siano serviti alle diverse amministrazioni che hanno probabilmente chiuso entrambi gli occhi lasciando incancrenire il malcostume in città. Cosa possiamo fare oggi oltre a gridare che il re è nudo?

    26
    0
  3. Parole sante. Intervengano presidenti o consiglieri di quartiere. C’è chi conosce personalmente chi ruba acqua e tace. Vedi a Pace sotto i cannoni. Docce abusive e allacci abusivi. Tutti sanno ma nessuno denuncia.

    3
    0
  4. Ricordiamo la promessa, che giustificava i disagi subiti nei mesi passati, dell’ acqua h24…. Allacci abusivi e perdite erano già preesistenti, non sono apparsi dall’ oggi al domani. La solita politica delle chiacchiere, questi soggetti che si ergono a salvatori della patria,non sono diversi da coloro che li hanno preceduti.

    34
    35
  5. Abusivi al municipio: deluka & Basile

    6
    7
  6. Qui i ladri sono ben altri e sono coloro che hanno rubato i voti alla cittadinanza promettendo traguardi avveniristici. Zozzoni!!

    4
    5
  7. Per me dovete andare a vendere arance e lasciare le poltrone!! Nn valete un centesimo….tutti a casaaa!!

    7
    8
  8. 12 anni per realizzare gli svincoli diciamo più o meno, rete idrica completamente da rifare,manto stradale su cui è meglio non pronunciarsi, assistenza medica e lavoro pari a zero e questi che fanno vogliono fare il ponte 😂…il mondo al contrario!

    20
    0
  9. …come al solito i soliti commenti a perdere, di cittadini che liquidano con una battuta una situazione seria…. detto ciò, torniamo da Antonio che scrive chiedendo che cosa possiamo fare … beh, la risposta sta nel suo scritto INCROCIAMO LA REDISENZA CON LE FATTURE DELL’ACQUA E CON LE FATTURE DELLA TARI E PURE CON L’IMI … E POI VEDIAMO CHI METTE I BASTONI TRA LE RUOTE !!!

    7
    4
  10. Scusi Direttore, ma “contesto” vivamente 😖…..intanto gli allacci abusivi ,visto che alla “sala bottoni” sanno quando staccare,mettere,intervenire riparare, grazie a un sistema avanzato di tecnologia di cui ci ha “illuminato” la Presidente Bonasera in una delle tante interviste di ” incensimento”,farà
    pure vedere se c è acqua erogata che scorre ininterrottamente , perché se “abusiva” non è sottoposta a tagli, in quanto non censita nelle bollette,quindi che controllino tutte le zone dove è presente l’acqua h24 😏anziché controllare le nostre 😤…..si è visto il prevalere di elementi più simbolici che reali ,è dato che Cateno De Luca è il “capo”, nell’immaginario non poteva che “fregare ” l’ acqua a Messina per Taormina 🤔….vorrei dire che qua , di immaginario c’è ben poco ,perché è un dato di fatto comprovato, all’ inizio ,dalle loro stesse dichiarazioni che dicevano che a Taormina c era mancanza d’acqua ,e che era stata fatta una convenzione, affinché Messina cedesse una parte a beneficio loro, quindi nella pratica , a noi,mancando quella parte ,è più che logico, che in assenza di acqua pensiamo a quella parte che avremmo potuto avere noi anziché altri,poi guarda caso vengono effettuati lavori a Fiumefreddo, dove ci veniva garantito che da questi,avremmo avuto beneficio e sicurezza di più acqua ,per tutelarci in una siccità che si stava palesando ….da lì, di fatto abbiamo avuto il contrario di ciò che ci era stato assicurato…..dov’è l’ immaginario???? È un caso dirà lei è che “caso “è dirò io😤….uno più uno fa due ,ed è matematicamente giusto ,e uno più uno in questa vicenda, è un opinione , condivisa da tanti di noi che qualcosa non torna …..Direttore ,sul piano dell ‘ inefficienza dell’ emergenza idrica grava la superficialità con cui si rilasciano dichiarazioni che non corrispondono a ciò che dicono di fare e non fanno ….basti pensare che ad aprile 2024 ci doveva essere pronto più di un pozzo ,lavori ultimati e invece iniziati adesso ,dopo che l’ esasperazione dei cittadini si è riversata sulla stampa …..faccio io una domanda all’ amministrazione….nell’ anno 2024 volete concludere finalmente, qualcosa di buono , di utile ,e di necessario per i cittadini????

