"Ritengo che i deputati Catalfamo e Calderone si riferiscano al tetto di spesa del personale, che non è stato ancora definito". Ma i deputati replicano
“Nessun taglio per l’Asp di Messina, che da questo governo è stata rafforzata, come dimostrano le tante iniziative intraprese a partire dalla Rete ospedaliera e dal conseguente Atto aziendale approvato dalla Giunta”.
Lo afferma l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
“Ritengo che i deputati Catalfamo e Calderone si riferiscano al tetto di spesa del personale, che non è stato ancora definito in quanto è relativo alla dotazione organica che dovrà essere calibrata sul nuovo Atto aziendale”.
Contro replica dei deputati
Nel pomeriggio si registra la controreplica dei due deputati: “Prendiamo atto della risposta dell’assessore Razza, il quale difende come può l’operato dei suoi uffici e prende tempo. scrivono Catalfamo e Calderone– Ma non possiamo che confermare le preoccupazioni già espresse, in quanto l’unico vincolo che ha una delibera di nuova dotazione organica è la copertura finanziaria. Ad oggi gli atti dicono che l’Assessorato ha comunicato un tetto di spesa insufficiente per redigere una dotazione organica coerente sia con l’atto aziendale che con il DA 22/2019″.
“È un dato certo – concludono i due deputati – che da 237 precedenti si passa a 217. È il nuovo tetto di spesa assegnato all’Asp di Messina dal dirigente generale del Dipartimento pianificazione strategica dell’assessorato salute, dott. Mario La Rocca, prevede venti milioni di euro in meno”