Lavoratori sul piede di guerra al Cas, "in mancanza di risposte sarà sciopero"

Lavoratori sul piede di guerra al Cas, “in mancanza di risposte sarà sciopero”

Redazione

Lavoratori sul piede di guerra al Cas, “in mancanza di risposte sarà sciopero”

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giovedì 29 Agosto 2024 - 20:00

La Uiltrasporti ha avviato la seconda fase delle procedure di raffreddamento. Tante problematiche sul tavolo, dalla carenza di personale alla sicurezza

MESSINA – Dopo la dichiarazione dello stato di agitazione di tutto il personale del Cas, la Uiltrasporti ha avviato la seconda fase delle procedure di raffreddamento, chiedendo il tentativo obbligatorio di conciliazione in Prefettura. “Non abbiamo avuto più notizie da parte dei vertici del Cas, a seguito della nostra nota del 16 luglio con la quale si attivava lo stato di agitazione di tutto il personal”, hanno dichiarato Katia Di Cristina, segretario generale Uiltrasporti Sicilia, Nino Di Mento, segretario generale Uiltrasporti Messina e Angelo Passari, segretario provinciale del settore.

“Ribadiremo in Prefettura – continuano i sindacalisti – le enormi problematiche già evidenziate incentrate innanzitutto sulla cronica carenza di personale che si registra in tutti i settori, cominciando sull’adeguamento orario del personale par-time dei 105 lavoratori con rettifica del contratto delle ore come da regolamento organico vigente al Cas, la definizione della parte economica dell’accordo di secondo livello dall’anno 2023, l’apertura della trattativa per l’anno 2024, la mancata discussione della pianta organica relativa alla riqualificazione del personale, la sospensione da parte del Consorzio, delle assunzioni a seguito di concorso pubblico bandito, la chiusura improvvisa dei punti “blu” nei mesi estivi con conseguenti disagi per l’utenza, ed infine ma non per ultimo, registriamo una situazione critica di alcuni servizi essenziali quali il Centro Radio e Sicurezza al Traffico con personale insufficiente per coprire anche la turnazione base”.

“Le problematiche – concludono Di Cristina, Di Mento e Passari – non sono più rinviabili e passano dalla sicurezza dei lavoratori, all’assistenza all’utenza che attraversa le Autostrade Siciliane pagando un pedaggio oneroso in cambio di cantieri infiniti, restrigimenti, incidenti e disservizi, che meritano le dovute attenzioni e risoluzioni. In mancanza di risposte concrete, ma soprattutto credibili, da parte dei vertici del Cas, saremo costretti nostro malgrado ad indire la prima azione di sciopero”.

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