Venerdì l'incontro sul tema con il professore emerito di sociologia alla Bicocca di Milano, Enzo Mingione
MESSINA – L’Anpi messinese si interroga sul tema lavoro e lo farà con un incontro pubblico organizzato per il prossimo venerdì 21 ottobre alle ore 17.30 al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. Il titolo del confronto è “Lavoro: la grande trasformazione” e a introdurre i lavori, che si focalizzeranno sull’impatto sociale e sull’evoluzione del mondo lavorativo, sarà Federico Martino, il presidente onorario di Anpi Messina.
Presente Enzo Mingione, professore emerito di Sociologia alla Bicocca
Ospite sarà Enzo Mingione, già docente dell’Unime e professore emerito di Sociologia dell’Università di Milano Bicocca, e le domande, secondo Anpi, saranno tante: “Quali sono le coordinate per comprendere le dinamiche del mondo del lavoro? Quali cambiamenti lo hanno attraversato nel tempo?”. Ma anche: “Che cosa significa che l’Italia è fondata sul lavoro? Fondata sull’accumulazione del capitale? Oppure sui lavoratori e sulle loro esigenze? E gli altri? Quelli che il lavoro non ce l’hanno o non possono averlo? Entreranno a far parte della Repubblica solo se e quando ne avranno uno?”.
La pseudosinistra che si interroga sul mondo del lavoro mi sembra una barzelletta, dato che proprio la finta sinistra di PD, Leu, Articolo Uno, Italia Viva ha avallato lo scempio di milioni di lavoratori a cui e’ stato negato il diritto al lavoro (in totale disprezzo della Costituzione e dei diritti umani) solo perche’ non hanno ceduto al ricatto di una vaccinazione covid del tutto illegittima da tutti i punti di vista.
Ricordo anche che la precarizzazione del lavoro e’ arrivata da sinistra, con i vari Biagi, Treu e con il colpo finale dell’ eliminazione dell’ Art. 18 da parte del governo Renzi.
Credo che l’Anpi debba vigilare di piu’ sulla deriva fascista, che non e’ quella di una destra ormai lontana anni luce dal Ventennio, bensì quella di oltre due anni di follie discriminatorie ed anticostituzionali di farsa pandemica, che non e’ affatto finita ma in attesa di riproposizione.