Tra i capisaldi della società anche "l'approvazione dell'aggiornamento del progetto definitivo del 2011 del ponte" e la "copertura integrale del costo dell'opera per 13,5 miliardi"
ROMA – L’assemblea ordinaria della società Stretto di Messina spa, presieduta da Giuseppe Recchi, ha approvato il bilancio d’esercizio 2024, che si è chiuso con un utile superiore ai 12 milioni. Lo ha annunciato la stessa società, che in una nota ha parlato anche dei capisaldi del 2024 e dei primi mesi del 2025.
I “capisaldi”
Tra i passaggi principali ci sono stati “l’approvazione dell’aggiornamento del Progetto Definitivo del 2011; la conferma da parte del Consiglio Europeo dell’inserimento del ponte sullo Stretto di Messina nel corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo’; il cofinanziamento della Commissione Europea per la progettazione ferroviaria; la copertura integrale del costo dell’Opera pari a 13,5 miliardi con la Finanziaria 2025; il parere favorevole della Commissione di Valutazione di impatto ambientale; l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del cosiddetto ‘report IROPI’, ovvero ‘motivazioni imperative di rilevante interesse pubblico’, che consente di perfezionare le previste comunicazioni alla Commissione Europea per il completamento della Valutazione di Incidenza Ambientale”.
E ancora una volta la Stretto di Messina spa ha ricordato come si attenda l’esame del progetto definitivo e del piano economico finanziario da parte del Cipess. Soltanto dopo l’approvazione saranno “avviati i primi lavori e la progettazione esecutiva dell’intera opera”.

Io non sono un esperto di bilanci societari, ma ritengo che gli utili di una società rappresentino la differenza (in positivo) tra quanto la società ha speso nella produzione di beni e servizi e quanto si è ricavato dalla loro vendita. Quindi mi chiedo come è possibile che una società che non ha prodotto né venduto nulla possa avere degli utili?
Francamente mi riesce difficile immaginare come si sia formato quest’utile più che apprezzabile. Una società in stato vegetativo da anni in attesa non si sa bene di cosa.
quindi nonostante che si siano aumentati gli stipendi, tutte le spese per le varie e inutili consulenze su un’opera che non si farà mai, lo stato, ovvero le nostre tasche, pompa ancora tanti soldi nelle casse della società ponte dello stretto che gli avanzano persino 12 milioni, senza aver prodotto nulla sinora che non una voragine nel bilancio statale.
Il Fatto Quotidiano di oggi titola “il Ponte sullo Stretto è d’oro: 9 mln di stipendi in un anno – più poltrone e stipendi quadruplicati”.
Non faccio altri commenti perchè rischierei di scrivere da “maleducato” sull’intuito politico di certi siciliani e calabresi
Ha prodotto cetrioli per l’ ortolano e quindi l’ utile è inevitabile