Per la prima volta in edizione italiana. Un libro da non perdere
Dopo le Favole di La Fontaine e la Genesi, le Mille e una notte (Donzelli editore; Traduzione ddi Fulvia De Luca; pp. 25; € 23,00) chiudono un trittico prezioso di opere letterarie, le più grandi di tutti i tempi, illustrate da Marc Chagall. Era stato l’amico Ambroise Vollard, gallerista editore e mecenate, a proporre a Chagall di illustrare le favole di La Fontaine e i libri della Bibbia. E fu ancora Vollard, alla fine degli anni venti, a suggerirgli di affrontare anche la sfida delle Mille e una notte.
Dopo un primo abbozzo, all’inizio degli anni trenta, il progetto si interruppe. L’artista era insoddisfatto dei procedimenti di stampa a colori allora disponibili. E fu solo una quindicina di anni dopo, negli Stati Uniti, grazie all’incontro con lo stampatore newyorkese Albert Carman, che Chagall riuscì a realizzare la vecchia idea, portandola a compimento nel 1948.
Quando il progetto entrò nella sua fase operativa, Chagall aveva perso la sua adorata moglie Bella. E il dolore e la tenerezza di quel ricordo devono avere influito sulla selezione delle storie da illustrare. Chagall ne scelse solo quattro:Il cavallo d’ebano, Julnar del Mare, Abdullah della Terra e Abdullah del Mare, e Kamal al-Zaman. Si tratta infatti di storie e pervase dal motivo dell’amore e della morte. Per il resto, Chagall non doveva che attingere alla sua più intima ispirazione, che così tante affinità aveva con quell’inesauribile patrimonio di storie, in cui si mescolano la tradizione araba e ebraica, egizia e mesopotamica, indiana e persiana. E anche questo ci restituisce la fantasmagoria dei colori di Chagall: la comune appartenenza di grandi culture, che la deformazione del presente ci porta a percepire come distanti e contrapposte.
Nacquero le litografie a colori, realizzate con tecniche di incisione e di stampa raffinatissime, affiancate da altrettanti disegni preparatori in bianco e nero, pubblicate in questo volume per la prima volta in edizione italiana.
Marc Chagall nasce nel 1887 in una famiglia ebraica a Vitebsk, in Russia. Dopo gli studi d’arte compiuti a San Pietroburgo, si trasferisce a Parigi, dove si inserisce nella comunità artistica di Montparnasse. Nel 1917 aderisce con entusiasmo alla Rivoluzione russa e fonda un’accademia nella sua città natale, ma presto torna a Parigi, da dove, nel 1941, partirà alla volta degli Stati Uniti. Terminata la guerra, rientra in Europa, e si stabilisce in Provenza, dove rimarrà fino alla morte, avvenuta nel 1985. La sua pittura, che ha attraversato le varie correnti dell’arte contemporanea, si è sempre distinta per l’originalissima qualità cromatica e l’ispirazione infantile. Oltre alle Anime morte di Gogol’, ha illustrato le favole di La Fontaine (pubblicate nel 2009 da Donzelli con il titolo Favole a colori, nella nuova traduzione italiana di Maria Vidale) e i primi libri della Bibbia, tra cui la Genesi, edita da Donzelli con il titolo Il Paradiso a colori.