L'addio a De Luca di La Vardera, solo in 3 all'Ars per Sud chiama Nord

L’addio a De Luca di La Vardera, solo in 3 all’Ars per Sud chiama Nord

Marco Olivieri

L’addio a De Luca di La Vardera, solo in 3 all’Ars per Sud chiama Nord

martedì 15 Ottobre 2024 - 07:02

Mentre il leader invoca un confronto in diretta con il nuovo ex, "Perché scappi?", ScN non può mantenere il gruppo a Palermo. Lady X è Arianna Meloni?

Flop politico per Sud chiama Nord. Dopo l’addio dell’ex Iena Ismaele La Vardera, i parlamentari di ScN sono solo tre e devono passare al gruppo misto. E pensare che, in origine, erano otto. Il successo alle regionali aveva portato alla formazione di due gruppi politici. Nel frattempo, va in onda un film già visto. Ovvero, volano gli stracci. La Vardera va via con toni pacati ma il leader di Sud chiama Nord è durissimo: “Perché scappi come un codardo senza avere il coraggio di guardarmi negli occhi? Eccomi! Essere eletto con i voti degli altri e autoproclamarsi leader indiscusso ormai è una delle sindromi più diffuse. Invito l’onorevole Ismaele La Vardera a un pubblico confronto in diretta sui nostri social per far capire al mondo che ci osserva chi ha veramente perso la bussola. Non accetto lezioni da chi alle ultime europee, campagna elettorale pagata da me, ha fatto registrare il risultato peggiore in Sicilia nella provincia di provenienza e ha preso nella sua provincia meno preferenze di quanto conseguite due anni prima alle elezioni regionali (sempre campagna elettorale pagata da me). Per la serie: se lo conosci lo eviti? Domani (oggi 15 ottobre, n.d.r.) sono a Palermo per i lavori d’aula e potremmo confrontarci sulle mie e sulle tue ragioni e poi lasciarsi con un buona fortuna”.

La Vardera, la svolta a destra di De Luca e lady X ipotesi Arianna Meloni

La Vardera, in sostanza, è andato via ponendo problemi politici. E se oggi le porte girevoli hanno contagiato quasi tutti, vedi il clamoroso passaggio di Caterina Chinnici dal Pd a Forza Italia, va dato atto all ex presidente di ScN di avere fornito delle motivazioni che appaiono meno campate in aria del solito: “Se dici di voler fare il numero due di quel centrodestra che sostiene il peggior governatore della storia della Sicilia, come posso oggi dire peste e corna di Schifani e poi il giorno dopo il mio leader è pronto a sedersi al tavolo con i leader che lo sostengono?”.

La Vardera contesta la virata verso destra e c’è chi sostiene (fonte la Repubblica) che lady X (“il centrosinistra non ti sosterrà mai”), il misterioso personaggio incontrato a Roma da De Luca, sia Arianna Meloni, a capo della segreteteria politica di Fratelli d’Italia e sorella della presidente del Consiglio.

Per Laura Castelli credere a De Luca è un “atto di fede”

Nelle reazioni all’addio di La Vardera, spiccano le argomentazioni della presidente di Sud chiama Nord Laura Castelli: “Se oggi esiste una speranza di riscatto per tutti i siciliani, là dove tutti hanno fallito, quella speranza si chiama Cateno De Luca. L’esperienza mi porta a dire che non bisogna solo riconoscersi in un leader, ma bisogna sempre avere fiducia in lui, anche quando non capisci il perché di quella azione. Soprattutto se quella persona ha fortemente creduto e investito in te, sotto ogni punto di vista”.

Se non è un atto di fede, poco ci manca. In realtà, il partito, che ha perso la senatrice Dafne Musolino a livello nazionale, dovrebbe partire da qui: se si passa da otto a tre all’Ars, qualcosa decisamente non funziona. Prima nella selezione della classe dirigente e poi nelle scelte politiche. Ed essere post ideologici che significa alla fine? Amministrare senza una visione politica è anche questa, in fondo, un’ideologia. E nel dire o destra o sinistra purché si entri nella stanza dei bottoni, “per incidere”, i limiti risultano evidenti. E, anche da opposizione si può incidere, se nel frattempo non avviene il bing bang. Si chiama politica e Cateno De Luca lo sa bene.

Da otto a tre all’Ars

Ricordiamo i mutamenti di scenario. Nell’ottobre 2022, questi erano i parlamentari di Sud chiama Nord, primo partito in Sicilia dopo le elezioni a settembre, in due gruppi: Sud chiama Nord con Ludovico Balsamo capogruppo, Cateno De Luca vicecapogruppo, Ismaele La Vardera, Davide Vasta; Sicilia Vera: Salvatore Geraci capogruppo, Matteo Sciotto vicecapogruppo, Giuseppe Lombardo, Alessandro De Leo.

Nell’agosto 2023, il capogruppo Salvatore Geraci è passato alla Lega, rendendo necessaria la fusione dei gruppi. Nel maggio 2024 è stato espulso Alessandro De Leo, ora Forza Italia. Poi Ludovico Balsamo ha salutato ScN (di cui è stato anche capogruppo) ed è tornato nell’Mpa, il Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo. All’Ars restano tre deputati di Sud chiama Nord. Si tratta di Cateno De Luca, Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto. Oltre ai già citati Geraci, De Leo, Balsamo e ora La Vardera, ScN nel febbraio del 2024 ha “perso” anche Davide Vasta, decaduto dalla carica dopo la sentenza della Corte d’Appello che ne ha sancito l’ineleggibilità.

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2 commenti

  1. Quindi:
    Stare in ScN significa “avere fede”, non altro.
    Se esci, non capisci nulla. Ramanzina, e poi vai via, non prima.
    Ma intanto sono saltati i gruppi all’Ars, e SnC perde soldi…forse questo fa arrabbiare ?
    Se esci, SnC paga la campagna elettorale.
    Ma intanto ogni membro ha dato una % al partito finanziandolo.
    Se sei un altro partito, ti prendi gli insulti, ma poi sei adatto per alleanze.
    Non si capisce molto…

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  2. La speranza per i siciliani è che questo soggetto evapori come neve al sole….con tutti i suoi adepti…..

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