La protesta coinvolge 5600 precari siciliani. Nel versante jonico messinese sit-in a Casalvecchio Siculo
CASALVECCHIO – Primo dei tre giorni di sciopero dei lavoratori Asu, proclamato per il 26, 27 e 28 febbraio. Si sono astenuti dal lavoro da inizio a fine turno, di ciascun turno. Con le immaginabili conseguenze negli enti in cui sono impiegati: Comuni, Aziende sanitarie, ospedali, enti del privato sociale. E’ la prima azione di sciopero a livello regionale, che coinvolge complessivamente 5mila e 600 precari.
Le motivazioni della protesta sono quelle elencate in occasione dell’indizione dello stato d’agitazione lo scorso 26 gennaio, a partire dai sistemi di pagamento degli assegni di utilizzazione insicuri e non puntuali da parte dell’assessorato al Lavoro. E poi la mancata applicazione delle norme vigenti da parte dello stesso assessorato e la mancata stabilizzazione, come prevista dalle norme vigenti.
Questa Mattina ha avuto luogo un sit-in davanti all’Abbazia dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò di Casalvecchio, dove sono intervenuti anche amministratori comunali di Casalvecchio, S. Teresa, S. Alessio, Furci, Savoca e Roccalumera. Giovedì, ultimo giorno di sciopero, alle 10 è previsto un incontro dei lavoratori Asu in piazza V Reggimento Aosta con l’intervento di altri sindaci.