L'anziano aggredito davanti al nipote, "la violenza non deve vincere"

L’anziano aggredito davanti al nipote, “la violenza non deve vincere”

Autore Esterno

L’anziano aggredito davanti al nipote, “la violenza non deve vincere”

venerdì 19 Aprile 2024 - 08:59

La riflessione dell'Azione Cattolica su un recente fatto di cronaca a Messina

Di seguito la nota del Consiglio diocesano di Azione Cattolica di Messina. Nella foto Franco Longo, il cittadino 84enne aggredito da quattro minori e in particolare da uno.

“Un anziano aggredito violentemente…”. Quest’ultimo avverbio risuona con forza, si percepisce tutto il peso degli interrogativi che pone, della responsabilità educativa che tutti riguarda, della necessarietà dell’attenzione e quindi dell’urgenza del dire.

C’è forse bisogno di un tempo opportuno per elaborare la brutalità di alcuni episodi e l’ingiustificabilità di gesti compiuti dinanzi agli occhi terrorizzati di un bambino che dicono, evidentemente, di una fragilità che è profonda e sempre più diffusa. L’Azione Cattolica diocesana ha avvertito forte, dunque, l’esigenza, a distanza di qualche giorno, di esprimere il proprio dissenso, di prendere nettamente le distanze, interrogandosi, dall’ennesimo caso di violenza verificatosi sul nostro territorio. L’ennesimo caso in cui la
violenza, considerata mezzo risolutorio, prende il posto della parola, non accetta la pazienza del dialogo, diviene mezzo di espressione che mira a raggiungere l’obiettivo il più rapidamente possibile: il rifiuto dell’altro, l’umiliazione del più fragile che sembra accrescere la forza di chi si impone.

Non è più sufficiente fermarsi sulla linea che separa vittime e carnefici; forse, oggi, la fragilità ha come sfondo anche la perdita dell’identità, del senso del vivere in uno spazio comune, dell’assenza di comunicazione tra le generazioni. Siamo fatti, anzitutto, di dialogo e parola e solo una cultura che fa scorgere un orizzonte di senso comune che sia credibile, solo una rinnovata educazione alla relazione
potrà arginare la legge del più forte e far sì che la violenza non sia più l’ultima parola.
Il Consiglio Diocesano di Azione Cattolica

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Un commento

  1. La strana impunità dei colpevoli, sicuramente identificati dalle forze dell’ordine, lascia basiti e preoccupati. Chiunque, anche se figlio/i VIP, dovrebbero essere adeguatamente punito principalmente per far sentire alla popolazione la reale presenza dello Stato anche nella nostra piccola città.

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