L'ascesa dell'ultrarunner Giuseppe: Roccalumera-Tindari andata e ritorno, 137 km in 19 ore

L’ascesa dell’ultrarunner Giuseppe: Roccalumera-Tindari andata e ritorno, 137 km in 19 ore

Carmelo Caspanello

L’ascesa dell’ultrarunner Giuseppe: Roccalumera-Tindari andata e ritorno, 137 km in 19 ore

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martedì 13 Ottobre 2020 - 17:39

Nel 2017 è stato campione italiano nella categoria Senior master 45 nella 100 km Val di Noto. "Ho voluto dare un contributo allo sport che amo e risalto al nostro bellissimo territorio"

Giuseppe Lombardo

Ha percorso 137 chilometri in 19 ore e 10 minuti. Da Roccalumera al Tindari e ritorno. Partenza alle 4, 30 dal lungomare della cittadina jonica, zona sud e arrivo alle 23, 40. Con una breve pausa. Da mezzogiorno, ora di arrivo nella piazza del Santuario dedicato alla Vergine del Tindari, alle 12,20. Giusto il tempo di ristorarsi e salutare la Madonna.

La sua grande passione è correre per molte ore. Percorrere lunghe distanze. Giuseppe Lombardo, 49 anni, di Furci Siculo, protagonista di questa esperienza che ha dietro un profondo significato, non è un professionista. Si considera un ultrarunner. Anche se pratica agonismo. Nel 2017 ha vinto il titolo di campione italiano nella categoria Senior master 45 nella 100 km Val di Noto. Poche gare ma tanti chilometri.

“Le ragioni che mi hanno spinto verso questa prova – spiega Giuseppe Lombardo – sono state fondamentalmente due. Innanzitutto quella di dare un contributo allo sport che pratico e che occupa parte del mio tempo libero dagli ultimi trent’anni a questa parte: la corsa, facendo vivere anche nella nostra provincia un evento che si svolga sulla lunga distanza e che spero si possa ripetere anche l’anno prossimo con la prima edizione di una gara ufficiale. La seconda ragione – prosegue Giuseppe – è dare risalto al nostro bellissimo territorio interno, fatto non solo di natura ma anche di storia e architettura”.

I chilometri da correre dovevano essere originariamente 120. La performance infatti era stata battezzata: Jonio-Tirreno, la 120 km dei due mari. “Poi, però – evidenzia Giuseppe – abbiamo aggiunto della varianti di piccoli segmenti e i km alla fine sono diventati 137. Dal punto di vista tecnico niente da invidiare alle gare di valenza internazionale che si svolgono ogni anno nel nord Italia, nelle Alpi. Un ultra trail puro e duro se consideriamo che i tratti in asfalto su 137 km sono stati una decina, alla partenza da Roccalumera e sul finale una trentina. Per il resto, il cuore, sterrato, pietra e terra in paesaggi di rara bellezza, su un dislivello positivo di circa 3500 metri”.

Da Roccalumera a Mandanici, Pizzo Mualio, Piano Margi, Tindari. Andata e ritorno. Giuseppe ha voluto ringraziare Gianfranco Garufi “grande persona ed ex atleta, che ci ha creduto da subito in questa prova. Ringrazio la Protezione civile, le Giubbe d’Italia di Antillo, Enzo Sturiale, Piero Bartolone e Giuseppe Piani, per la coordinazione e l’assistenza impeccabile e fondamentale che mi hanno dato durante tutto il percorso. E poi tutti quei tifosi che mi hanno seguito a distanza facendo il tifo per me. Dedico questa prova a mia moglie ed ai miei figli”. (Carmelo Caspanello)

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