Dialetto, arancini, pezzi di vita e 31 anni di musica: a Messina è Laura Pausini show FOTO

Dialetto, arancini, pezzi di vita e 31 anni di musica: a Messina è Laura Pausini show FOTO

Silvia De Domenico

Dialetto, arancini, pezzi di vita e 31 anni di musica: a Messina è Laura Pausini show FOTO

domenica 29 Dicembre 2024 - 07:00

Pace, amore libero, violenza sulle donne e cambiamento climatico: il palco è una freccia di emozioni che arrivano dritte al cuore del pubblico

servizio di Silvia De Domenico

MESSINA – “Desidero che ricordiate questa serata non tanto per lo show, gli abiti o le canzoni ma per questo gesto”, dice al microfono Laura Pausini, mostrando la mano con il pugno che si chiude. È il gesto per chiedere aiuto, il gesto contro la violenza sulle donne. Semplice e comprensibile in tutto il mondo. Dal palco del PalaRescifina di Messina la cantante ha voluto lanciare un messaggio molto importante, ma non è stato il solo. Entrano a far parte dello show anche l’inno alla pace, la vicinanza alle famiglie arcobaleno e la sensibilizzazione verso il cambiamento climatico.

laura pausini

Non un concerto ma un vero e proprio show

Due date sold out e un Capodanno in cui si prevedono scintille: lo spettacolo del tour mondiale di Laura Pausini è molto più che un concerto. È un vero e proprio show, in cui si canta, si balla, si ride, ci si emoziona, si ricorda e si riflette.

laura pausini

“Il primo passo sulla luna” su un piedistallo in mezzo al palco

La star internazionale sale sul palco scintillante nel suo cappotto verde acqua illuminato da paillettes e piume. E poi su un piedistallo che la porta a diversi metri da terra ed è il suo “Primo passo sulla luna”. Da lassù la cantante romagnola ha iniziato a scoccare le sue frecce, puntando dritto al cuore del pubblico. Energia, voce e simpatia: Pausini non si è risparmiata, ha cantato, intrattenuto e ballato per quasi tre ore. “Mi avevano detto fai la brava e non ti dilungare troppo”, racconta quando è quasi mezzanotte. “Ma quando sto bene con il pubblico, come è capitato stasera con voi, vado per le lunghe”.

laura pausini

Morde un arancino e poi lo lancia alla mamma in prima fila

Uno spettacolo che ripercorre 31 anni di musica e di vita. Ma per rompere il ghiaccio esordisce con una battuta: “Qualcuno mi ha portato gli arancini? L’ultima volta che sono venuta qui con Biagio Antonacci ero a dieta, ma ora mancano solo tre concerti alla fine del tour quindi la dieta non la faccio mica più”. E dopo qualche minuto una fan le porge un sacchetto che odora di fritto. “Grazie fanno un profumo pazzesco ma lo mangio dopo perché poi faccio i rutti”, dice dando un morso all’arancino prima di lanciarlo alla mamma seduta in prima fila sotto il palco.

Pezzi di vita e di cuore: il tour celebra 31 anni di carriera

Fra una canzone e l’altra, aneddoti e pezzi di cuore della cantante. “Vi spiegherò per chi e perché sono nate alcune delle mie canzoni. Cantando con me, vi verranno in mente momenti e persone che hanno fatto parte della vostra vita, non solo della mia”, racconta. “Quello che canto è quello che ho vissuto e in cui credo. Magari stasera non condividerete tutto quello che dirò, ma va bene così, ognuno ha le proprie idee. La cosa importante è rispettarle”.

laura pausini

“Celeste” e il sogno di diventare mamma che non si realizzava

La prima canzone che racconta un pezzo importante della sua vita è “Celeste“. Un brano che ci riporta nel 2010, quando Pausini e il marito Paolo Carta desideravano un figlio che non arrivava. “Mi sentivo persa perché volevo diventare mamma e non ci riuscivo. Era il mio primo sogno, prima ancora di diventare famosa e non riuscivo a realizzarlo”. È così che ha scritto una canzone per darsi coraggio, forza e speranza. Una canzone che è un ipotetico dialogo con il figlio che si desidera e che Pausini dedica a tutte le coppie che sognano di diventare genitori. E si siede al pianoforte a suonarla con gli occhi pieni di emozione. Dall’altro lato del palco il marito chitarrista della sua band e sul grande schermo la figlia Paola, che poco dopo questa canzone è finalmente arrivata.

La proposta di matrimonio, l’amore libero e le famiglie arcobaleno

E poi la storia della proposta di matrimonio che lei ha fatto al suo Paolo inginocchiandosi davanti alla mamma. Il matrimonio celebrato nel giorno del loro 18esimo anniversario. “Il nostro amore non aveva bisogno di un documento per essere certificato ma all’età di 5 anni mia figlia voleva sapere perché non fossimo sposati. Abbiamo deciso di dire la verità, tutti i bambini meritano la verità anche quando le domande sono difficili”. Laura e Paolo hanno deciso di aspettare che la figlia fosse più grande ma anche che i tempi fossero abbastanza maturi affinché tutti quelli che si amano potessero sposarsi liberamente. E pochi minuti dopo appare sul palco anche una bandiera della pace, simbolo dell’amore libero e delle famiglie arcobaleno.

