Nelle commissioni Ambiente e Trasporti, il sindaco chiede "garanzie sul piano dei tempi e delle ricadute sul territorio, con una partecipazione diretta della città"
“La voce di Messina deve essere ascoltata. Il ponte sullo Stretto non può solo appoggiarsi sulla città ma la deve vedere protagonista. Io chiedo che in questo processo, che potrebbe durare pochi anni ma anche venti, il ruolo di partecipazione alla governance del progetto sia garantito, sino alle fasi gestionali”. Nelle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei deputati, il sindaco Federico Basile, in audizione, ha puntato a fare ascoltare la “voce” dei messinesi, in modo che il ponte non sia un’opera calata dall’alto, gestita altrove e senza una reale partecipazione della città. E ha precisato: “Ci attendiamo molto dalla realizzazione del ponte sullo stretto in termini di opere compensative sul nostro territorio. Ed è importante avere i necessari chiarimenti su tempi e modalità dei lavori”.
Le commissioni hanno dato il via all’esame del disegno di legge di conversione del decreto n. 35 del 2023. In primo piano le “disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”.
Ha sottolineato Basile: “Io spero che questa sia la prima di tante audizioni. Come Comune non facciamo parte della società Stretto di Messina ma è essenziale la partecipazione di Messina ai tavoli tecnici e politici. Come primo cittadino, ho bisogno di garanzie in relazione alla programmazione cittadina, dal Piano regolatore al Piano del traffico urbano. Ci sono finanziamenti di cui non potremo usufruire in base alla novità del ponte. I parcheggi, ad esempio, sono stati previsti senza tenere conto della realizzazione dell’opera. Ho bisogno di avere certezze sulle opere messe a terra e sulle opere compensative. Messina deve essere coinvolta in queste scelte”.
“Servono garanzie sul piano ambientale e dello sviluppo delle reti”
E ancora in audizione: “Dobbiamo confrontarci (con il governo e tutti i soggetti investiti della realizzazione, n.d.r.) sulle ricadute occupazionali per la città e sullo sviluppo del traffico marittimo gommato e ferroviario. Io ho chiara la differenza tra alta velocità e alta capacità. Non serve un’ora in meno di trasporto. Serve uno sviluppo delle reti: questo è quello che si chiede all’infrastruttura, che va vista come sistema. Il nostro territorio sarà invaso in seguito ai lavori per il ponte, e non sappiamo per quanto tempo, e dobbiamo avere garanzie su uno sviluppo sostenibile, partecipando ai processi decisionali. Analoghe garanzie ci vogliono sul piano ambientale in un’area dove ci sono una riserva naturale e una quota di Zps, Zona di protezione speciale”.
Gallo (Scn): “Parlamento sostenga proposte sindaco di Messina”
Sull’argomento è tornato con una dichiarazione anche il deputato nazionale Francesco Gallo: “Appare un controsenso escludere l’amministrazione comunale della città di Messina – ha esordito – dalla governance del ponte sulle Stretto. Bene ha fatto il sindaco Federico Basile a porre il tema alle Commissioni congiunte Trasporti e Ambiente della Camera dei deputati. Messina e le comunità coinvolte nell’opera devono essere ascoltate e l’impatto sulla vita della città prodotto dal cantiere preso in seria considerazione. Penso che il Parlamento debba far proprie le proposte del sindaco. Bene ha fatto il Sindaco a precisare che, se il Ponte si vuole fare – ha aggiunto Gallo – ci aspettiamo che sia un’opera utile anche per la città e non che venga realizzata passandoci sopra, in tutti i sensi. A cominciare dalla società Stretto di Messina. Come ha giustamente sottolineato il Sindaco Basile – conclude il parlamentare – esiste una differenza sostanziale tra l’Alta velocità e l’Alta capacità. Non serve un’infrastruttura di quella mole solo per risparmiare un’ora, ma serve uno sviluppo delle reti che abbia una visione di sistema”.
Ah, quindi Messina ha il diritto di essere coinvolta nelle scelte.
Essere coinvolti nelle scelte che ci riguardano è una diritto. Apprendo con soddisfazione.
Ma se lo chiedono i cittadini al Comune di Messina, il comune li ignora…bene.
Ah, quindi il comune ha il diritto di essere coinvolto dal Governo.
Essere coinvolti nelle scelte che ci riguardano è un diritto.
Apprendo con piacere.
Ma quando i cittadini chiedono al comune di essere coinvolti in scelte che li riguardano, il comune resta in silenzio…qualcosa non quadra.
Bravo sindaco. Mi sei piaciuto!!!
Messina non è in condizioni di fare scelte altrimenti il ponte lo avrebbe gia fatto agli inizi del ‘900.
Ma i cittadini non hanno diritto a dire la loro nei confronti di indecenti provvedimenti comunali?