Il Rettore Cuzzocrea comunica di aver già parlato con i colleghi di Lorena ed è pronto ad avviare l'iter per la laurea alla giovane vittima di femminicidio. Questo però dev'essere il momento del silenzio e del rispetto
La morte della giovane Lorena Quaranta ha sconvolto Messina e la sua provincia. Innocente vittima della brutalità di un uomo che doveva amarla e proteggerla e che invece le ha tolto la vita spezzando sogni, sacrifici e un futuro tutto da costruire. Lorena studiava Medicina all’Università di Messina. Era una studentessa apprezzata e stimata, prometteva di diventare un medico brillante e appassionato.
L’Università di Messina si è stretta al dolore della famiglia. Ma allo stesso tempo si sta pensando anche di attribuire alla povera Lorena la laurea alla memoria. Questo però è il momento del silenzio. E ci sarà tempo per tributarle i riconoscimenti che di certo avrebbe conquistato sul campo. Sempre però rispettando il dolore della famiglia. Non solo oggi, ma anche in futuro.
Il Rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea, nel ribadire la sua vicinanza alla famiglia di Lorena Quaranta: “Con gli amici ed i colleghi della nostra studentessa abbiamo parlato della possibilità di conferire la laurea in medicina a Lorena e mi sono adoperato con gli uffici per istruire il percorso per arrivare all’approvazione della decisione da parte del Senato Accademico nei prossimi giorni. Come abbiamo già fatto in passato mi riservo di discutere con la famiglia di Lorena modi e tempi, in altri momenti meno convulsi anche se sempre di grande dolore. Tutta la comunità accademica – ha concluso il Rettore – in silenzio e con grande commozione sta piangendo una nostra brava studentessa che ricorderemo come merita non appena sarà possibile con la riservatezza che ci ha sempre contraddistinto”.