Archiviazione per i 44 indagati, al centro la fornitura della Marnavi dal 2016
lBarcellona – Si sgonfia e va in soffitta l’indagine sulla fornitura di acqua alle Eolie sfociata nel 2023 in 44 avvisi di garanzia. Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Caristia ha archiviato per tutti le ipotesi di reato, ritenendo non ci fossero i presupposti per il processo.
Gli indagati
Gli accertamenti erano partiti dal Gruppo tutela acque della Guardia di Finanza di Palermo ed ha coinvolto 44 persone appunto. Tra loro, il responsabile della Protezione Civile regionale Salvatore Cocina, l’armatore napoletano Arturo Di Falco, l’allora titolare della Maravani Domenico Ievoli, oggi 80enne, l’ex sindaco e vice sindaco di Lipari Marco Giorgianni e Gaetano Orto.
Il commento
“In una giornata dal profondo valore simbolico come quella della Festa della Liberazione arriva anche per me una “liberazione” personale e politica”, ha commentato sui social l’avvocato Orto, assistito dagli avvocati Nino Favazzo e Antonio Amata.
L’inchiesta
L’indagine in estrema sintesi ipotizzava che venisse “grattata” la fornitura di acqua potabile a quasi tutte le isole Eolie. Da qui l’ipotesi di reato di frode in contratti e truffa aggravata ai danni dello Stato nei confronti della Maranavi Spa di Napoli, la società armatrice delle navi da cisterna che dal 2016 a quasi i giorni nostri ha rifornito sei delle 7 isole. Per la Procura di Barcellona sulla carta risultava una fornitura maggiore rispetto a quella effettiva, con la complicità delle società d’appoggio e gli amministratori e “certificatori” locali.
