Proseguono i moti di protesta dei lavoratori dell'indotto A2a di San Filippo del Mela. Circa 200 gli operai in sciopero, per i quali è già arrivato il sostegno dei sindacati. Filctem-Cgil e Femca-Cisl: "Necessario confronto immediato e raggiungimento d'intesa".
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Prosegue ormai da poco più di una settimana la vertenza dei lavoratori dell'indotto A2a di San Filippo del Mela. Un moto di protesta scaturito dalle rimostranze sulle condizioni lavorative ritenute non adatte e sul mancato rispetto dei parametri imposti dal CCNL. Dopo le prime dichiarazioni di Fim Cisl, Uilm Uil e Fiom Cgil è con una nota che si esprimono anche i portavoce di Filctem-Cgil e Femca-Cisl.
"Esprimiamo piena solidarietà ai dipendenti dell'impianto -scrivono i segretari di Filctem Cgil e Femca Cisl, Pino Foti e Stefano Trimboli- Gli appalti non possono e né devono essere quel limbo dove tutto è permesso, dove le aziende possono concorrere tra loro scaricando tutto sul costo del lavoro, sui contratti e sui diritti. Auspichiamo un immediato confronto e il raggiungimento di un intesa che raccolta le richieste dei lavoratori".
Secondo quanto dichiarato in precedenza dai sindacati, la vertenza proseguirà ad oltranza sino al raggiungimento di un accordo. Già nel corso del 2017 il rapporto tra lavoratori e dirigenti risultava incrinato, con conseguenti proteste e rimostranza. In quel caso al centro del dibattito vi era il licenziamento di alcuni organici non riassorbiti dalle aziende subentrate nell'impianto.
Salvatore Di Trapani