L'attuale segretario generale dell'AP di Messina dal 22 maggio andrà a ricoprire il nuovo prestigioso incarico. Il riconoscimento per chi ha ben operato, mentre purtroppo le sorti dell'Authority dello Stretto sembrano segnate.
L’Autorità portuale perde una delle figure chiave che ha contribuito in maniera determinante a farne una realtà competitiva e presente nel territorio. Il segretario generale Francesco Di Sarcina lascia infatti Messina per andare a ricoprire il ruolo di segretario generale della nuova Authority del mari Ligure orientale (La Spezia e Marina di Carrara). Il giusto riconoscimento a chi ha ben operato. Di Sarcina resterà a Messina fino a fine maggio per poi assumere il nuovo ruolo.
Lo ha comunicato con una nota inviata nel pomeriggio.
“Sapete tutti quanta passione io metta nel mio lavoro e dal 2004 in Autorità Portuale non mi sono mai risparmiato nei vari ruoli di responsabilità che ho avuto. Ma, evidentemente, la vita ti porta a dover seguire strade nuove e diverse, e per certi versi imprevedibili, e così accadrà anche a me. Vi informo infatti che dal 22 maggio assumerò l'incarico di Segretario generale della Adsp del mar Ligure orientale (per intenderci La Spezia e Marina di Carrara). È una sfida nuova, per certi versi simile e per altri completamente diversa, che affronterò per quattro anni con lo spirito di rigenerazione che deve accompagnarci sempre nella nostra vita. Preciso che non è una fuga ma semplicemente la conseguenza di essere "sul mercato" , nel mondo marittimo nazionale, ed anzi credo sia un privilegio che da altre parti d'Italia abbiano pensato a me per questo incarico”.
I migliori auguri della redazione di Tempostretto per il prestigioso incarico, resta invece l’amarezza per le sorti di un’AP, quella di Messina, che sembrano non interessare più alla classe politica in tutt’altre faccende affaccendata. La nomina di Di Sarcina per un ruolo di vertice in un’Autorità di sistema sulla quale il governo punta molto è la prova che l’AP dello Stretto non deve essere umiliata e accorpata con una realtà, quella di Gioia Tauro che rischia di diventare un “cappio” al collo.
Ma che ha fatto scusate? Senza ironia.
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Il PD sta intristendo l ‘Italia e affossando Messina…ha una logica di emarginazione verso il sud che e’ scandalosamente evidente
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essere accondiscendente alle decisioni prese dall’alto anche se esse siano sbagliate e senza tener conto delle esigenze locali, paga!
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