    10
    10
  11. Giacinto Indelicato 29 Agosto 2024 21:09

    Come in tutte le cose le colpe sono da entrambe le parti
    Si programmano 5 o 6 interruzioni amam perché si dice si devono eliminare i buchi
    Bene anzi benissimo
    Adesso ci si accorge che il tutto non è servito a niente.signori siamo in mani di gente che farebbe bene ad andarsene a quel paese
    Questi si pappano i nostri soldi e basta

    6
    7
  12. Sergio Martino 30 Agosto 2024 16:30

    Egr. Direttore, e’ sempre la solita storia in questo teatrino i soliti attori ben guidati da un bravo regista, recita le loro parti alla perfezione in una commedia che sembra non finire mai.
    Francamente credo che come quelli di prima , neanche questi riusciranno a dare ai messinesi quanto proclamato in pompa magna in questi anni ….Messina acqua h24 a tutti Resta un sogno, una utopia , un supplizio di Tantalo…le scuse saranno sempre quelle(rete interna colabrodo, acquedotto principale il Fiumefreddo a rischio continuo di rotture, mancanza di finanziamenti e ora si aggiunge il cambiamento climatico, la siccita’, le mancanze di piogge e neve).
    Una scusa si troverà sempre per non raggiungere la tanto desiderata meta …!
    Esempio lampante ? Hanno detto che bisognava fare i lavori per mitigare i rischi sul Fiumefreddo , per ridurre le perdite , per avere più pressione dell’ acqua ecc.risultato tutto il contrario tanto che bisogna nuovamente intervenire in vari punti (Calatabiano, Mazzeo e santa Margherita)il 3/9 con tutti i disagi che ne conseguono.
    Non si comprende perché in questi anni Amam e le varie amministrazione, non hanno fatto o voluto fare nulla per cercare di capire (magari in collaborazione con l’università o il cnr od altri) se Messina ha l’acqua nel proprio territorio e se si poteva sfruttarla.
    Ora in questa situazione emergenziale si parla di questo di ricerca pozzi o requisire quelli esistenti (ricordiamo l’acqua scoperta nella galleria dei Peloritani o perché non chiedere alla Curia se i suoi terreni o istituti dispongano di pozzi da potere utilizzare) certo se il buongiorno si vede da quello che e’ successo con i pozzi scoperti nel torrente Briga c’e’ poco da stare allegri!!
    Amam trova la geniale idea di bandire un progetto a ditte che realizzano dissalatori ..certo in estra a ratio si potrebbe pensare ma quanto incide l’impatto di un impianto di questo tipo, sui costi economici da sostenere senza dimenticare l’impatto ambientale.
    Ora per giustificare la cattiva gestione di questa estate di crisi si tira fuori il discorso gia’ sentito delle perdite in rete oltre il 50% ma cosa grave gli allacci abusivi e di utenti morosi .Ma scusate questa storia non e’ vecchia e poi ricordo quando c’era dott.Salvo Puccio all’Amam non aveva fatto la guerra contro tutto questo? MAH !!!
    Il discorso acqua tolta a Messina e data a Taormina? Ricordo il teatro all’inizio ci sono tanti bravi attori e un bravo regista ………quindi certo la cosa che mi lasciava perplesso e’ una mentre lo scorso anno Taormina soffriva la carenza d’acqua quest’anno, nonostante la siccità e’ un isola felice—-!! (Si permettono il lusso di lavare le strade con le autobotti, a Messina queste cose quando mai!!)
    Tutto tace, prefetto, magistratura, ecc… evidentemente la cosa non è così grave,
    per loro no , ma per noi comuni cittadini tutt’altro.

    2
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007