L'addio di Croce, il ritorno di Russo, la Dc e la Lega che cresce: il 2024 del Consiglio comunale

L’addio di Croce, il ritorno di Russo, la Dc e la Lega che cresce: il 2024 del Consiglio comunale

Giuseppe Fontana

L’addio di Croce, il ritorno di Russo, la Dc e la Lega che cresce: il 2024 del Consiglio comunale

martedì 31 Dicembre 2024 - 18:00

Anche quest'anno porte girevoli in aula tra dimissioni, rientri e cambi di casacca. E Basile ha perso un altro consigliere

MESSINA – Il 2024 è stato l’anno, in Consiglio comunale, del centrodestra. I numerosi cambi di compagini politiche che anche negli ultimi 12 mesi hanno “affollato” l’aula hanno favorito Forza Italia e la Lega. Così se l’anno prima, negli ultimi mesi del 2023, era stata la maggioranza politica a riorganizzarsi con la formazione di Sud chiama Nord, quest’anno è stato il Carroccio a incrementare le proprie fila mentre FI ha vissuto un’altalena politica, “scomparendo” ufficialmente ma soltanto per alcuni mesi.

Torna in aula la Dc

Eppure il 2024 si era aperto con un altro colpo di scena annunciato: il ritorno della Dc. Dopo le voci di fine 2023, Giovambattista Caruso ha ufficializzato il passaggio alla Democrazia Cristiana riportando il partito in aula e diventandone il capogruppo. A livello politico la Dc si stava (e si sta) riorganizzando in tutta la Sicilia e Messina non è stata da meno, con le fila del partito a ingrandirsi in maniera lenta ma costante. E non è affatto detto che il 2025 non sia l’anno di ulteriori movimenti all’interno del gruppo. Intanto a febbraio la Lega ha acquisito ufficialmente un altro membro, l’ex deluchiana Rosaria D’Arrigo.

L’addio di Croce e il ritorno di Russo

Ma la nuova DC in aula è stata la notizia del momento per poche settimane perché a marzo si è arrivati alle dimissioni di Maurizio Croce. Dopo una battaglia politica durata mesi, tra attacchi personali e richiesta di sospensione dovuta alle assenze, l’ex candidato sindaco ha presentato le dimissioni poche ore dopo l’arresto per il caso legato ad alcuni presunti fatti corruttivi nell’ambito dei lavori di riqualificazione del torrente Bisconte. Croce è poi tornato libero a novembre dopo 8 mesi di domiciliari e soprattutto dopo aver patteggiato la pena a 3 anni e mezzo. Al netto del caso di cronaca, a livello politico l’addio di Croce ha avuto un duplice effetto: da una parte Forza Italia è rimasta con un solo consigliere (Cosimo Oteri, che aveva lasciato i gruppi di Basile a fine 2022), dall’altra il ritorno in Consiglio comunale di Alessandro Russo, che ha portato a 3 il conto dei consiglieri in forza al Pd (gli altri due sono il capogruppo Felice Calabrò e la consigliera Antonella Russo).

Il “caso” Forza Italia

È qui che si apre un caso in Forza Italia. Il 28 marzo, due settimane dopo le dimissioni di Croce, il partito annuncia che Cettina Buonocuore lascerà il gruppo misto per passare a FI. Una decisione, però, che la consigliera non ufficializza per mesi, ratificando il passaggio soltanto a novembre, due mesi dopo il caso Di Ciuccio. Quest’ultima ha “seguito” il deputato regionale Alessandro De Leo, lasciando la maggioranza politica (come fatto dall’ex consigliere all’Ars dopo uno scontro con Cateno De Luca) e diventando capogruppo di Forza Italia. E questo perché nel frattempo gli azzurri sono addirittura scomparsi dall’aula quando Cosimo Oteri ha lasciato il partito dopo non poche polemiche con coordinatori provinciali e regionali. A fine anno FI ha chiuso comunque con due consiglieri, così come ha cominciato: Di Ciuccio e Buonocuore hanno “sostituito” Croce e Oteri.

Girandola Lega-Prima l’Italia

E a proposito di annunci, smentite e contro-annunci, è durato appena 10 giorni un altro caso simile, quello con protagonista proprio Cosimo Oteri. A novembre, infatti, Prima l’Italia ha annunciato l’arrivo all’interno del partito in quota Lega dell’ex forzista, che però ha smentito salvo poi ufficializzare il passaggio 10 giorni dopo. Il doppio dietrofront si è consumato dal 9 al 19 novembre, chiudendosi, tra l’altro, con l’addio di Giuseppe Villari, passato al “misto”. Oteri è diventato così capogruppo di Prima l’Italia, partito legato al senatore Nino Germanà, e Villari del gruppo misto, per un riassetto complessivo che lascia comunque a 6 i membri di Lega-Prima l’Italia, nonostante le polemiche di quelle settimane. Perché anche il vicepresidente del Consiglio comunale Mirko Cantello è andato allo scontro con Germanà per un comunicato sul bilancio consuntivo inviato alla stampa dal partito ma, secondo il consigliere che si è dissociato, mai concordato con i suoi stessi membri.

Basile perde un consigliere

E così a fine anno il risultato è uno solo: a crescere sono stati il Pd e soprattutto il centrodestra, mentre a perdere un altro elemento rispetto all’inizio del 2024 è stata la maggioranza politica legata al sindaco Basile. A metà mandato, due anni e mezzo dopo l’elezione, della “maggioranza+iva” che aveva eletto presidente del Consiglio comunale Cateno De Luca è rimasto poco. Dei 20 consiglieri eletti inizialmente, nei gruppi legati al primo cittadino ne sono rimasti appena 13. Ci sono l’attuale presidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi, poi Ciccio Cipolla, Pippo Trischitta e Nicoletta D’Angelo rispettivamente capigruppo di Basile sindaco, con De Luca per Basile e Sud chiama Nord, e gli altri 9 componenti dei vari gruppi: Serena Giannetto, Giuseppe Schepis, Raimondo Mortelliti, Raffaele Rinaldo, Salvatore Caruso, Antonella Feminò, Margherita Milazzo e Salvatore Papa.

I numeri dell’opposizione

All’opposizione, Fratelli d’Italia resta compatto con 3 consiglieri: Libero Gioveni, Pasquale Currò e Dario Carbone. Così anche Ora Sicilia, che vanta il vicepresidente del Consiglio comunale Giandomenico La Fauci, oltre a Dario Zante e Federica Vaccarino. Sono 3 anche i consiglieri del Pd, i già citati Felice Calabrò, Antonella e Alessandro Russo. Poi la Dc con Giovambattista Caruso, i 2 membri di Forza Italia Di Ciuccio e Buonocuore e i 6 del gruppo Lega-Prima l’Italia: Mirko Cantello, Emilia Rotondo, Giulia Restuccia, Amalia Centofanti, Cosimo Oteri e Rosaria D’Arrigo. A fine 2025 la situazione resterà così o ci saranno altri “colpi di scena”?

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Un commento

  1. Come si fa a votare la lega ? Indifferentemente dell’esponente politico che qui lo rappresenta. Quando voti una persona facente parte ad un partito stai contemporaneamente votando quel partito. Avete idea la lega com’è cresciuta negli anni? Sputando m…su noi meridionali. Poi i voti del solo nord non gli bastavano più e ha cominciato ad accarezzarci il pelo come si fa con gli animali e si è cominciato a focalizzare sugl’immigrati. Un domani avrà bisogno anche del voto degli immigrati e si focalizzerà su altro. Signori una mela cresce cresce cresce ma i noccioli marci all’interno sono sempre gli stessi come anche le idee.

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