Il sipario della stagione cala con una produzione dell'Ente. Per l'occasione previsto il "biglietto di cortesia"
La stagione del Teatro Vittorio Emanuele “chiude” in grande. Il sipario cala con una produzione dell’Ente, con l’operetta più famosa al mondo e vedrà sul palco l’Orchestra del Vittorio Emanuele. Una sintesi del lavoro fatto fin qui dai vertici del Teatro e dai direttori artistici e nel contempo degli obiettivi futuri che si sono posti.
La “Vedova Allegra”, in scena venerdì 31 maggio con repliche il 2 ed il 4 giugno è l’evento che chiude il cartellone, presentato in conferenza stampa dal sovrintendente Gianfranco Scoglio, dal commissario Daniela Lo Cascio, dai direttori artistici Matteo Pappalardo e Simona Celi, con gli interventi del maestro Giuseppe Ratti e del regista Victor Carlo Vitale. Un’occasione non per trarre un bilancio, che sarà fatto nelle prossime settimane, ma per evidenziare quanto, sul piano della qualità, della condivisione e delle risposte al pubblico, è stato raggiunto nel corso di una stagione segnata dai tagli della Regione e dagli scontri sulle nomine della governance.
Bastano i nomi del direttore d’orchestra Giuseppe Ratti, del regista (vero e proprio maestro del genere) Victor Carlo Vitale, del soprano Francesca Maria Mazzara nel ruolo della ricca vedova Hanna Glavary, del tenore Federico Veltri (artista di calibro internazionale) nel ruolo del Conte Danilo e con la partecipazione straordinaria di Giancarlo Ratti (artista istrionico e conduttore del Ruggito del Coniglio) nel ruolo di Njiegus, e di un cast di prim’ordine per fare dell’operetta in scena da domani un vero e proprio evento.
“Nel corso della stagione abbiamo proposto musical, opere liriche, balletti, abbiamo avviato percorsi di contaminazione- ha spiegato il direttore artistico della musica Matteo Pappalardo– Adesso chiudiamo il cartellone con l’operetta per eccellenza, la Vedova Allegra. C’è chi pensa che le operette siano un genere minore. Noi non la pensiamo così, tempi e ritmi sono difficili da tenere. E’ una nostra produzione della quale vado particolarmente orgoglioso. E’ un allestimento di grande eleganza, c’è la nostra orchestra che è in splendida forma, un cast eccellente, una compagnia giovane ma di valore. In questi mesi ci siamo impegnati molto per integrare le novità senza abiurare al classico e a mio giudizio il pubblico lo ha compreso ed ha condiviso le nostre scelte”.
Presente il maestro Giuseppe Ratti che con emozione ha evidenziato di tornare a dirigere la Vedova Allegra 30 anni dopo la sua prima volta “un po’ come tornare bambino. Sono legato a quest’opera. Vi sono temi che restano eterni e che il pubblico, continua a cantare anche dopo lo spettacolo” e farlo al Vittorio Emanuele e con un’Orchestra come quella del Teatro ha reso ancora più intensa questa esperienza.
Il sovrintendente Gianfranco Scoglio ha sottolineato come l’allestimento dell’operetta di Lehár rappresenti la conclusione di una stagione ricca in qualità e quantità “abbiamo fatto molti eventi, portando artisti di grande valore, il meglio, oggi facciamo un altro passo, una produzione così importante e così popolare come ‘La vedova allegra’, che segna il ritorno sul palcoscenico del Vittorio Emanuele del genere e che ci ha consentito di accontentare una fetta importante e numerosa del nostro pubblico, a dimostrazione di un’attenzione istituzionale che dobbiamo sempre al nostro territorio”.
Non è mancato da parte del sovrintendente, del direttore artistico e del commissario, il ringraziamento all’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele ed allo staff tecnico, quanti spesso considerati “invisibili” perché operano dietro le quinte, fanno s’ che dal momento in cui si alza il sipario fino agli applausi finali, ogni cosa proceda in modo impeccabile, sera per sera.
Infine la parola al regista Victor Carlo Vitale “ L’elemento umano fa la differenza. Ho cercato di portare la mia idea di allestimento, ma adesso il mio lavoro è finito. Toccherà a loro, ad un cast straordinario. Ho reso la messa in scena più scarna possibile, essenziale, per poi man mano che la situazione va’ via via risolvendosi, arricchirla e aggiustarla. Perché poi alla fine, i ritmi del valzer che rilascia endorfina e quindi buon umore, il can can che è gioia, le belle arie romantiche di tace il labbro: fanno sì che tutto si aggiusti. Stiamo parlando di un’operetta, e non di un dramma!”
Più del vil denaro potrà l’amore che trionferà insieme a quella musica che, come ricordato dal maestro Ratti, resta incisa nel cuore e nelle labbra del pubblico che continua a cantarla anche dopo che il sipario cala.
Come sottolineato dal commissario del Teatro Daniela Lo Cascio con la Vedova Allegra ci sarà il biglietto di cortesia: all’acquisto di un biglietto infatti (anche effettuato nei giorni scorsi) corrisponderà recandosi al botteghino del Teatro Vittorio Emanuele con il titolo acquistato, al diritto all’acquisto di un ulteriore biglietto al costo di € 3,00 nello stesso settore fino ad esaurimento dei posti disponibili. La particolare promozione sarà valida anche per gli spettatori già in possesso del titolo d’ingresso.
LA VEDOVA ALLEGRA
Operetta in tre atti di Franz Lehar
su libretto di Victor Léon e Leo Stein
tratto dalla commedia “L’Attacché d’ambassade” di Henri Meilhac
Personaggi Interpreti
Hanna Glawari Maria Francesca Mazzara
Danilo Danilowitsch Federico VeltriValencienne Manuela CucuccioCamillo de Rossillon Marco Miglietta
Mirko Zeta Paolo BuffagniCascada Alessandro VargettoRaoul de Saint Brioche Riccardo PalazzoBogdanowitsch Alberto Crapanzano
Kromow Davide Scigliano
Olga Francesca Morabito
e con la partecipazione straordinaria di Giancarlo Ratti nel ruolo di Njegus
Praskowia: Eleonora Minutoli, Sylviane: Stefania Campicelli; Pritschitsch: Marcello Siclari
Grisettes: Milena Calarco, Maria Antonietta Corradino, Martina Decaria, Federika Gallo, Sara Palana, Caterina Verduci
Direttore: Giuseppe Ratti
Adattamento, regia e Luci: Victor Carlo Vitale
Costumi: Sartoria Pipi
Coreografie e Aiuto Regista: Eugenio Dura
Aiuto Coreografo: Silvia Di Pierro
Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele
Coro Lirico “Francesco Cilea” diretto da Bruno Tirotta
Maestro sostituto e al pianoforte: Gian Rosario Presutti
Maestri collaboratori: Francesco Maesano, Salvatore Messina, Oriana Celesti
Allestimento: Taormina Opera Stars
Produzione: Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina