L'altra visione nella ricerca della psicologa Giorgia

L’altra visione nella ricerca della psicologa Giorgia

Simone Milioti

L’altra visione nella ricerca della psicologa Giorgia

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sabato 23 Gennaio 2021 - 15:44

La scelta di Giorgia è andare via e realizzarsi professionalmente. L’idea di tornare la stuzzica per dare “un’altra visione” alla città

Giorgia è una giovane messinese, 27 anni, che ha realizzato il suo sogno, vive a Roma che “è un po’ sud Italia, ma bella” e svolge la professione che ha in testa sin dalla terza media. Giorgia è psicologa- psicoterapeuta attualmente ancora in formazione con indirizzo sistemico-relazionale.

La sua formazione inizia a Messina, perché nonostante il suo essere curiosa ed esploratrice “18 anni mi sembrava troppo presto per andarmene” ha confessato. Così dopo essersi laureata velocemente in Psicologia all’Università di Messina ha scelto il corso magistrale in psicopatologia dinamica dello sviluppo dell’Università La Sapienza di Roma. “Il sogno di Roma lo avevo da piccola e anche la voglia di lavorare fuori. In più concretamente la magistrale a Messina mi sembrava ripetitiva”.

L’esperienza romana di Giorgia

La sua carriera avanza rapida, persegue tutti gli obiettivi in modo lineare senza essere mai fermata da eventuali dubbi. A 23 anni è già laureata anche alla magistrale, “quando sono partita avevo detto a mia mamma che sarebbero stati solo due anni e sarei tornate con più competenze. La separazione non è stata facile” ricorda lei. Solo che l’anno di tirocinio post laurea e a seguire l’esame di Stato la vedono ancora a Roma dove a 24 anni è finalmente psicoterapeuta.

Vivere a Roma comunque non è stato facile, tra l’affitto e la scuola di specializzazione e il pensiero di non gravare economicamente sui propri genitori l’hanno portata a fare diversi lavori. “L’obiettivo era farcela senza tornare indietro. Per questo ho fatto la babysitter, lezioni di doposcuola, anche la hostess in eventi pubblici. Mi mettevo sempre alla prova, anche se sapevo di essere sfruttata a volte”.

La sua scelta l’ha resa autonoma e indipendente

A 26 anni ha aperto la partita IVA e presso il suo studio privato nel centro di Roma riceve i suoi pazienti settimanalmente. Collabora anche con la cooperativa RifornimentoInVolo, che ha conosciuto mentre preparava l’esame di Stato. “Ho messo radici che sono fiorite” precisa Giorgia, che continua la collaborazione con la cooperativa come psicologa a domicilio per adolescenti, “una pratica poco sentita a Messina ma che sarebbe altrettanto utile”.

Il suo lavoro le ha permesso di capire l’importanza della cura delle relazioni, perché “investendo e creando rete di relazioni correttive le cose possono migliorare per tutti”. Nel lockdown anche per lei la crisi si è fatta sentire, “svolgo le sedute su Skype” confida. Il suo lavoro le permette di aiutare le persone che stanno male promuovendo l’idea di un benessere psicologico, e non un semplice fai da te con i farmaci. Ammette inoltre che nella sua professione non mancano episodi carini o di spontanea riconoscenza con le persone che aiuta e questo la gratifica.

“Divario nord-sud esiste, la mia generazione ha più consapevolezza”

Sulle differenze tra nord e sud non si nasconde, ma sulla persistenza del divario ancora adesso dice che “dipende dal non avere alternative. Per avere una formazione di un certo livello devi andare via. Poi devi anche avere il coraggio di tornare. Quello che la frena in questo momento dal tornare è “la diversa percezione del mio lavoro, che lontano da Messina è più capito e richiesto. Inoltre non nascondo che mi piacerebbe introdurre la figura dello psicologo a domicilio per adolescenti in città, ma mi intimorisce farlo da sola senza una rete di professionisti alle spalle”.

Giorgia ci tiene comunque a precisare che andare via da Messina e vivere a Roma è sempre stata una scelta e non una forzatura, e non è neanche la prima a trovarsi bene nella Capitale. Riconosce però l’importanza di tornare “per introdurre una nuova visione al nostro territorio. Se è vero che bisogna mettersi lo zaino in spalla per viaggiare e fare esperienze; è altrettanto vero che bisogna avere il coraggio di tornare e proporre il cambiamento e un modo diverso di fare. Ho sempre pensato fosse importante investire nel mio territorio”. Riconosce che per la sua generazione investire in città è faticoso e impegnativo,ma al tempo stesso si dice ottimista che “avremo più consapevolezza degli altri di cosa manca e di cosa ci sarà bisogno in futuro per cambiare oggettivamente la realtà”.

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Un commento

  1. Francesco bitto 23 Gennaio 2021 16:38

    In ordine sparso:
    1)grande psicoterapeuta a 27 anni? È tempisticamente impossibile

    2) sto mood eroico del “ah sono andata fuori a firmarmi…”… Ma siamo proprio sicuri che le università delle grandi metropoli, dispersive e covo di raccomandati di alto livello più di Messina, formino uno studende meglio?

    3)quando doveva andare e ficheggiare se n’è andata, ora che le cose girano male vuole tornare a Messina per dare una nuova VISIONE? MA STIA DOV’È CHE MESSINA SOPRAVVIVERÀ COMUNQUE…

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