Lago di Ganzirri. Passeggiata tra rifiuti e incuria FOTO

Lago di Ganzirri. Passeggiata tra rifiuti e incuria FOTO

Marco Ipsale

Lago di Ganzirri. Passeggiata tra rifiuti e incuria FOTO

martedì 03 Settembre 2024 - 08:59

La bellezza dello scenario naturale e il degrado dovuto all'inciviltà

MESSINA – La bellezza che si contrappone al degrado. Da un lato le acque del lago, magnifico scenario naturale, dall’altro la mano incivile dell’uomo. Attorno al lago grande, a differenza di quello piccolo, c’è un percorso completo.

Un percorso che in alcune parti è anche gradevole, in altre è deturpato dalla presenza di rifiuti. La situazione non è disastrosa come quella dei Colli Sarrizzo, altro patrimonio cittadino “rovinato” da buzzurri, ma neanche delle migliori.

Cittadini incivili

Tanta carta e plastica, sopra e sotto i marciapiedi, anche nelle fioriere o nei “balconi” inaugurati tre anni fa. Non mancano i “ricordini” lasciati dai cani, grazie a “padroni” che non sanno dove stia di casa il rispetto, nonostante siano presenti diverse cassette per la raccolta.

La colpa principale è di alcuni cittadini, evidentemente abituati a sguazzare nella sporcizia, ma anche il servizio pubblico di pulizia non è dei migliori. Alcuni rifiuti sono datati, ci sono persino intere buste o pezzi di mobili abbandonati.

Scarsa manutenzione

E che la manutenzione non sia costante lo si vede anche da alcuni cartelli abbattuti, da alcune immancabili reti arancioni, da pericolosi tombini rotti e mai riparati, dalla terra rimasta nel punto più frequentato, dopo gli allagamenti dello scorso 20 agosto.

Il progetto “dimenticato”

A proposito: che fine ha fatto il progetto, presentato a dicembre 2019, per evitare fenomeni di questo tipo? L’obiettivo – si disse – era di iniziare i lavori entro un anno. Di anni ne sono passati quasi cinque e ad ogni temporale il lago continua a “trasferirsi” in strada.

Il doppio senso… lungo

Sono trascorsi tredici anni, invece, da quando è stato istituito il senso unico lato mare. Inizialmente solo d’estate, poi è diventato definitivo. Un provvedimento corretto, visto che quel tratto è fin troppo trafficato. Non così, però, gli ultimi 300 metri. Ridurre quel doppio senso consentirebbe di diminuire il traffico e alleviare i disagi dei residenti, senza creare danni alla circolazione. Una proposta avanzata già da qualche tempo, che però rimane sempre lettera morta.

Le foto scattate domenica 1 settembre 2024

4 commenti

  1. La classifica del sole 24 ore che ci relega agli ultimi posti non è un caso, meritiamo bene quanto ci è dato.

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  2. Sul ponte che non c’è organizziamo dibattiti, manifestazioni, festival del bla bla bla, raccogliamo adesioni di Tizio Caio e Sempronio che possibilmente non vivono neanche a Messina, mentre lo schifo che ci circonda quotidianamente lo accettiamo, neanche lo vediamo piu’. Questa è tutta riserva signori, la magnifica riserva di Capo Peloro che comprende anche quello scempio realmente mostruoso del pilone, una mostruosità inutile ed esistente rispetto alla quale preferiamo tacere.

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  3. Con i lavori del ponte tutto scomparirà. Forse anche il lago. E magari ci potremo buttare dentro le quarantamila tonnellate di inerti che non si sa dove collocare.

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  4. Non hanno mai avviato un serio programma di manutenzione dei luoghi cittadini.
    Siamo sempre di fronte ad interventi occasionali ed arrangiati.
    Sono stati efficienti hanno intercettato i fondi e come sempre lasciano che tutto vada in malora.
    Gli alberi di foresta Me perché sono ancora avvolti in quelle orribili reti arancioni?
    Riesce a dare una dico una risposta per una volta qualcuno a Palazzo Zanca oppure dobbiamo sentire l’addetta stampa del sindaco fresca di incarico?
    Nel caso pubblicate l’email che scriviamo a lei.

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