Ieri la conferenza stampa di De Luca e Basile sulla questione Taormina ma rimane il nodo delle zone critiche sul piano idrico
MESSINA – Al di là della presunta “guerra dell’acqua” tra Messina e Taormina, la vera emergenza è affinare la macchina organizzativa del Comune e superare i disagi dei cittadini. Sono tante le zone critiche sul piano idrico in città e occorre dare risposte certe e immediate. Giusto ricordare l’importanza degli interventi strutturali in una rete colabrodo. Altrettanto doveroso sollevare il caso della battaglia politica per “i 60 milioni necessari” per rivoluzionare le condotte fatiscenti di Messina. Ma intanto, e siamo sicuri che il sindaco Basile e l’assessore Minutoli faranno tesoro di questo periodo per migliorare la situazione, bisogna puntare su soluzioni sia a breve sia a lungo termine di maggiore efficacia. Soluzioni per venire incontro a chi soffre una carenza drammatica e costante di acqua. Bene essenziale, prezioso e insostituibile, oggi più di ieri.
In questi giorni si passerà a 14 autobotti per fronteggiare l’emergenza. Ed è vero, come ha osservato l’assessore Massimiliano Minutoli., che le richieste vanno verificate e che ci si deve districare tra messaggi corretti e altri meno. Ma è chiaro che servono soluzioni che garantiscano un sostegno più stabile alla popolazione. Proprio perché alla drammatica siccità, che vivono la Sicilia e altre regioni, si accompagna la debolezza sttrutturale della rete idrica, non ci si può rassegnare solo a gestire l’emergenza. Vanno studiati interventi mirati nelle zone di Messina in perenne assenza o riduzione d’acqua.
Affrontare i disagi idrici dei cittadini, recuperando la fiducia nelle istituzioni
Su questo, sull’empatia nei confronti delle persone, sulla necessità di condividere anche i disagi senza ridimensionarli, si gioca la capacità delle istituzioni di recuperare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
L’inadeguatezza a livello nazionale e regionale rispetto all’entità dei problemi
Quanto alla politica regionale e nazionale, serve una mobilitazione in primis dei nostri parlamentari. “Il re è nudo” ed è palese l’inadeguatezza a livello nazionale e regionale nel porre rimedio ai troppi nodi critici che segnano i nostri territori. Chi amministra ci mette la faccia. Le realtà nazionali e regionali appaiono più lontane e spesso incapaci di sostenere i Comuni.
Da questa crisi, e da tante altre, nessuno può ritenersi assolto. E non perdiamo di vista il vero obiettivo: aiutare chi soffre il disagio. Solo così si diventa comunità.
Perché in tutta la Sicilia c’è penuria di acqua e di Taormina nemmeno si parla?
…ma ora e’ tutto a posto… hanno chiarito tutto e l’ acqua arriva a fiumi nelle case dei Messinesi… Tutto risolto,di che vi lamentate?…. Anzi alle prossime elezioni ricordiamoci quanto sono stati efficienti…. meritano. MOLTO!!!
Oggi, contrariamente alle rassicurazioni degli ultimi giorni, in Via Cuba 3, il risveglio è stato desolante. Pur essendo in Zona A, la pressione, ancora adesso (sono le 9.00 del mattino), è totalmente insufficiente al riempimento dei serbatoi. Nel condominio sono presenti bambini ed anziani ed il mancato rispetto della distribuzione programmata fa più danni del nulla. Situazione gestita da incompetenti.
Nomi & Cognomi , un famoso sproloquio del leader del Nisi. Ecco cittadini questo bisogna fare, nomi & cognomi dei personaggi apicali e dei loro fiancheggiatori in questa odissea che non ha fine. Le pagliacciate ormai si susseguono di ora in ora ed hanno l’ effetto colabrodo. Come SCN e come la Rete idrica messinese
I due sindaci di Messina vi hanno spiegato tutto…con chiarezza e carte igieniche alla mano. Il bommacaro di Fiumedinisi ha riversato la colpa di tutto ciò ai soliti poteri forti, alla sfortuna, invitando il direttore Olivieri a una danza propizia della pioggia, ma l’invito è chiaramente rivolto a tutta la cittadinanza: ARRANGIATEVI, dimenticando un piccolissimo particolare…che tra lui e il suo ectoplasma (grazie sempre hermann) è da sei anni che la fanno da padroni in questa città. Mi rivolgo ai fan di questi due soggetti: FATEVI UNA DOMANDA E DATEVI UNA RISPOSTA! Ma siete troppo ANNEBBIATI per farlo!
Dopo solo 15 minuti dalla segnalazione al Coc è doveroso segnalare che la pressione è stata riportata ad un livello sufficiente per il riempimento dei serbatoi. Restano tanti dubbi sulla trasparenza nelle modalità di gestione dell’emergenza (divenuta peraltro tale per miopia organizzativa)
Al CEP (alto) quando arriva neanche la lavatrice riesce a partire. Prima dei tanti lavori programmati x acqua h24 arrivava mezza giornata e si riempiva un po’ il serbatoio. Penso che la pressione sia scomparsa poiché avranno sbagliato i lavori programmati effettuati. Gli abitanti chiamano ma non arriva né acqua e ne autobotte. Questa è la situazione.
Io capisco che in situazione estrema si ricorre alle autobotti ma non è il modo normale di gestire l’emergenza. Le autobotti si usano nei paesi in guerra e in quelli terremotati o comunque devastati da eventi straordinari!!!!!
Doppo l’elezzioni (poesia di Trilussa che era esperto nel settore)
Nun c’era un muro senza un manifesto,
Roma s’era vestita d’Arlecchino;
ogni passo trovavi un attacchino
c’appiccicava un candidato onesto,
cor programma politico a colori
pè sbarajà la vista a l’elettori.
Promesse in verde, affermazioni in rosso,
convincimenti in giallo e in ogni idea
ce se vedeva un pezzo di livrea
ch’er candidato s’era messa addosso
cò la speranza de servì er Paese….
(viaggi pagati e mille lire ar mese.)
Ma ringrazziamo Iddio! ‘Stavorta puro
la commedia è finita, e in settimana
farà giustizia la Nettezza Urbana
che lesto e presto raschierà dar muro
l’ideali attaccati co’ la colla,
che so’ serviti a ingarbujà la folla.
De tanta carta resterà, se mai,
schiaffato su per aria, Dio sa come,
quarche avviso sbiadito con un nome
d’un candidato che ci-à speso assai…
Ma eletto o no, finché l’avviso dura,
sarà er ricordo d’una fregatura.