La tecnologia intelligente, industria 4.0 e domotica

La tecnologia intelligente, industria 4.0 e domotica

Redazione

La tecnologia intelligente, industria 4.0 e domotica

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lunedì 16 Dicembre 2019 - 12:00

L’uomo e le macchine, un binomio inscindibile in una continua ricerca di aggiornamento, perfezione e modernità. Oggi si aggiunge un altro obiettivo, che è anche un valore caratterizzante del prossimo futuro, ovvero l’interconnessione tra strumentazione e tecnologie sempre nuove. Nel nome di un orizzonte che punta dritto verso le sfide dello spazio. E’ dai tempi della prima rivoluzione industriale, nel XVIII secolo, che gli interrogativi degli uomini di scienza proiettano la loro luce sulle soluzioni che possono arrivare dal mondo dell’automazione, con l’obiettivo dichiarato di rendere il mondo e il concetto di lavoro sempre migliori. Come? Attraverso un utilizzo generalizzato di macchine azionate da un’energia meccanica, in un intreccio perfetto di innovazione tecnologica accompagnato da profondi cambiamenti anche sociali e culturali. Tra i settori che stanno conoscendo un più grande slancio, assieme alla meccatronica, c’è senza dubbio la domotica di grande impatto sia nelle applicazioni all’interno dei sistemi industriali così come nel vivere quotidiano, dove viene declinata al concetto di ‘smart home’, ovvero casa intelligente. Intelligente e capace di ‘autogestirsi’ proprio come fanno quei robot che l’industria 4.0 sta rendendo protagonisti delle linee di produzione nelle moderne imprese, capaci di apprendere sul campo le loro mansioni anziché ripeterle meccanicamente. In una condivisione perfetta dell’ambiente di lavoro con l’operatore umano, i cui compiti di coordinamento restano decisivi e imprescindibili. Un tema quello dell’industria 4.0 – alla ribalta dal 2012 – che si affianca e sovrappone a quello di ‘smart manufacturing’ la cui genesi è di stampo americano: entrambi i concetti puntano a definire l’insieme di tecnologie digitali che possono attivare cooperazione e soprattutto interconnessione nell’intero parco risorse della fabbrica e lungo la catena del valore. In che cosa si può tradurre? Di certo in una maggiore competitività delle imprese manifatturiere, che sono così in grado di differenziarsi all’interno di un mercato per sua essenza liquido e aperto a più stimoli. Per interpretare al meglio questo cambiamento, che comporta anche un aggiornamento continuo alle logiche di mercato, è essenziale affidarsi all’esperienza di aziende come Tecnhnology Bsa da oltre vent’anni al fianco delle imprese con servizi tecnici e commerciali all’avanguardia, capace di garantire efficienza ed evoluzione tecnologica continue a supporto della crescita e dello sviluppo. Nel suo catalogo – che comprende oltre 400mila articoli – si trovano i marchi più importanti del settore dell’automazione industriale come Omron, Abb, Sace, Basor, Cembre e Danfoss ma non solo. Dai PLC, ai robot mobili, agli inverter, Technology BSA cerca sempre per i suoi clienti i pezzi d’avanguardia del settore. Fondata nel 1997, questa impresa oggi è uno dei leader italiani nella distribuzione specializzata di componenti per l’automazione industriale. Se il lavoro di aziende come Technology BSA si concentra principalmente sulle applicazioni a livello industriale di queste nuove tecnologie, non bisogna comunque dimenticare l’impatto che possono avere anche nel privato.

