La marcia dei trattori a Falcone contro i prezzi bassi dei prodotti, l'aumento dei costi di produzione e le politiche comunitarie inadeguate. Cateno De Luca annuncia una manifestazione il 14 febbraio a Palermo davanti palazzo d’Orleans
di Carmelo Caspanello
FALCONE – Allevatori e agricoltori alzano la voce anche in Sicilia. La protesta ieri è sbarcata in provincia di Messina con una manifestazione che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone e una decina di trattori. Protestano contro le politiche agricole comunitarie e la grave crisi che attanaglia il settore. La mobilitazione, sostenuta dal leader del movimento politico “Sud Chiama Nord”, Cateno De Luca, ha visto i trattori percorrere la SS113 fino a Milazzo, con la partecipazione del deputato Giuseppe Lombardo.
IL MALCONTENTO DEI MANIFESTANTI
I manifestanti hanno espresso il loro malcontento riguardo ai prezzi dei prodotti agricoli, considerati troppo bassi per coprire i costi di produzione, aggravati dall’incremento dei costi delle materie prime e del carburante. Le politiche agricole comunitarie sono state criticate per essere “inadeguate e non protettive nei confronti dei piccoli produttori siciliani.” A ciò si aggiunge la crisi economica, che ha determinato un calo del consumo di prodotti agricoli e un aumento delle difficoltà per le aziende agricole.
“SERVONO INTERVENTI URGENTI”
Anche a Falcone i manifestanti hanno chiesto interventi urgenti ai governi europeo, nazionale e regionale per sostenere il settore agricolo e tutelare i redditi degli agricoltori attraverso una revisione delle politiche agricole comunitarie in favore di una maggiore equità e sostegno ai piccoli produttori. Insieme a misure concrete per contrastare il caro-bollette e l’aumento dei costi di produzione. Al termine della manifestazione, i rappresentanti dei manifestanti hanno annunciato che la mobilitazione continuerà se non saranno adottate misure concrete per risolvere le criticità del settore.
DE LUCA: “ORA SERVONO FATTI”
Cateno De Luca ha annunciato una manifestazione a Palermo il 14 febbraio in sostegno degli agricoltori e degli allevatori. La sua dichiarazione è perentoria: “Esigiamo fatti, non chiacchiere, dal presidente. La situazione è critica, e abbiamo il dovere di lottare per gli agricoltori e gli allevatori italiani. Saremo al loro fianco per la battaglia per la sopravvivenza dell’agricoltura italiana. La marcia degli agricoltori e degli allevatori – incalza De Luca – è un grido di battaglia contro le politiche europee che stanno devastando l’agricoltura italiana, con la complicità del governo nazionale che ha risposto alle loro richieste con un aumento delle tasse. È ora di dire basta. La manifestazione di San Valentino a Palermo – chiosa il leader di ScN -sarà aperta a tutti, inclusi rappresentanti di tutte le forze politiche, sia dell’opposizione che della maggioranza, a condizione che abbiano il coraggio di raccontare la verità”. De Luca ha infine sottolineato che “non sarà protagonista la politica, ma che il movimento è al servizio degli agricoltori e degli allevatori, in attesa di risposte certe dalla politica nazionale ed europea”.
ANCHE LA LEGA AL FIANCO DEGLI AGRICOLTORI
Anche la Lega si è schierata a sostegno degli agricoltori siciliani, denunciando norme penalizzanti e una burocrazia oppressiva. I rappresentanti della Lega, Vincenzo Figuccia e Salvo Geraci, hanno chiesto moratorie sulle tasse e sui costi del carburante. Il prossimo appuntamento è fissato per il 14 febbraio a Palermo, davanti a palazzo d’Orleans, luogo simbolico per chiedere rispetto e soluzioni concrete per il settore agricolo.
Le lega che fa opposizione al governo di cui fa parte. Faccie di bronzo…
Chi sa se qualcuno di quelli che protesta si ricorda di avere ricevuto sussidi dalla comunità europea per anni e anni. A Capo d’Orlando, tanto per fare un esempio, ci hanno fatto una fortuna in tanti. Poi nessuno si azzarda a dire pubblicamente chi è che controlla veramente i mercati ortofrutticoli.