La straordinaria ricchezza di biodiversità dei Peloritani

La straordinaria ricchezza di biodiversità dei Peloritani

Daniele Ingemi

La straordinaria ricchezza di biodiversità dei Peloritani

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lunedì 09 Dicembre 2024 - 19:30

Ecco gli endemismi di queste montagne, con una fauna davvero speciale

I Monti Peloritani rappresentano un vero e proprio scrigno di biodiversità. La loro posizione geografica, che collega l’isola alla penisola italiana, insieme alle peculiari condizioni climatiche e geologiche, ha favorito la presenza di una straordinaria varietà di flora e fauna, includendo numerosi endemismi, ovvero specie che vivono esclusivamente in questa area. Si tratta di un patrimonio di biodiversità unico.

La flora dei Monti Peloritani

Nei Monti Peloritani crescono più di 1.000 specie di piante, alcune delle quali sono rare o uniche. La vegetazione varia da macchia mediterranea e boschi di querce (come la roverella, Quercus pubescens) a foreste di castagni e faggi nelle zone più fresche e umide. Le coste ospitano anche specie tipiche della flora mediterranea, come il lentisco (Pistacia lentiscus), il corbezzolo (Arbutus unedo) e l’erica (Erica arborea).

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Endemismi vegetali

Queste montagne sono un rifugio per molte specie endemiche. Tra queste, spicca la violaciocca dei Peloritani (Matthiola peloritana), un fiore raro che cresce esclusivamente su queste montagne. Altri endemismi degni di nota includono l’Euphorbia ceratocarpa e alcune sottospecie di orchidee selvatiche, come l’Ophrys lunulata, particolarmente apprezzata dagli appassionati di botanica.

La fauna dei Monti Peloritani

La fauna dei Monti Peloritani comprende circa 50 specie di mammiferi, come la volpe (Vulpes vulpes), il riccio europeo (Erinaceus europaeus) e piccoli roditori come il topo selvatico (Apodemus sylvaticus). Gli uccelli rappresentano una delle componenti più ricche, con oltre 150 specie, alcune delle quali nidificanti. Ma il numero delle specie presenti potrebbe essere ben più ampio. Tra le specie più affascinanti ci sono il gheppio (Falco tinnunculus), l’upupa (Upupa epops) e diverse specie di rapaci notturni, come il barbagianni (Tyto alba).

Anfibi, rettili e insetti

corsi d’acqua e le zone umide dei Peloritani ospitano anfibi come la raganella italiana (Hyla intermedia) e il discoglosso dipinto (Discoglossus pictus). Tra i rettili spiccano il biacco (Hierophis viridiflavus) e la testuggine di Hermann (Testudo hermanni), una specie protetta. Inoltre, gli insetti rappresentano un tesoro nascosto, con diverse specie di farfalle e coleotteri, alcuni dei quali endemici della Sicilia.

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Letto del torrente Capitanello. Foto di Giovanni Lombardo.

Endemismi faunistici

Tra gli endemismi faunistici, merita una menzione speciale la lucertola siciliana dei Peloritani (Podarcis wagleriana), una sottospecie che si trova unicamente in questa regione. Anche alcune specie di invertebrati, come certi coleotteri e ragni, sono esclusive di questi luoghi, rappresentando un patrimonio unico per la Sicilia e il Mediterraneo.

L’Importanza della conservazione

Gli endemismi dei Monti Peloritani evidenziano la fragilità di questo ecosistema, minacciato da deforestazione, incendi e anche i cambiamenti climatici. La creazione di aree protette, come la Rete Natura 2000, e l’impegno di associazioni ambientaliste sono fondamentali per preservare questo patrimonio naturale.

La ricchezza di flora e fauna dei Monti Peloritani non è solo un valore scientifico, ma anche culturale e turistico. Promuovere escursioni naturalistiche e attività di sensibilizzazione può contribuire a far conoscere e proteggere questo angolo di paradiso siciliano.

I Monti Peloritani sono quindi un esempio straordinario di come natura, geografia e storia possano intrecciarsi per creare un ambiente unico, che merita tutta la nostra attenzione e tutela.

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