Le battute in siciliano e il legame con la terra di Pippo Baudo

Beddi miei“, “Cantate cu mia”, “Sugnu na camurria”, “Vaia figghioli camaffari”: fra una canzone e l’altra si rivolge al pubblico con una battuta in siciliano e racconta del suo legame speciale con l’isola. “Alla Sicilia mi lega il bene che voglio a Pippo Baudo, sin da quando mi scoprì nel 1993”. Il momento che sancisce l’inizio della sua carriera e che viene inserito a fine concerto in un video che la ripercorre in questi 31 anni. Ha deciso di chiudere qui in Sicilia questo lungo tour proprio perché si sente a casa e sente un profondo legame con questa terra. “Quando finisce qualcosa vado subito in down e so già che l’1 gennaio sarà così, ma sarò ancora qui e quando andrò via sarò carica grazie a voi siciliani”.

Il saluto allo stilista messinese Fausto Puglisi in prima fila

Poi il saluto ad un altro siciliano, anzi messinese, che si è distinto nella moda mondiale e ha collaborato con Pausini in diverse occasioni. Lo stilista Fausto Puglisi siede in prima fila sotto il palco, a pochi posti di distanza dalla mamma della cantante. “Abbiamo collaborato per la copertina di un disco e per la prima volta mi avete vista molto più trasgressiva del solito”, racconta indicandolo.

“Ti porterai lontano” di Levante e la dedica alla sorella

Altro legame con la Sicilia è rappresentato da un tributo alla cantautrice Levante. La sua “Ti porterai lontano” viene dedicata alla sorella di Laura Pausini, sangue del suo sangue e a chiunque si desideri della propria famiglia. Poi il flamenco con il ballerino che sventola un drappo nero con la parola “Peace” e le testimonianze di due donne vittime di violenza.

laura pausini

Lo spettacolo si tinge di rosso: no alla violenza sulle donne

L’atmosfera cambia, tutto si colora di rosso: abiti, luci e persino il microfono. “Non so che destino è il tuo, ma se vuoi se tu vuoi sono qui. Nessuno ti vede ma io si. Nessuno ci crede ma io si”, sono i versi del brano che Pausini dedica a chi subisce violenza. E insieme ai ballerini stringe il pugno e mostra più di una volta il gesto per chiedere aiuto. “Io fino a qualche anno fa non lo conoscevo ma poi ho capito quanto sia importante e ho pensato di dover fare qualcosa”. I suoi fan in platea per tutta risposta le fanno una sorpresa sventolando dei palloncini rossi. “Non abbiate paura di chiamare le autorità se qualcuno fa questo gesto. Ricordatevi che un concerto può essere tante cose: divertimento, lacrime, emozioni, ricordi ma anche un posto in cui chiedere aiuto. Non faccio questo per l’applauso, da quando è iniziato il tour il 27 febbraio del 2023 abbiamo fatto questo gesto in ogni tappa in tutto il mondo e desidero che il concerto di stasera venga ricordato per questo”.

laura pausini

Tante donne in mezzo al pubblico. Nonne, mamme, giovani donne, ragazzine e anche molte bambine. Anche la piccola Lucia, di 4 anni che arriva da Catania, che Laura invita a salire sul palco. Indossa una maglia con scritto “100% fan” ed è scalza perché ha sonno. “A tutte le bambine, anche a quelle che si sono appena addormentate, dico che tutte meritano di vivere la loro vita senza nessuna paura, senza vergogna, ma solo con amore”, dice prima di cantare “Vivimi”. E’ la canzone con cui Pausini ha vinto il suo primo Grammy grazie al sostegno dei fan internazionali. E si alzano in mezzo al pubblico bandiere di diversi colori. Colombia, Venezuela, Olanda: Laura Pausini saluta i fan in diverse lingue. “I latini mi sostengono tantissimi e poi avranno un sacco di soldi perché vengono a tutti i concerti”, dice indicando delle fan che vede spesso fra le prime file ai suoi show.

“Abbiamo una sola terra e la sua salvezza dipende da noi”

Animali, foreste e ghiacciai sul grande schermo. La voce fuori campo di Laura che invita il pubblico a riflettere sul cambiamento climatico. “Ogni giorno tutti noi sbagliamo, inquiniamo l’aria, riempiamo la terra di rifiuti, abusiamo di comportamenti tossici e quali sono le conseguenze? I ghiacciai di sciolgono, le città si inondano, gli animali si estinguono, le foreste spariscono. Il clima sta cambiando e sono le nostre cattive abitudini. Abbiamo una sola terra e la sua salvezza dipende da noi”.

“Servo per amore” intonata con il pubblico e Don Cosimo

A fine concerto regali, cartelloni e altri doni. “Sono cannoli? Non amo i dolci ma questi li mangerò. Andrò via da qui con 10 kg in più”. Poi il pubblico le chiede di intonare una canzone di chiesa e Don Cosimo, parroco trentenne di Acireale, le da la sua benedizione e canta insieme al pubblico “Servo per amore”.

laura pausini

“La solitudine”, chiude lo show la canzone da cui tutto iniziò

E’ la fine del concerto e non poteva mancare il brano da cui tutto è partito. “La solitudine”, cantata con le torce di tutto il palazzetto accesso e il pubblico in piedi. E per chiudere un video che celebra i 31 anni di carriera. Con le immagini dei premi, fra cui Grammy, Golden Globe e nomination agli Oscar, ma anche i videomessaggi di colleghi cantanti. Sullo schermo scorrono i saluti di Bocelli, Vasco Rossi, Ricky Martin, Phil Collins, Kylie Minogue, Michael Bublè e molti altri. Poi coriandoli, applausi e ancora saluti al pubblico e alla Sicilia.

Un commento

  1. giovanni bombaci 29 Dicembre 2024 16:36

    Non ho mai visto un’artista così umile ma nello stesso tempo così brava si vedeva che aveva voglia di stare con noi non voleva andare via fino alla fine. La ciliegina sulla torta è stata i saluti dalla macchina con il finestrino aperto per la
    Strada che porta all’autostrada. Non penso di rivedere più un’artista del genere.

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