Le applicazioni della tecnologia tra imprese e abitazioni

L’avvento della domotica – che ha origine dal latino ‘domus’ (casa) e dal suffisso greco ‘-ticos’ che indica le discipline applicative – si caratterizza per la progettazione e lo sviluppo delle tecnologie che sono dirette a migliorare la qualità della vita negli edifici e nella casa. Come? Facendo ricorso a una gestione di tipo computerizzato e automatizzato di più funzionalità, in modo da incrementare le prestazioni di impianti elettrici e di riscaldamento. Qualche esempio? Tra gli elettrodomestici ‘smart’ i giganti dell’imprenditoria tecnologica stanno investendo da tempo, sia nell’Internet of things che nella domotica. E questo affinché presto sia possibile gestire i lavaggi della lavatrice camminando nella corsia di un supermercato o climatizzare la casa vacanze per prepararla al proprio arrivo, oppure ancora cucinare un alimento mentre non si è ancora usciti dall’ufficio. Un giorno sarà il frigo a ordinare i cibi esauriti o a ‘dirci’ quali sono sull’orlo della scadenza. E tutto questo per quanto riguarda l’ambito applicativo domestico, ma la domotica è una materia che riguarda anche il mondo dell’industria al quale offre soluzioni per più esigenze nei vari processi produttivi. Proprio in merito alle potenzialità in questo settore, la domotica permette di gestire agevolmente con un solo punto di supervisione più dispositivi come interruttori, impianti elettrici, temporizzatori, regolatori. Attività che andranno a garantire un’automazione effettiva del processo produttivo. Inoltre, grazie a un’attenta programmazione, ci sarà la possibilità di implementare sempre le soluzioni per ottenere nuovo valore aggiunto.

Internet of things, il nuovo orizzonte hi-tech

Parlando di domotica, non si può non accennare anche al concetto di Internet of things (indicato e identificato anche con l’acronimo IoT). Il suo obiettivo è fare in modo che l’elettronica possa realizzare una mappatura del mondo reale, cioè attribuire un’identità elettronica alle cose dell’ambiente fisico. I vari oggetti sono dunque in grado di acquisire un ruolo attivo attraverso la realizzazione del collegamento con la rete. Per quanto riguarda i campi di applicabilità, sono senza dubbio molti e diversificati: si va dall’assistenza remota alla logistica fino ad arrivare naturalmente alle applicazioni industriali per quanto riguarda in particolare i processi produttivi. Ma quali sono le differenze sostanziali con la domotica? Quest’ultima in sintesi si occupa di progettare ambienti intelligenti come le ‘smart home’ che sanno come usare i dati ambientali per il loro funzionamento: sono fatti per rispondere alle esigenze di chi in quella casa ci vive. L’Internet of things – vero e proprio mantra dell’industria 4.0 – è invece un sistema in grado di interagire con l’ambiente esterno: recupera ed elabora dati, trasmettendo le varie informazioni tra internet e mondo reale. Ma non si tratta di una tecnologia a sé, quanto piuttosto di un mix di tecnologie distinte che si intrecciano. Si tratta di un concetto che più che legarsi alla sola ‘intelligenza delle cose’ si fa interprete della ‘intelligenza dei servizi’ che si possono progettare e offrire associandoli alle potenzialità di internet. L’Internet of things industriale – che risponde a soluzioni riguardanti l’elaborazione di dati in tempo reale, l’incremento dell’efficienza e la riduzione di costi ed errori umani – si potrà senza dubbio impiegare nell’ambito della produzione. Qui macchine abilitate possono monitorare e prevedere autonomamente i potenziali problemi, riducendo i ‘downtime’ e aumentando l’efficienza complessiva. Oppure si potrà ricorrere alla tecnologia nella gestione degli edifici, grazie a sistemi basati su sensori che potranno rassicurare in merito agli interventi da effettuare sulla climatizzazione. Inoltre, per quanto riguarda l’aspetto cruciale della sicurezza, i dispositivi che tengono sotto monitoraggio i punti di ingresso potranno risultare decisivi in caso di potenziali minacce. Più in generale dall’automotive alle utility, passando per la sanità e il mercato dell’energia sono ormai sempre di più i settori ad essere interessati dall’avvento delle innovazioni tecnologiche dell’Internet of things.

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