Consiglio Comunale aperto sulla vertenza Atm

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martedì 05 Luglio 2011 - 08:20

A chiederlo OrSa, Ugl e Cub , che hanno inviato una lettera al presidente del Civico Consesso Previti

L’Atm è diventata una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere. Il servizio di trasporto pubblico è in ginocchio: i mezzi a disposizione sono sempre meno; i cittadini subiscono quotidianamente disagi e disservizi; i lavoratori non vengono pagati e c’è una mobilitazione in atto; ma quel che è peggio è che non esiste alcun tipo di programmazione da parte del Comune, spettatore inerme di fronte al crollo della società speciale di cui è proprietario unico. In realtà , l’attuale amministrazione comunale la “soluzione” al nodo Atm l’avrebbe trovata, cioè la messa in liquidazione dell’azienda, oggetto di un’apposita delibera, già bocciata in Commissione partecipate, che attende di approdare in Consiglio comunale, impegnato – si fa per dire, vista la lentezza e svogliatezza con la quale procedono i lavori, ormai da settimane – a discutere sul Piano paesaggistico. Stando all’aspetto politico, dunque, nulla si muove e c’è chi invita i rappresentanti delle istituzioni a darsi una mossa. Sono i sindacati Orsa, Cub e Ugl – già promotori, nel corso della giornata di ieri, di un sit-in (vedi foto) e di un presidio presso la sede di via La Farina – che chiedono con una lettera inviata al presidente del Civico Consesso Pippo Previti e per conoscenza anche al Prefetto «un immediato Consiglio Comunale aperto», con la partecipazione dei vertici aziendali, dei lavoratori e dei cittadini.
«La drammatica vertenza ATM – si legge testualmente nel documento – rischia di sconfinare in manifestazioni di rabbia dettati dalla disperazione dei lavoratori che oltre a patire la mancata erogazione degli stipendi si trovano ingiustamente additati come unica causa dei mali dell’azienda. A giudizio delle scriventi le colpe vanno spartite fra i vari attori di un film che ha assunto i tratti della commedia tragicomica, in cui anche il Consiglio Comunale ha svolto un ruolo che riteniamo meritevole di approfondimento davanti ai lavoratori ed ai cittadini umiliati da un servizio di trasporto pubblico ridotto ai minimi termini che invece di fornire un diritto sacrosanto dovuto alla comunità ne insulta la dignità e ne carpisce la buona fede».
OrSa, Ugl e Cub chiedono quindi un «immediato Consiglio Comunale aperto che veda la partecipazione delle scriventi, della direzione aziendale, dei lavoratori e dei cittadini.
In caso di mancato riscontro – avvisano ci troveremo costretti a intensificare i livelli del conflitto in atto per la tutela dei diritti dei nostri rappresentati».

Un commento

  1. Potete scioperare, ad esempio. Tanto non se ne accorgerebbe nessuno.

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