Anc Sicilia chiede decontribuzioni e minor carico fiscale per far ripartire l'economia nel 2021. Il decalogo dei commercialisti siciliani
I commercialisti siciliani sono pronti a dare il proprio contributo per la ripartenza dell’economia nel 2021. “Non c’è ripartenza senza una riforma fiscale vera” spiega Francesco Vito, responsabile Sicilia dell’Associazione Nazionale dei Commercialisti.
“Ma soprattutto servono alcuni interventi urgenti per alleggerire il carico sulle imprese: stop alle cartelle esattoriali anche per il 2021 e condono erariale fino al 2018 per tutti i contribuenti. Poi un intervento sul sistema bancario per cancellare le segnalazioni sulle imprese in difficoltà e un anno fiscale bianco per tutte le così dette new.co.”.
Sono alcune delle proposte che i commercialisti hanno elaborato, dopo un anno intenso passato a sostenere contribuenti e imprese , rincorrendo una miriade di decreti e agevolazioni, con il proliferare di scadenze, bandi digitali e conseguenti storture create nelle procedure.
“La notifica delle cartelle esattoriali, avvisi bonari, fermi e pignoramenti va prorogata a tutta la urata dello stato d’emergenza proclamato dal Governo – e il condono dei carichi erariali fino al 2018 deve andare oltre i 10 anni ed estesa a tutti i contribuenti, non soltanto ai soggetti fragili. Così, infatti, si penalizzano le filiere. Pensiamo ad esempio alla grande distribuzione: nel 2020 non hanno avuto calo del venduto, ma nel 2021 potrebbero avere meno merci negli scaffali a causa delle chiusure delle aziende produttive.”, chiarisce Vito.
Per non penalizzare i consumi, spiegano poi i commercialisti, bisogna tutelare l’accesso al credito delle aziende in difficoltà. Per il 2021, perciò, non devono essere segnalati alla centrale rischi gli sforamenti sui conti e devono essere cancellati d’ufficio i debiti prescritti ma ancora segnalati alla centrale rischi.
ANC Sicilia, infine, chiede un anno bianco fiscale per tutte le start up, per sostenere la nascita di nuove imprese.
I commercialisti siciliani hanno messo nero su bianco queste e altre proposte in un decalogo elaborato con il contributo fondamentale dello studio commercialistico Antonio Musicò di Messina, che si allega, che sarà portato all’attenzione e condivisione di tutti gli ordini e associazioni di categoria e del Governo.