L'ex sindaco di Spadafora Pappalardo e l'architetto Cannuni sono indagati per concorso esterno, dopo il blitz antimafia a Barcellona. Tutti i particolari
L’ex sindaco di Spadafora e cardiologo Giuseppe Pappalardo “scivola” sulle intercettazioni sul boss di Barcellona Carmelo Vito Foti, dopo la scarcerazione del 2019: la Direzione distrettuale antimafia di Messina, dopo l’operazione antimafia che ha coinvolto 86 persone tra Barcellona e Milazzo, ha infatti spiccato un avviso di garanzia per lui e per l’architetto Fortunato Cannuni. L’ipotesi di reato è di concorso esterno in associazione mafiosa per i loro rapporti con l’esponente mafioso barcellonese, in particolare in periodo elettorale. (Leggi qui tutti i dettagli)
L’indagine è in mano al sostituto della Dda Vito Di Giorgio, che coordina il pool costituito dai colleghi Fabrizio Monaco, Francesco Massara e Antonella Fradà, che non avevano inizialmente iscritto l’ex primo cittadino né l’architetto. Scattato il blitz, però, hanno deciso di sentirli per chiarire alcuni passaggi delle intercettazioni, ed hanno quindi fatto partire gli avvisi di garanzia per convocarli per gli interrogatori. Non è escluso che nei prossimi giorni partano altri provvedimenti simili, visto i tanti risvolti relativi alle elezioni che le indagini dei Carabinieri di Messina hanno rivelato.
Sono tanti i contatti tra Vito Foti e Cannuni che i Carabinieri intercettano, e anche i rapporti diretti con Pappalardo. Un rapporto che, svela il boss barcellonese, è antico: “Gli ho fatto una campagna elettorale number one, sindaco per dieci anni!”
Un altro passaggio delle intercettazioni appare significativo, quello in cui Vito Foti “spiega” all’architetto come si deve comportare, con Foti, per garantire gli interessi del boss: “Scusa, l’abbiamo portato avanti, gli ho chiesto mai una cortesia io? No, perché non lo voglio mettere nei guai, io non sono mai andato a chiedere cortesia a lui, gli ho fatto la cortesia, però non ci sono mai andato, perché sono io nel nostro campo, ma tu sei nel campo collegato con lui, tu glielo devi cercare, …. Senza fare il furbo, io non ti saluto più architetto se ti fai fare le scarpe, Ascoltami, mi devi dare i lavori, così gli devi dire“.
Agli atti dell’inchiesta c’è anche la vicenda di un uomo segnalato da Foti che attiene l’assunzione in una ditta di Brolo grazie alla segnalazione di Pappalardo al suo onorevole regionale di riferimento, ancora in carica.