Con la nave Iginia si ferma anche il personale: lavoratori in “ferie forzate”

Con la nave Iginia si ferma anche il personale: lavoratori in “ferie forzate”

Con la nave Iginia si ferma anche il personale: lavoratori in “ferie forzate”

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venerdì 02 Marzo 2012 - 07:22

Nuova denuncia dell’OrSa, che dopo avere portato alla luce i problemi di sicurezza della nave chiedono una soluzione anche per i lavoratori costretti a casa

La denuncia, i video, il fermo della nave ma purtroppo anche dei lavoratori. E’ questo l’ultimo tassello dell’oscuro puzzle che ha portato la Capitaneria di Porto a chiedere il blocco della Nave Iginia, oscuro proprio come il gas che si è addensato all’interno della sala macchina. E’ così che l’azienda Rfi, secondo quanto spiegato dall’OrSa, ha deciso di risolvere il problema dell’esubero di personale legato proprio all’ “out” dell’unità navale: Rfi ha infatti costretto tutti i lavoratori a fruire del congedo assegnato unilateralmente d’ufficio. “Ancora una volta – scrive il sindacato – si è sopperito ad una mancanza datoriale tagliando il costo del lavoro con una dinamica assimilabile alla cassa integrazione. Ci sembra opportuno ricordare che Nave Iginia è la stessa unità che dopo un servizio televisivo di carattere nazionale è stata inviata ai lavori, durati circa un anno, per le riparazioni e manutenzioni necessarie a renderla idonea alla navigazione, visti i discutibili risultati ci si chiede se i soldi pubblici investiti per le manutenzioni e per la sicurezza siano impiegati nel modo giusto” .

Ma a completamento del caos causato dal fermo di Nave Iginia si aggiunge un’altra anomalia: un paio di giorni fa la N/T Enotria, sempre secondo quanto spiegato dal sindacato, ha subito l’avaria al terzo motore e il conseguente fermo dell’unità: “Questa vicenda appare del tutto singolare poiché, come denunciato da una nota inviata dal S.A.S.M.a.N.T., i motori della bidirezionali sono stati sbarcati per manutenzione ordinaria il 17 settembre 2011 e a tutt’oggi non sono stati rimessi in opera. La lungaggine di queste operazioni, che non dovrebbero durare più di una settimana, ha causato notevoli danni alle casse dell’azienda che ha dovuto pagare le penali per le corse non effettuate sul porto di Tremestieri e oltre agli equipaggi di Nave Iginia si trovano in congedo forzato anche i colleghi di Nave Enotria In buona sostanza, la mala gestione dell’esercizio ha ridotto la flotta ai minimi storici e procurato un esubero di personale costretto alle “ferie” contro la propria volontà”. Una nuova pesante denuncia quella lanciata dall’OrSa che chiede nuovamente il coinvolgimento del prefetto: “Se anche questa missiva dovesse rimanere lettera morta – concludono – attueremo ogni forma di lotta sindacale consentita dalla legge”.

Un commento

  1. sempre l’ORSA dobbiamo ringraziare

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