Domiciliari meno afflittivi per Lady Matacena, che in attesa del processo è tornata a Messina e può riabbracciare i familiari.
Torna a Messina Chiara Rizzo, la moglie di Amedeo Matacena coinvolta nell'inchiesta sulla latitanza del marito, insieme all'ex ministro Claudio Scajola. Accogliendo l'istanza del difensore, l'avvocato Bonni Candido, il Gip di Reggio Calabria le ha concesso il trasferimento da Castanea a Messina, dove andrà nella sua abitazione, e attenuato i divieti disposti, permettendole di ricevere alcuni familiari.
Alla fine di luglio, la Dda di Reggio Calabria ha chiesto il giudizio immediato per l'ex ministro Claudio Scajola, Chiara Rizzo e Martino Politi, agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta su presunti aiuti alla latitanza di Amedeo Matacena, l'ex deputato di Forza Italia condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Nella richiesta avanzata dalla Procura non viene contestata agli indagati l'aggravante ex art. 7, cioè l'aver agevolato l'associazione mafiosa. La contestazione era già stata esclusa dal Gip Olga Tarsia. I legali della messinese Chiara Rizzo, gli avvocati Bonaventura Candido e Carlo Biondi, sono contrari alla richiesta.